Sony AI, una consociata di Sony Interactive Entertainment creata di recente per studiare le applicazioni dedicate interamente all’intelligenza artificiale, ha pubblicato un nuovo documento nel repository di ricerca arXiv dedicato alla possibilità di insegnare all’intelligenza artificiale a gareggiare in Gran Turismo utilizzando gli stessi segnali visivi dei piloti umani, così da migliorare nettamente le proprie performance in pista.
La ricerca è stata condotta già ad agosto 2020, ma presentava alcune differenze chiave. Nello studio precedente gli autori hanno infatti utilizzato un metodo di apprendimento differente per insegnare all’intelligenza artificiale a sfrecciare il più velocemente possibile sul bolide di turno, basandosi esclusivamente sulle interazioni fisiche con l’ambiente. Questa IA quindi imparato quali percorsi erano più “convenienti” da seguire per ottenere il tempo migliore, memorizzando le collisioni effettuati nei tempi peggiori così da raggiungere prestazioni “superumane”, battendo anche i migliori piloti di Gran Turismo Sport in un giro.
Il nuovo documento si concentra invece sui segnali visivi. In sostanza l’autore principale dell’articolo, Ryuji Imamura, afferma che le informazioni trasmesse durante la guida – la pista stessa, il display head-up e il feedback dell’auto trasmesso dai sistemi di controlli – siano sufficienti affinché un guidatore umano impari a guidare velocemente, e quindi dovrebbe essere sufficiente anche per un’intelligenza artificiale che vuole imparare a guidare in modo efficiente ed efficace proprio come farebbe un essere umano.
Ovviamente il sistema è piuttosto complesso, ma alla fine consiste in un processo di “apprendimento” dell’IA dei comportamenti effettuati dai piloti umani per agguantare il miglior tempo possibile. Questi dati sono stati registrati giro dopo giro, così da perfezionarli dopo ogni serie di test.
Alla fine questo nuovo sistema di apprendimento dell’Intelligenza Artificiale ha attirato anche le attenzioni di Polyphony Digital che ha deciso di testarlo in Gran Turismo Sport, con l’IA che utilizzando più o meno gli stessi segnali di un giocatore umano (a livello visivo) è riuscita ad ottenere un tempo per giro di circa 3,3 secondi più lento del pilota umano più veloce, 4,5 secondi più veloce del pilota medio e ben 9,5 secondi più veloce della classica IA di GT Sport.
L’interesse di Polyphony Digital a questa tecnologia suggerisce come il team di sviluppo giapponese abbia la consapevolezza dei limiti dell’attuale intelligenza artificiale presente nei giochi di Gran Turismo, e sta cercando di migliorarla per i capitoli successivi della serie. Vedremo se alla fine ci riuscirà oppure meno.
