Ormai come certamente saprete già, Sony ha annunciato ieri pomeriggio che sono in arrivo su PC varie esclusive PlayStation 4 nel corso dei prossimi mesi, con il primo della lista che risponde al nome di Days Gone. Vista l’importanza di questa rinnovata apertura del colosso giapponese verso il mondo dei personal computer, ha voluto commentare l’annuncio di cui sopra anche Daniel Ahmad, ormai celebre analista di Niko Partners, che ha affermato come ormai Sony non vede più il PC come un avversario per il suo business.
Prima di lasciarvi alle dichiarazioni dell’analista c’è da specificare subito come queste siano assolutamente sensate, in particolar modo dopo le affermazioni di Jim Ryan che hanno sostanzialmente svelato proprio come il colosso giapponese crede che il mercato PC non sia in concorrenza diretta con quello console, in particolar modo PlayStation:
“Debbo dire che questa è sostanzialmente una mossa scontata, proprio ad essere onesti. Molteplici titoli first party di Sony sono giochi che completi e poi abbandoni. Questa mossa invece permette a Sony di monetizzare tramite il suo catalogo di titoli con un po’ di anni sulle spalle su PC, permettendo anche a chi non possiede console PlayStation di potersi gustare questi franchise. Questo può inoltre persino aiutare la vendite di PS5 dato che in questo modo molti vorranno giocare i nuovi capitoli di questi franchise. Sostanzialmente così facendo Sony non perde nulla mettendo questi vecchi giochi su PC, titoli che ricordiamo aver già raggiunto il picco di vendite su PS4. Inoltre lasciatemi dire un’altra cosa: PlayStation 4 è una console basata su un’architettura x86, quindi i porting verso PC non sono difficili quanto lo era nelle generazioni di console precedenti. Sony non vede il PC come un avversario. Infine prendiamo ad esempio Microsoft, il colosso di Redmond ha beneficiato di una simile strategia con Halo Master Chief Collection, Flight Simulator e Sea of Thieves che sono stati nella Top 40 dei giochi più venduti su Steam, pur essendo inclusi nel Game Pass. Questa mossa inoltre è perfetta per i territori dove regna PC gaming, come la Cina e la Sud Corea.”