Forse, in questi anni, dovrebbe essere trasparso al lettore il mio morboso amore per Warhammer, soprattutto nella sua versione 40k. E’ lecito aspettarsi quindi che qualsiasi cosa riguardi l’universo creato dalla Games Workshop desti il mio interesse e catturi sistematicamente la mia attenzione. Questa cosa è successa tre anni fa con Warhammer Inquisitor Martyr, sviluppato dai talentuosissimi ragazzi di Neocore Games e da allora, con Imperiale devozione, ogni anno torno a trovarli per vedere come procede il loro ambiziosissimo progetto. La risposta è semplice, va alla grande. Da quando lo vidi per la prima volta si è passati da una build ancora acerba fino alla fase di alpha su Steam che ha permesso al team di sviluppo di raccogliere tantissimi feedback, utilissimi per la release finale ancora lontana, ma che finalmente inizia a vedere alla luce. Warhammer Inquisitor Matry sarà infatti disponibile in accesso anticipato su Steam dal 31 Agosto di quest’anno, segnando così un traguardo importantissimo per il titolo di Neocore Games.
Per apprezzare appieno cosa i ragazzi di Neocore sono in grado di fare, basti pensare all’eccellente Van Helsing, un gdr action isometrico che ancora oggi risulta uno dei migliori esponenti del genere, superando a parere del sottoscritto anche il Diablo 3 di mamma Blizzard. Warhammer Inquisitor: Martyr ripercorre i passi di Van Helsing, proponendo un gameplay action GDR come ai vecchi tempi, di cui ne abbiamo parlato abbondantemente in questi mesi tramite una corposa prova della versione alpha. A Colonia abbiamo avuto modo di vedere i cambiamenti intercorsi in questi nuovi mesi di sviluppo, che hanno portato ad una pulizia grafica notevole e una presenza ancora più massiccia di nemici a schermo, anche se la novità più importante è dovuta proprio all’introduzione finalmente dei due personaggi giocanti oltre al Crociato, ovvero l’Assassina e lo Psionico. Se sulla prima avevamo avuto già il piacere di vederla in azione lo scorso anno, il secondo invece era ancora avvolto nel mistero. Lo Psionico andrà a completare il terzetto classico di ogni gioco di ruolo (Forza, Destrezza, Intelligenza), sfruttando un personaggio dai devastanti poteri mentali ma molto debole fisicamente. Essendo ancora in fase embrionale non abbiamo potuto vedere nulla, ma fino ad ora le promesse degli sviluppatori sono state tutte mantenute, quindi ci fidiamo a mani basse del loro lavoro. Quel che è certo è che l’Inquisitore Psionico attingerà ai poteri del Warp per devastare i suoi nemici dando accesso a tutta una serie di attacchi magici che renderanno originale e più strategico il gameplay. La nostra prova ci ha permesso di testare nuovamente anche l’Assassina, che sfrutta un sistema di combattimento infinitamente più veloce e letale del Crociato, ma anche decisamente più debole. Consigliata sicuramente ad un utente esperto, l’assassina è un personaggio che dà molto soddisfazione se giocato con le giuste accortezze.
L’altra grande novità ha rappresentato finalmente l’annuncio del gioco in Early Access su Steam, che darà il via ad una serie di stagioni narrative che saranno il fulcro dell’esperienza di Warhammer Inquisitor Martyr. Svolgere le missioni generate proceduralmente lungo l’intero settore Caligari vi farà guadagnare esperienza e crediti, ma porterà anche avanti una storia che si dipanerà lungo una serie di stagioni, influenzata dalle vostre scelte durante le missioni investigative. Questo concetto è forse quanto di più promettente c’è nel titolo di Neocore Games, che dimostra quindi un potenziale infinito a livello narrativo. A conferma della lungimiranza del team, è stato confermato che, contrariamente a quanto visto nell’alpha e nelle prove precedenti, saranno presenti tutti i nemici dell’Inquisizione nel gioco finale, attraverso le varie stagioni e l’avanzamento della storia. Non solo demoni e cultisti del Caos quindi, ma anche Eldar, Tau, Orki, Necron e tutti quegli innumerevoli nemici che cercano di distruggere l’Impero dell’Umanità. Una notizia eccezionale per gli appassionati dell’universo di Warhammer 40k, che porta inevitabilmente Inquisitor Martyr ad essere la controparte in ordine di completezza narrativa di quello che per il Fantasy ad oggi è Total War: Warhammer. Sul versante multiplayer, anche qui gli sviluppatori ci hanno confermato che tutte le missioni del gioco saranno affrontabili in cooperativa con altri giocatori, eccezion fatta per le missioni investigative che dovranno essere giocate in single player, per esigenze narrative.
Se proprio dobbiamo trovare un difetto al gioco, la nostra preoccupazione principale risiede proprio nella proceduralità degli ambienti, dove gli spazi angusti e le architetture barocche del 40.000mo millennio rischiano inesorabilmente di ripetersi, così come gli obbiettivi delle varie missioni. Nonostante tutto però abbiamo potuto vedere una parte di un mondo roccioso e alieno, e il settore Caligari è davvero immenso, con decine di sistemi solari e centinaia di pianeti, quindi è altamente probabile che avremo a che fare con una discreta varietà di ambientazioni.
Dopo il ritorno di Dawn of War, Warhammer Inquisitor Martyr è forse il titolo di Warhammer 40k che più di tutti dovrebbe attirare l’attenzione dei fan, proprio per la sua formula originale, per il talento del team di sviluppo e per la fedeltà alla lore del gioco che si percepisce da ogni singolo dettaglio. Se Warhammer Space Marine aveva rappresentato quell’avvicinamento del franchise ad un genere più apprezzabile dalla massa come l’action tps (e al quale noi ogni giorno volgiamo lo sguardo speranzosi per un seguito), Inquisitor Martyr potrebbe essere l’anello di congiunzione per l’esperienza multiplayer definitiva e infinita, di cui non vediamo l’ora di farne parte.