Avete mai visitato il parco archeologico di Pompei? Bene, se non l’avete mai fatto allora è davvero giunto il momento in cui dovete rimediare a questa importante mancanza da parte vostra, visto che da Spot ha deciso di venirvi incontro, dandovi di fatto un motivo in più per visitare uno dei posti più belli ed affascinanti della nostra Italia!
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, Spot altri non è che un robot di Boston Dynamics, contraddistinto da tecnologie incredibilmente avanzate che gli consentono di muoversi sulla scena con un’agilità ed una sicurezza che lasciano francamente di stucco, senza fiato.
Il piccolo “cagnolino” robotico ha quindi deciso di irrompere in quel degli Scavi di Pompei, aggirandosi per il luogo con il desiderio di scoprire ogni segreto nascosto in quel luogo incredibilmente affascinante, che ricordiamo impreziosisce la penisola Sorrentina, in Campania.
Ed il robot di cui sopra ha deciso infatti di prendersi una giornata di ferie dalle sue solite mansioni giornaliere, che lo vedono ballare con una padronanza dei movimenti incredibile, oppure ancora praticare lo sport in modo impeccabile e senza accusare fatica alcuna (per ovvi motivi ovviamente), per accettare il lavoro che gli hanno offerto l’associazione che gestisce gli scavi di Pompei.
Spot ha deciso di cambiare vita diventando il “protettore” di Pompei
Ma quanto vi abbiamo riportato poco sopra potrà sembrare straordinario per un normale robot, ma non per Spot, visto che ormai per lui si tratta ormai di attività banali e all’ordine del giorno. E proprio per questo motivo, il piccolo robot che sembra venire dal futuro ha deciso di vestire i panni di un temerario ed inarrestabile guardiano di Pompei.
La creazione di Boston Dynamics si è quindi reso protagonista di un video che lo mostra aggirarsi per gli scavi dell’iconica città distrutta dal Vesuvio nel 79 d.C., mostrandosi incredibilmente sicuro di sé anche sui pavimenti per ovvi motivi sconnessi e formati da pietre grosse, e non comodissime da attraversare, che caratterizzano questo posto dell’antica Roma.
Il piccolo cane robotico non si è inoltre limitato a muoversi tra i terreni sconnessi del parco archeologico di Pompei, ma si è preso anche il compito di effettuare il monitoraggio della zona, scansionando le singole aree dei reperti attraverso le ultime tecnologie che presenta al suo interno, come il laser scanner volante Leica BLK2FLY che gli consente di scansionare l’ambiente circostante in gran rapidità.
E la cosa destramente importante, è che questi dati vengono poi inviati ai ricercatori che li elaborano per capire come mantenere intatto il luogo, restaurandolo dove serve. Infine Spot ricopre anche il ruolo di protettore degli scavi, allontanando i delinquenti che potrebbero essere interessati a rubare oppure a rovinare qualche nuovo reperto archeologico scoperto dagli archeologi.
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