Autore: Simone Granata

Simone Granata

Circa 30 anni di passione videoludica, nata nell'infanzia per poi sfociare in interesse che sfiora il morboso. "Nintendese" madrelingua, ma odio vero per le tifoserie: la qualità innanzitutto. Pensate che i videogiochi siano cose per il tempo libero? Cose per le quali sprecare solo alcuni minuti della giornata? 異議あり!

Si avvicina l’estate: la “bella stagione” arriva dopo un periodo davvero strano per tutti noi. Mesi di lockdown, pandemia, mascherine e quant’altro: un nuovo modo di vivere, che però ha portato alla luce il valore del videogioco per molte persone. Siamo passati da “cosa fai in casa? Esci che c’è bel tempo!” a “i videogiochi sono un passatempo sano e divertente” in pochi mesi. Si sa benissimo che ad emergenza finita probabilmente tornerà tutto come prima, ma per ora godiamoci le luci della ribalta.  In questa puntata si vola verso lidi composti da ottima pixel art e gameplay incentrato su…

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Il genere platform ha da sempre un posto speciale nel cuore di chi, come me, ha qualche annetto in più da videogiocatore incallito sulle spalle. Di certo si tratta di un genere che, con tutte le sue varianti action/shooter, ha fatto la felicità di molti giocatori grazie alle meccaniche di solito immediate e grazie anche al livello medio di difficoltà in grado di lanciare una sfida niente male. Lo “stile retrogaming” è entrato prepotentemente nel mercato indie da alcuni anni, complice il successo di alcuni titoli creati proprio in questo stile come l’arcinoto Shovel Knight. Tornare ai “bei vecchi tempi”…

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E’ strano pensarlo, ma il gioco che ci apprestiamo ad esaminare è il remake di un titolo uscito nel 2010 (quindi non tantissimo tempo fa) in Giappone su Wii, console che ha di fatto rilanciato Nintendo dopo la difficile epoca GameCube. Xenoblade Chronicles rappresenta un importante punto di svolta per il genere JRPG: si smarca dal tradizionale approccio a turni e pure dalle meccaniche action, introducendo un sistema ibrido che ricorda per certi versi alcuni MMORPG. Mondo aperto, un setting decisamente interessante e meccaniche ben concepite fanno di Xenoblade Chronicles uno dei titoli più celebri ed apprezzati dell’era Wii. Nel…

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Con l’avvento del mercato indie si sono fatti strada un gran numero di prodotti di difficile valutazione e collocazione. Titoli dall’alto valore narrativo/artistico che tentano di scardinare il concept classico del videogioco in favore di feelings e pure “insegnamenti” di un certo spessore. Alcuni li chiamano “serious games” ma, personalmente, aborro questa etichettatura forzata utile spesso a darsi (e a dare) un tono eccessivamente professionale. I videogiochi sono, guarda un po’, videogiochi: ciò significa che il divertimento e l’intrattenimento dovrebbero essere alla base dell’esperienza. Tuttavia ci sono storie così ben concepite che possono rappresentare esse stesse il concept di divertimento.…

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Sono passati dieci anni dalla prima release di LIMBO su Xbox 360, anche se sembrano molti di più. Se è vero che l’ultimo decennio è stato segnato dalla ribalta sotto ai riflettori del “mondo indie”, di certo l’opera dei ragazzi danesi di Playdead ha di certo gettato le basi per uno specifico stile estetico che accompagna il nostro hobby preferito da un po’ di tempo. Lo “stile silhouette” viene spesso utilizzato per titoli dal gusto tenebroso, opere che vogliono trasmettere sensazioni di smarrimento e di mistero. Seguendo questa strada (già peraltro percorsa da molti altri sviluppatori nel corso degli anni)…

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Un periodo decisamente strano ed inedito ci sta costringendo a cambiare radicalmente il nostro stile di vita quotidiano. L’arrivo del cosiddetto CoronaVirus in Italia ha portato quarantena, ristoranti chiusi e fiere del nostro settore rimandate. Ma ci ha anche messo tra le mani un buon quantitativo di tempo extra da dedicare alla nostra passione principale. Se è vero che i videogiocatori accaniti sono decisamente più a loro agio con la quarantena, ecco una doppia mini-recensione di due progetti indie ancora in stato “embrionale” ma che già mostrano alcune delle loro principali caratteristiche. Bentornati su The Indie Dungeon! LOLA – THE…

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Di certo state per leggere una recensione atipica, poiché con tutta probabilità nessuno ha ancora avuto modo di terminare (in modo “regolare” almeno) la curiosa avventura che ci accingiamo a sviscerare. Viviamo un’epoca scandita dalla rapidità e dai tempi battuti senza pietà dalle regole del mercato: questo deve uscire “subito”, quell’altro deve cambiare combat system e diventare un action altrimenti è troppo “lento” (riferimenti puramente intenzionali) e quell’altro ancora va “anticipato”. In un mondo di giochi che premiano i riflessi e la prontezza, il team Studio Seufz si sposta decisamente sul lato opposto. The Longing ha visto la luce nel…

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Uno dei più importanti eventi del settore videoludico recente è certamente l’arrivo sul mercato dei cosiddetti “soulslike”, titoli figli della celebre serie targata From Software che ha davvero cambiato il mondo dei videogiochi come lo conosciamo. Di fatto si tratta di Action/RPG con una spiccata impronta hardcore, giochi che sono stati in grado di appassionare un’ampia fetta di videogiocatori proprio grazie all’alto grado di sfida che offrono, in contrasto con lo stile di molti titoli AAA che tendono quasi ad eliminare la difficoltà in funzione dei feelings cinematografici. Dalle ceneri dei vari Souls sono nati un gran numero di giochi…

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Il genere RPG ha di certo subìto una radicale inversione di tendenza nel corso degli ultimi 20 anni. Se prima la facevano da padroni i titoli oggigiorno definiti JRPG (combattimento a turni, visuale dall’alto ecc.) ora i giochi più celebri dalle nostre parti hanno pesanti influenze action ed un avanzamento dei personaggi decisamente più blando e di facile gestione. Il genere JRPG però non è mai sparito dalla circolazione, anche grazie a serie di grande successo e di alta qualità come Mario & Luigi per console portatili Nintendo oppure la serie Paper Mario, oltre che i più recenti Bravely Default…

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Cos’è Shin Megami Tensei? Di certo, in qualche modo, avrete sentito parlare di Persona 5 negli ultimi due anni. Un successo planetario coronato da plateale promozione della critica videoludica: un’affermazione che, probabilmente, ha superato le aspettative della stessa ATLUS. Se è pur vero che la software house giapponese è ben nota per la produzione di titoli di alta qualità (basti pensare al più recente Catherine: Full Body) qui si parla di successone internazionale per un gioco che, a conti fatti, va contro tutto ciò che nel “mercato moderno” dei videogiochi viene definito appealing per l’utente. Stile grafico anime in cel…

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