Autore: Redazione

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Nel fantastico mondo dei platform 2D abbiamo visto giochi di ogni tipo: da titoli meramente d’azione, pronti a testare i vostri riflessi e il vostro sangue freddo, a produzioni più complesse, in grado di spremere anche le vostre meningi costringendovi a fermarvi per un attimo, a pensare a come sconfiggere un boss, attivare un marchingegno, o raggiungere una piattaforma troppo alta. In questa seconda categoria di giochi mentalmente impegnativi va certamente a infilarsi questo interessante Teslagrad, al suo sbarco su Xbox One dopo il debutto sulle altre piattaforme. Ma basteranno uno stile grafico accattivante e una gran serie di enigmi…

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Che cos’è che rende un gioco davvero imperdibile? Forse la complessità? La grafica? La storia? Probabilmente tutti questi elementi, almeno in piccola parte, dovrebbero essere considerati indispensabili per distinguere un vero capolavoro da altri giochi che, sebbene siano interessanti, hanno dei limiti. Eppure nella storia dei videogames sono esistiti titoli che, pur non eccellendo in alcuno di questi aspetti, sono riusciti a incastrarsi nelle nostre console e a restarci per giorni, mesi, anni, senza stancarci mai. Quando i singoli quadratini di bianchi di Pong avevano un effetto magnetico, quando ad ogni morte di Mario la voglia di ritentare era superiore…

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Se c’è qualcosa che accomuna tutti i giocatori del mondo, è certamente quella vena nostalgica che ci fa sempre ricordare le vecchie glorie del passato come grandi, superiori, inimitabili. Quei tempi in cui, nel genere platform 2D, titoli come Super Mario Bros e Alex Kidd gettavano le basi per un gameplay che avrebbe fatto fortuna nei successivi 30 anni a venire. Erano giorni in cui nessuno contava i pixel, e ci si concentrava su ben altro che sul semplice aspetto esteriore dei giochi. Tentando di cavalcare questa nostalgia, molti sviluppatori, soprattutto indipendenti, hanno utilizzato questo stile retrò in tempi recenti:…

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Ogni casa produttrice, nel produrre nuovi capitoli dei propri franchise più famosi, deve per forza correre dei rischi: tra tentativi di innovazione e potenziamento delle meccaniche già viste, i sequel non sempre riescono a conquistare la fanbase di appassionati come i titoli originali. E’ il caso di Age of Empires III, un titolo non perfetto, certo, ma di ottima qualità, che nonostante tutte le innovazioni e migliorie che portava con sè non è mai riuscito a scalzare dal cuore dei fan il ricordo quasi commosso di uno dei titoli strategici più divertenti di sempre, pur nella sua semplicità. Age of…

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Sono ormai trascorsi due anni da quando il reboot di Tomb Raider del 2013 ha fatto conoscere a tutti la nuova direzione che Crystal Dinamics stava intraprendendo in questa saga. Abbandonato lo stile di gioco “alla Core Design”, ancora caro agli appassionati di vecchia data, la casa produttrice statunitense ha gradualmente cercato la formula vincente nel corso degli anni. Dopo una paio di capitoli validi (Legend e Underworld) e un ottimo remake del primissimo episodio (Anniversary) l’obiettivo è stato finalmente raggiunto: con Rise of the Tomb Raider lo scopo è potenziare quanto di buono era stato già fatto nel 2013,…

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“Parigi in autunno. Gli ultimi mesi dell’anno e la fine del millennio. In questa città ho molti ricordi: bar, musica, amore e morte.” I toni evocativi di questo splendido incipit davano inizio, nel lontano 1996, ad una delle saghe più rappresentative dei beneamati anni ’90: Broken Sword. In tempi in cui la potenza grafica e i pixel non contavano nulla in un videogame, dopo l’ottimo “Beneath a Steel Sky” del 1994, Revolution Software sfornava un piccolo diamante, sfavillante in ogni sua sfaccettatura: personaggi estremamente carismatici, dialoghi brillanti, divertenti e interessanti, un’atmosfera impareggiabile che trasudava mistero, in grado di incuriosire e…

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!!! ATTENZIONE: l’articolo NON contiene alcuno spoiler sulla trama. Leggetelo tranquillamente anche se non conoscete la saga. Ormai manca davvero poco. Voi appassionati lo sapete bene, state certamente contando giorni, ore e minuti. Ancora non è del tutto chiaro cosa stia succedendo tra Hideo Kojima e Konami, se c’è qualcosa sotto o se è stato ancora una volta il vile denaro a far incrinare i rapporti. Ma, nonostante tutto, Metal Gear Solid V: The Phantom Pain è in arrivo nei nostri negozi con moltissime novità nel gameplay e a livello tecnico. Ma è davvero questo il motivo per cui noi…

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Sono anni piuttosto difficili per l’industria videoludica giapponese. Escludendo doverosamente Sony (che sta giocando egregiamente le sue carte) altri grandi colossi del nostro recente passato stanno invece attraversando un brutto momento. E’ il caso di Konami, con la caduta di PES e l’infinita (e quasi inspiegabile) disputa con Kojima. Ma è il caso soprattutto di Capcom. I padri di franchise eccezionali come Resident Evil, Devil May Cry e Street Fighter sembrano ormai in stallo in un pericoloso vuoto di idee. Di fronte a un pur buono reboot di Devil May Cry (da molti ritenuto non necessario) si erge maestoso quello…

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