Nei giorni scorsi Facebook ha annunciato ufficialmente Meta, il nuovo nome dell’azienda capitanata da Mark Zuckeberg che ha offerto uno sguardo piuttosto approfondito circa il suo futuro caratterizzato da un utilizzo massiccio della Realtà Virtuale, ma in queste ore Eric Schmidt, ex CEO di Google, si è scagliato con non poca forza proprio contro questa visione di Zuckberg e soci.
Il buon Schmidt ha infatti partecipato ad una nuova intervista il noto New York Times, esprimendo non poche perplessità e preoccupazioni circa un futuro in cui gli esseri umani dovranno avere a che fare quotidianamente ed ampiamente con i metaversi delle varie aziende, e di conseguenza anche con le varie intelligenze artificiali che avranno sostanzialmente il compito di controllare tutto all’interno di questi luoghi virtuali.
Eccovi qui di seguito un estratto delle dichiarazioni dell’ex CEO di Google:
“Onestamente tutte le persone che parlano di metaversi lo fanno descrivendo dei mondi che sono più soddisfacenti del mondo attuale, dove tu dentro a questi puoi essere più ricco, più bello, più interessante, più potente, più veloce. Quindi, in alcuni anni, le persone sceglieranno potranno effettivamente decidere di trascorrere più tempo con gli occhiali nel metaverso che nella vita reali. E chi deciderà le regole? Il mondo diventerà più digitale che fisico. E questa non è necessariamente la cosa migliore per la società umana. Inoltre è impossibile non parlare dell’Intelligenza Artificiale. Questa lì dentro sarà ovunque. Che aspetto ha un migliore amico abilitato all’intelligenza artificiale, specialmente per un bambino? Che aspetto ha la guerra abilitata all’intelligenza artificiale? L’intelligenza artificiale percepisce aspetti della realtà che noi non percepiamo? È possibile che l’intelligenza artificiale veda cose che gli umani non possono comprendere?“.
Intanto mentre l’ex CEO di Google esprime delle perplessità, lecite, circa questo nuovo modello di business e di intrattenimento, segnaliamo come in queste ore anche Microsoft abbia annunciato il suo metaverso.