L’AGCM ha annunciato di aver sanzionato GameStop Italia per 750mila euro, a causa di una segnalazione della Federconsumatori. Entrando nello specifico della questione, la nota catena retail è stata multata in Italia a causa di alcune pratiche commerciali ritenute scorrette nei confronti dei consumatori, con tanto di informazioni inesatte riguardanti la disponibilità dei prodotti venduti online.
Inoltre sì, GameStop Italia è stata multata anche per i bundle imposti per acquistare le console di nuova generazione di Sony Interactive Entertainment e Microsoft, rispettivamente PlayStation 5 ed Xbox Series X. A causa di questi infatti gli utenti sono stati costretti ad acquistare ad acquistare la console di cui sopra con l’aggiunta di tutta una serie di accessori e giochi aggiuntivi, ovviamente con un prezzo più alto rispetto a quello di listino della sola console.
Qui sotto trovate il messaggio di annuncio condiviso dalla stessa Federconsumatori:
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, all’esito di un articolato procedimento istruttorio, ha sanzionato la società GameStop per 750mila euro. I procedimenti sono stati avviati su segnalazione di Federconsumatori dopo che numerosi utenti avevano chiesto il nostro intervento per contrastare le condotte scorrette della Società. Questa, infatti, non solo ha diffuso informazioni inesatte e ingannevoli sull’effettiva disponibilità dei prodotti venduti online e sui relativi prezzi, oltreché sui tempi di consegna, ma ha anche imposto l’acquisto di prodotti accessori in abbinamento forzoso (bundle) e l’annullamento unilaterale e discrezionale degli ordini effettuati dai consumatori. Molti utenti hanno lamentato non poche difficoltà nel contattare il servizio di assistenza post-vendita della società tramite call-center e nell’esercizio del diritto di recesso e rimborso. Tali condotte ingannevoli e aggressive hanno creato un notevole pregiudizio in termini economici per i consumatori. A peggiorare ulteriormente la posizione della società vi è il periodo in cui tutto ciò è avvenuto: durante lo scoppiare della pandemia, nel momento in cui, a causa dello stato di emergenza dovuto alla diffusione del Covid-19, si è resa necessaria l’adozione di misure di contenimento che hanno comportato significative restrizioni alla libertà di spostamento delle persone e alle attività commerciali al dettaglio. Ribadiamo, quindi, la necessità di adottare con urgenza, anche attraverso buone prassi, una regolamentazione più precisa e stringente nel settore dell’e-commerce, per garantire ai consumatori adeguate tutele. Un’esigenza divenuta ancora più evidente se si considera l’incremento esponenziale del commercio online durante la pandemia.