Autore: Francesco Dovis

Francesco Dovis

Complice una formazione professionale nel settore, decide di adottare l'approccio giornalistico anche nel trattare un argomento che oggi è diventato di costume al pari di musica o spettacoli. Da sempre videogiocatore multipiattaforma, in virtù di questo definisce la sua esperienza in materia "caleidoscopica".

Una vecchia villa abbandonata, una blogger ficcanaso e uno scienziato scomparso da più di sessant’anni. Aggiungete un pizzico di fantascienza e calatevi il visore per la realtà virtuale in testa, una nuova avventura inizia. Nonostante le premesse possano sembrare quelle di una storia dell’orrore tipo Outlast, i toni e l’ambientazione di Torn sono ben diversi. La nostra protagonista infatti incappa in un bizzarro lampo di luce, che parla in vece del fantomatico scienziato che aveva fatto della sua magione il palcoscenico per una sperimentazione ai limiti della scienza. Quali siano stati i risultati della sua ricerca e cosa si celi…

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Goichi-Suda51-Suda è uno sviluppatore eclettico. Divenuto famoso per aver contribuito alla produzione di giochi sopra le righe, dotati di una narrazione originale e spesso cinematografica, dove idee degne di un Christoper Nolan si mescolano con gli eccessi violenti e l’umorismo amaro e beffardo di un Quentin Tarantino, in un cocktail di quelli che lasciano il giocatore elettrizzato e sconvolto al termine del gioco. In attesa di Travis Strikes Back, ecco una retrospettiva sulla sua carriera. Perchè 51? Gli esordi e la Human Iniziamo sfatando un mito: il numero 51 del suo soprannome non è dovuto a qualche riferimento alla famigerata Area51…

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Il catalogo di giochi in VR inizia a prendere forma e sostanza con ritmo crescente in questo 2018, andando a coprire tipologie ludiche delle più disparate. Firewall:Zero Hour però porta ad un livello superiore le esperienze in realtà virtuale, traghettandole verso il gioco online competitivo con risultati eccellenti. Rainbow Six in realtà virtuale La struttura alla base di Firewall è molto semplice, per facilitare anche i meno esperti in campo di sparatutto in prima persona, i quali magari sono abituati a titoli dal piglio meno competitivo, specialmente una volta calato il visore VR sul capo. Due squadre da quattro elementi…

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La beta di Black Ops 4 ha aggiunto la modalità Battle Royale proprio in questi giorni, pertanto ecco un’anteprima con le prime impressioni. Call of Duty è solito enfatizzare l’aspetto militare in modo teatrale e steroideo per donargli maggiore impatto. L’inizio di Blackout non sfugge a questa impostazione, mostrando uno stormo di elicotteri di ogni forma e dimensione che scaricano i partecipanti sull’isola, spostandosi in formazione e riempendo il cielo a perdita d’occhio. Rispetto al buffo autobus volante di Fortnite o al sobrio lancio di H1Z1 e PUBG, Black Ops 4 vuole affermare il suo stile anche nei dettagli e…

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Dopo l’annuncio del rinvio a fine Novembre della pubblicazione, la beta di Battlefield V funge ora da anteprima per mostrare cosa è cambiato nel gioco e cosa invece è rimasto simile ai precedenti capitoli.  L’ambientazione è sicuramente la parte che riserva meno sorprese: lo scenario della Seconda Guerra Mondiale mantiene le mappe e gli equipaggiamenti ancorati ad un contesto storico già sfruttato dalla serie. Il livello di dettaglio grafico raggiunto in ogni singolo angolino è elevato e conferma come gli sviluppatori di Dice siano in grado di realizzare motori di indubbia qualità, ma è un aspetto che negli ultimi due…

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Con il titolo dello studio Insomniac dedicato al tessiragnatele ormai alle porte, non poteva mancare uno speciale di Game-Experience sui videogiochi che hanno fatto la storia di questo supereroe. Vediamo quindi in che modo l’Uomo Ragno si è avvicendato tra pixel e poligoni, con una carriera parallela a quella su carta stampata e celluloide. Ragnatele pixelose Il primo ad uscire è l’omonimo “Spiderman” per Atari 2600. La sua importanza è prevalentemente storica dato che necessita di un pò di immaginazione per vederci dentro le avventure di questo supereroe, complici anche i limiti tecnici dei dispositivi dell’epoca (parliamo del 1982). Per…

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Alcuni giochi hanno lasciato un segno sulla scena spesso per via delle loro meccaniche, semplici, eppure capaci di diventare emblematiche di un certo tipo di esperienza. Nella scorsa generazione di console in molti sono passati sotto quella pressa videoludico-idraulica che era Super Meat Boy, restandone sconvolti e coinvolti in contemporanea. In questa se ne può trovare qualche aspetto in Rifter, accomunato da una velocità frenetica, una giocabilità esigente e una grafica minimale. Il protagonista di Rifter è un omino di luce, capace di correre e saltare attraverso una miriade di ostacoli sino a raggiungere il punto crepato della superficie rocciosa…

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Come si può descrivere questo ritorno di Shenmue nel panorama videoludico odierno? Con Charles Dickens e il suo Cantico di Natale, (la cui vicenda è facile che molti lettori conoscano, in un modo o nell’altro, in quanto è stato adattato in molteplici film, tra cui anche una versione animata della Disney con Paperone e in S.O.S. Fantasmi con lo stesso Bill Murray di Ghostbusters) in quanto si ripresenta sulla scena contemporanea con lo stesso messaggio ammonitorio dello spettro dei Natali passati che andava a trovare il ricco Scrooge. Un approccio più  realistico Iniziamo presentando Shenmue come gioco per tutti coloro…

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Come più volte affermato, il panorama indie offre molteplici giochi in grado di unire sia elementi recenti che già consolidati di game-design, con risultati spesso davvero interessanti. Lo scorso anno è toccato a Sundered creare un metroidvania con creazione procedurale dei livelli, quest’anno invece è Dead Cells a sorprendere con un ibrido tra Castlevania e Dark Souls. Il cuphead dei soulslikevania metroidslugganti Per descrivere l’impatto di Dead Cells si può cominciare con l’ambientazione, fosca e dura, accogliente quanto incassare un colpo di mazza ferrata con uno scudo di legno. Il primo impatto con il gioco è ruvido e codifica con un singolo…

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Si parla molto di emozioni nei videogiochi di questi tempi, abituati ad una narrativa che cerca di scuotere l’animo del giocatore con emozioni forti, veicolandole talvolta anche in contesti avventurosi o fantastici. Tuttavia nel mondo delle visual novel c’è anche chi cerca una dimensione più umana per parlare di sentimenti, lontano da ambientazioni fantasiose, sollecitando l’emotività senza però strattonarla. Vienna Belle Epoque The Lion’s Song è un’avventura grafica che narra di tre persone, intente a creare i loro capolavori sullo sfondo di una Vienna dei primi del 900. Una pianista, un pittore e una matematica, tutti alle prese con amore,…

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