Autore: Francesco Dovis

Francesco Dovis

Complice una formazione professionale nel settore, decide di adottare l'approccio giornalistico anche nel trattare un argomento che oggi è diventato di costume al pari di musica o spettacoli. Da sempre videogiocatore multipiattaforma, in virtù di questo definisce la sua esperienza in materia "caleidoscopica".

Trails of Cold Steel III è un nuovo inizio ma anche l’inizio della conclusione della quadrilogia che in Giappone ha chiuso questo sottofilone della serie Legend of Heroes. Ed è proprio questa particolare caratteristica a rendere i JRPG di Falcom come delle vere e proprie saghe fantasy stratificate e costruite sapientemente al pari di un ciclo Tolkieniano, fatto di trame autonome, ma ambientate tutte nel mondo della Terra di Mezzo. Trails of Cold Steel è dunque una saga epica che si sviluppa sotto l’ombrello del mondo di Legend of Heroes, che include gli altri giochi “Trails of”, di cui condividono…

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Sino a qualche anno fa Shenmue 3 faceva parte di quelle chimere videoludiche che tutti davano per impossibili, al pari di Half-Life 3. Eppure Yu Suzuki è riuscito a concretizzarlo attraverso mille difficoltà economiche e un passaggio su Kickstarter per raccogliere almeno in parte i fondi necessari. E in un certo senso uscire a queste condizioni rimette in mano alla serie un primato, in quanto se vent’anni fa Shenmue era il blockbuster con i più alti valori produttivi del mercato dei tripla-A di allora, oggi invece ricopre lo stesso ruolo per la scena indie, in quanto sviluppato con i fondi…

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Death Stranding-1
9.0
Articoli

Questa recensione di Death Stranding giunge tardiva non per negligenza, ma per forza maggiore (lo specifico per chi si chieda il motivo di una tempistica così distaccata). Tuttavia può servire un secondo parere per fare ulteriore chiarezza su di un prodotto che neppure dopo due settimane sembra sia stato ben inquadrato, al punto che molti ancora si pongono domande a riguardo. Specifico che questa non vuole essere una recensione che scomoda concetti come arte per descrivere il gioco, oppure basare il suo giudizio sulla componente emozionale che il titolo crea, quanto di analizzarlo in termini puramente ludici. Innovare nel mondo…

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In attesa della recensione di Death Stranding che verrà pubblicata domani, ecco una nuova puntata di Game&Watch per parlare di un film che condivide molti aspetti con il titolo di Hideo Kojima. La pellicola di Kevin Kostner si svolge in un 2013 post-apocalittico, dove l’America si trova nelle stesse condizioni in cui era ai tempi del selvaggio west e della guerra di secessione: priva di tecnologia moderna, composta da una serie di città che sono più degli avamposti in mezzo a lande selvagge. In questo scenario si muove il protagonista, il quale consegna missive sfidando le asperità dei territori, delle…

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Sembra strano doverlo dire ancora, eppure eccoci a ripetere il principio che uno sparatutto (e specialmente un Call of Duty) non diventa bello o brutto solo in base all’ambientazione. Fosse così bisognerebbe riservare ottimi giudizi a giochi come CoD Ghosts o Medal of Honor: Warfighter e dure critiche a Halo o Titanfall. Invece in ormai quindici anni di uscite annuali infatti si è visto come anche capitoli con ambientazioni contemporanee non fossero esenti da gravi difetti, pertanto il fatto che Infinity Ward sia tornata all'”usato sicuro” con Modern Warfare non è una garanzia. C’è solo un capitano. Il Capitano Price…

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Tratto dal film d’animazione omonimo, Monkey King Hero is Back reinterpreta la famosa leggenda cinese del re scimmia. La storia di Sun Wukong la conosciamo ormai bene. Il fortissimo scimmiotto anche stavolta deve compiere delle buone azioni per farsi perdonare la sua arroganza nel voler scatenare una guerra contro uomini e dei. Liberato dalla pietra in cui era stato imprigionato, ritrova i suoi compagni di avventure, alcuni dei quali reimmaginati per l’occasione. Monkey King prende solo liberamente spunto dalla trama di Viaggio Verso Occidente, interpretandolo con la leggerezza tipica di un cartone animato e per un pubblico come quello delle…

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Terminator fa la sua comparsa in Mortal Kombat come personaggio ospite, precedendo gli annunciati Spawn e Joker. Forse il più cinematografico del primo season pass, tra altri combattenti che invece sono assurti all’onore della celluloide partendo prima da una base fumettistica. Hasta la vista baby! Il T-800 risulta abbastanza compatibile con l’ambientazione di Mortal Kombat, in quanto le sue caratteristiche lo rendono assimilabile al tipo di fantascienza già presente nella serie. In fondo nella trama di questo undicesimo capitolo hanno un ruolo importante i cyborg-ninja creati dal Lin Kuei, quindi perché non trovare uno spazio anche per un “organismo cibernetico…

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Vivaci e colorati come i protagonisti un cartone di Hannah&Barbera, Yooka e Laylee hanno fatto del salto delle piattaforme la loro specialità, al punto da balzare in scioltezza persino da quelle tridimensionali a quelle bidimensionali. Molti sviluppatori di Playtonic sono ex membri di Rare, uno studio che ha firmato alcuni dei migliori platform di sempre. Con un tale curriculum pertanto non è anomalo che il secondo episodio di Yooka Laylee accantoni la formula tridimensionale per interpretare il genere in forma diversa, in quanto i suoi autori hanno tutte le competenze e capacità per farlo. Impossible Lair comincia sia narrativamente che…

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Che da Resident Evil si possa trarre un derivato, non c’è niente di male e di cui stupirsi. Questa pratica infatti, se ben gestita, può regalare titoli di qualità, che espandono una serie e ne reinterpretano alcuni aspetti in modo interessante. Basti pensare a Mario Kart, Halo Wars, Metal Gear Rising dei Platinum, Final Fantasy Tactics o World of Warcraft. Ci sono anche esempi negativi però, come Umbrella Corps o Metal Gear Survive, ma dopo averne provato la Beta possiamo rassicurarvi che Project REsistance non rientra tra questi, per i motivi che ora andremo a spiegare. Lo spinoff come pratica…

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La serie di River City/Kunio Kun è tanto sconosciuta al pubblico occidentale quanto un classico in Giappone, iniziando la sua carriera sui sistemi 8 bit come il Nintendo NES o il PC Engine e vantando anche numerosi derivati, oltre ai picchiaduro a scorrimento per cui è diventata famosa. Gli americani Wayforward ne pubblicano ora una loro reinterpretazione in chiave indie, cercando di replicare la formula che ha reso famoso l’originale. “La mia ragazza è strana, non dice che mi ama……” Una volta tanto non sono Kunio e Riki a dover scorazzare lungo River City per fare a cazzotti e liberare…

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