Autore: Simone Granata

Simone Granata

Circa 30 anni di passione videoludica, nata nell'infanzia per poi sfociare in interesse che sfiora il morboso. "Nintendese" madrelingua, ma odio vero per le tifoserie: la qualità innanzitutto. Pensate che i videogiochi siano cose per il tempo libero? Cose per le quali sprecare solo alcuni minuti della giornata?

Trovare l’idea vincente nel movimentato panorama indie è sempre più difficile: non solo per questioni di mera creatività, ma soprattutto perchè sono ormai presenti numerosi sviluppatori con mezzi a disposizione capaci di rivaleggiare con grandi produzioni. Titoli come VVVVVV o il celebre Undertale hanno contribuito alla diffusione di un concetto molto semplice: la grafica non fa il gioco. Se un titolo è supportato da un gameplay ben concepito, la grafica passa in secondo piano e diventa utile semplicemente per capire cosa fare, dove andare, come comportarsi. I ragazzi del team indipendente Whale Rock Games, dopo l’interessante We Are The Dwarves, tornano…

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I vecchietti del settore videoludico come il sottoscritto hanno diversi “idoli” da apprezzare: se poi si parla di Richard Garriott AKA Lord British i miei occhi si illuminano perdendosi in un mare di ricordi. Erano gli ultimi anni ’90/primi anni 2000 e la mia giovine connessione 56k gracchiava incessantemente per consentirmi di tuffarmi in Ultima Online, titolo pioniere del genere MMORPG che di fatto ha creato per la prima volta un fenomeno globale di interconnessione tra utenti in un mondo fantasy ad espansione e variazione continua. Una caratteristica unica del mondo di Ultima Online era l’ampia competizione tra giocatori: potevi…

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27Nonostante sia ormai un titolo noto anche qui da noi poichè arrivato “recentemente”, in realtà l’originale Ni No Kuni è arrivato su Nintendo DS nel lontano 2010. Si parla ormai di quasi dieci anni fa: un sacco di tempo se si tiene conto che all’epoca sul mercato si trovavano le console Wii, Playstation 3 e Xbox 360. Il gioco è poi approdato su PS3 in veste decisamente più ricca, attirando l’attenzione del pubblico occidentale non solo grazie alla massiccia presenza di cutscenes animate ma anche alla partecipazione dell’arcinoto Studio Ghibli del “maestro” Hayao Miyazaki. Un nome potente per il pubblico nostrano,…

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Il mercato indie è ormai radicato saldamente nel panorama videoludico da alcuni anni…ma prima? Se non avete mai sentito parlare dello studio Naps Team, sappiate che non siete gli unici. Eppure questi developers indipendenti italiani lavorano dal 1993 (!!) ed hanno pubblicato il loro primo titolo di successo su Amiga: di fatto si tratta dello studio italiano più “vecchio” sul mercato. E allora perchè non sono così celebri? Probabilmente perchè viviamo in un mondo costellato di marketing selvaggio, mentre chi lavora con grande passione senza puntare al più bieco guadagno strettamente monetario va avanti in silenzio, sfornando titoli con umiltà…

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Siamo stati invitati all’evento organizzato da Sony in quel di Milano per mettere le mani in anteprima sull’atteso God of War: un titolo emblematico, appartenente ad una storica serie che da sempre rappresenta le console Sony. Non è mai stata una saga “best seller” nel significato più commercialmente viscerale del termine, ma l’opera dei ragazzi di Santa Monica Studio ha segnato un’epoca di action fast paced che “toglieva lo scettro” di mano a più note produzioni nipponiche. Il primissimo God of War su PS2 mi colpì profondamente per svariate ragioni: quei 60 fps granitici a schermo anche in situazioni concitate,…

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Ventisei anni. E’ un tempo lunghissimo eppure siamo nel 2018 e Kirby è ancora tra noi, più fresco che mai dopo ventisei anni dalla sua prima apparizione avvenuta nell’ormai lontano 1992 in Kirby’s Dream Land su Nintendo Game Boy. Il personaggio creato da Masahiro Sakurai e Satoru Iwata ha attraversato il tempo indenne da danni considerevoli: siamo ancora qui a destreggiarci con le capacità uniche della pallina rosa più dolce dell’universo videoludico: un eroe davvero strano che gode tutt’ora di un’ampia fama. Ma cosa rende Kirby così vincente? Forse il suo aspetto pacioccoso, forse le sue skill decisamente potenti che…

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Il genere puzzle games ha tenuto banco nel mercato videoludico durante gli anni ’80, ’90 e primi 2000 grazie anche ad indimenticabili macchine arcade che hanno allietato le vacanze estive di molti vecchietti come me. Andando a scavare nel passato videoludico è facile trovare uno dei giochi più celebri e venduti della storia, vero cavallo di battaglia della console portatile Nintendo Game Boy: Tetris. Ideato dal programmatore russo Aleksej Leonidovič Pažitnov nel 1984 è probabilmente il più famoso puzzle game della storia videoludica, ma meno giocatori hanno un rapporto più stretto con la serie Puyo Puyo. Nata in Giappone nel 1991…

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In un’industria videoludica sempre più concentrata sul seguire “strade sicure” quando si parla di sviluppo e vendita, per non rischiare flop commerciali, il panorama indie si riconferma ogni giorno fucina di idee stravaganti e fuori dagli schemi. Se spesso capita di incappare in prodotti di bassa qualità (succede molto più spesso di quanto si creda) alcuni titoli crescono a dismisura fino a far le scarpe alle grandi software house. I ragazzi del team indipendente Flying Oak Games si sono allontanati davvero tanto dalla strada maestra presentando un gioco in pixel art con al centro un tema assai strano: spaventare persone per…

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Se c’è un genere videoludico che ha conosciuto un sostanzioso incremento negli ultimi anni è certamente quello delle avventure horror in prima persona. Non parlo esattamente di “survival horror” perchè spesso si confonde il genere creato da Biohazard/Resident Evil (che ha una forte componente action, shooter o entrambi) con un’altra derivazione che si concentra molto di più sull’esplorazione, la narrazione ed eventuali rompicapi da risolvere. Si parla quindi del genere più vicino a produzioni indipendenti di pregio come il bellissimo Amnesia: The Dark Descent ad opera di Frictional Games, titoli più vicini al cosiddetto “walking simulator” arricchito da atmosfere horror,…

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Penso che pochi giochi possano paragonarsi a Secret of Mana per quanto riguarda l’impatto avuto sulla mia personale vita da videogiocatore. Originariamente noto in Giappone come Seiken Densetsu 2 rappresenta appunto il sequel di Seiken Densetsu: Final Fantasy Gaiden arrivato a noi come Final Fantasy Adventure. Si trattava di uno spin-off action RPG della più celebre saga targata Squaresoft, ma l’ottimo risultato ottenuto in termini di critica e vendite convinsero la software house a sviluppare una serie indipendente che iniziò appunto con il gioco che noi conosciamo come Secret of Mana. Era il 1993 ed io, giocatore in erba, scoprivo un mondo eccezionalmente…

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