Autore: Renato Passalacqua

Renato Passalacqua

Apparso nella redazione di Game-eXperience come Terminator e con un' unica missione, ovvero la recensione perfetta. É come una macchina inarrestabile, non teme nessun gioco. Qualsiasi sia la piattaforma, da quella Next Gen alla Retró, lui é sempre li pronto come un giudice di X-Factor per dare la sua ardua sentenza. È talmente immerso nel suo lavoro che potrebbe dare un voto anche alla vostra prestazione sessuale.

Se dovessi dare delle pietre miliari alla mia vita, il 1998 sarebbe forse una delle prima. L’anno in questione coincideva con l’uscita di quello che ad oggi è ancora considerato il miglior RTS mai uscito, un gioco che dopo 20 anni di attività continua a macinare successi su successi nel panorama competitivo, regalando al mondo una delle saghe Sci-fi mai raccontate e che ha lanciato Blizzard nell’olimpo delle Software House. Il titolo in questione è ovviamente Starcraft, che nell’era delle remastered e delle zuppe riscaldate, non poteva esimersi da una edizione rinnovata. Stracraft Remastered però è un concetto estremamente diverso…

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Forse, in questi anni, dovrebbe essere trasparso al lettore il mio morboso amore per Warhammer, soprattutto nella sua versione 40k. E’ lecito aspettarsi quindi che qualsiasi cosa riguardi l’universo creato dalla Games Workshop desti il mio interesse e catturi sistematicamente la mia attenzione. Questa cosa è successa tre anni fa con Warhammer Inquisitor Martyr, sviluppato dai talentuosissimi ragazzi di Neocore Games e da allora, con Imperiale devozione, ogni anno torno a trovarli per vedere come procede il loro ambiziosissimo progetto. La risposta è semplice, va alla grande. Da quando lo vidi per la prima volta si è passati da una…

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Halo Wars 2 ha insegnato al popolo console come uno strategico possa benissimo approdare su una piattaforma assolutamente estranea al genere. Non che ci fossero dei precedenti, ma il talento di Creative Assembly ha fatto spiccare il titolo tra tutti, nonostante alcuni difetti evidenti. Stiamo però pur sempre parlando di Halo, un brand troppo importante per Microsoft, che ha deciso di supportare Halo Wars 2 con una serie di DLC abbastanza corposi. Alla Gamescom di Colonia abbiamo potuto osservare in maniera più approfondita il contenuto aggiuntivo Awakening the Nightmare, che riporterà a galla un antico e terrificante nemico. La cosa…

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CDPorjekt Red ha trovata la strada dorata per raggiungere il cuore dei fan, che passa incredibilmente attraverso le loro richieste. La casa di sviluppo polacca, quando creò il Gwent in The Witcher 3 non si aspettava certo un successo così travolgente per il passatempo fatto di carte collezionabili proprie del gioco dello Strigo, ed invece è successo: milioni di giocatori hanno perso innumerevoli ore a combattere sui tavoli di legno delle osterie dei regni settentrionali per racimolare tutte le carte disponibili. I fan ne volevano ancora, CD Projekt ha acconsentito (e chiamali fessi). Il gioco di Gwent è ormai realtà…

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The Blooper Team è uno studio polacco che esordi con un discreto Layers of Fear, un’avventura esplorativa a tinte horror che confermò quanto produttivo fosse effettivamente produttivo il panorama dell’est Europa in ambito videoludico. La loro seconda opera abbraccia nuovamente il genere dell’esordio, ma cambia decisamente ambientazione. The Observer è un’avventura esplorativa cyberpunk dotata di una forte componente horror che nonostante veda il gameplay ridotto al minimo, ci sentiamo comunque di esaltare come gioco in virtù della sua innegabile qualità artistica e narrativa. Un passo avanti per Blooper Team e per la narrazione in generale, con quell’ambientazione cyberpunk che cerca…

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Sapete come si fa a rendere una cosa di nicchia gradevole a tutti? La si snatura, molto spesso per il peggio. Se anni fa i videogiochi erano prodotti destinati ad un certo tipo di pubblico, oggi le persone che usufruiscono dell’intrattenimento elettronico sono milioni, con un giro d’affari da capogiro. Come è stato possibile far apprezzare i videogiochi a tutti? Semplice, è bastato accostarli ad un altro media che piace a tutti, quello delle serie TV e del cinema. Prodotti sempre più simili a film interattivi che non a giochi si sono ormai fatti strada nel mercato moderno, raggiungendo utenti…

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Inside e prima di lui Limbo avevano mostrato al mondo come i platform infarciti di enigmi potevano essere dei veri e propri capolavori. Sulla falsariga dei lavori di Playdead arrivarono decine e decine di titoli simili, dal livello qualitativo altalenante, ma avevano tutti in comune una cosa: il dualismo luce ombra e la distopia. Finché quest’anno qualcuno che la distopia l’ha vissuta sul serio non ha tirato fuori Black the Fall. I rumeni di Sand Sailor Studio con il loro titolo hanno voluto raccontare al mondo videoludico la loro idea di società distopica e malata, che annienta l’essere umano in…

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Raramente sono diretto nelle introduzione, ma il caso stavolta richiedeva il contrario. Bokida mi ha colpito come gioco, ricordandomi per certi versi titoli del calibro di Portal, The Talos Principles e The Witness. Un puzzle game open world molto simile a quelli citati, ma che prova ad assumere una propria identità attraverso scelte di colore e game design molto particolari, soprattutto se pensiamo che sono state sviluppate da uno studio di giovani studenti francesi. Ma cos’è precisamente Bokida? Un viaggio, una favola moderna da sapore mediorientale. Il Tao di tutte le cose In Bokida impersonerete un Messaggero, un’entità non meglio…

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Ne avevamo parlato qualche mese fa su questa nostre pagine di quanto il progetto P.A.M.E.L.A di NVYVE Studios fosse interessante, nonostante sfruttasse un sistema ormai abusato e che sta lentamente perdendo popolarità nel panorama dei giochi indipendenti: il survival sandbox. La nostra precedente avventura sulla piattaforma disabitata di Eden ci aveva convinto marginalmente, soprattutto per l’atmosfera che il titolo era in grado di creare, ma molti erano gli elementi migliorabili in un contesto ancora acerbo come quello in cui versava a Marzo. La scorsa settimana il gioco ha subito un corposo update che ic ha spinto a ritornare sulla piattaforma…

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Se dovessimo dare un merito a Netflix, sarebbe proprio quello di rispettare il volere dei fan. Nonostante parliamo di una società ormai gigantesca, è ben consapevole che senza i propri abbonati rimarrebbe un guscio vuoto. Questa consapevolezza li spinge anche a credere in progetti che altre emittenti invece riterrebbero fallimentari, come appunto affibbiare un’intera serie TV ad un franchise videoludico di stampo giapponese come quella di Castlevania. A trent’anni dalla pubblicazione del primo titolo, Castlevania era richiesto a gran voce dai fan come adattamento televisivo, proprio per il suo setting particolarmente ispirato, violento e profondo, che ha catturato anche i…

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