Recentemente si è tenuto un incontro, presentato da niente popo di meno che Reggie Fils-Aimé, che ha messo su schermo diversi esperti veterani del mondo Xbox, come Robbie Bach, Ed Fries, Peter Moore e Bonnie Ross, attuale capo dello studio 343 Industries (studio prossimo al lancio di Halo Infinite).
Nel corso dell’appuntamento, intitolato Xbox Pioneers: Creativity & Innovation – Past Present & Future, si è parlato, non a caso, di passato, presente e futuro. Si è parlato di storia e, nel farlo, Peter Moore si è concesso una derivazione dal tema Xbox per parlare di SEGA Dreamcast – in passato infatti Moore lavorava per SEGA, e ha voluto cogliere l’occasione per evidenziare un collegamento tra la tragicamente scomparsa Dreamcast e l’Xbox.
“Il Dreamcast è arrivato in anticipo sui tempi e purtroppo non ha retto il confronto con la critica di PlayStation che ha instillato paura, incertezza e dubbio. Sony ha attuato questa strategia in modo brillante”, ha detto Moore, che riconosce l’efficacia e l’esperienza di Sony, capace di un marketing tanto spietato. “Sono passati vent’anni e ancora sono arrabbiato”, ha scherzato poi Moore, dimostrando che comunque, sotto sotto, un poco di risentimento si cova ancora.
Dopo la tragica fine di SEGA Dreamcast, Peter Moore ha cominciato a lavorare per Microsoft in Xbox. “Purtroppo Dreamcast è svanito lungo il viale del tramonto, il testimone è passato a Xbox”, ha aggiunto Moore. “Quando abbiamo cominciato a prendere il decollo con Xbox Live e abbiamo creduto nell’idea di giocare sempre assieme, online, questo dimostra che c’è ancora un poco dell’eredita di SEGA Dreamcast da qualche parte”.
E voi cosa ne pensate? Anche voi tifate SEGA al suo tempo, o eravate già fedeli alla giovane PlayStation, o super stagionati legati dall’esperienza a Nintendo? Quale che fosse la vostra “squadra” fu comunque dolorosa la sorte toccata a SEGA Dreamcast. Diteci la vostra nell’apposito spazio dedicato ai commenti!