Bobby Kotick, CEO di Activision Blizzard, è convinto che che manchi poco alla nascità di un vero e proprio metaverso, vale a dire un universo virtuale in cui ogni utente sarà libero di fare ciò che vuole, interagire con gli altri e, addirittura, vivere.
Lo ha rivelato nel corso di un’intervista concessa a GamesBeat, che si dice convinto che con gli enormi passi avanti compiuti dalle tecnologie per realtà virtuale e realtà aumentata siamo oramai vicini al veder nascere uno spazio virtuale simile a quello visto nel popolare film e romanzo Ready Player One.
“Pensandoci bene, già negli anni 70 come anche al principio degli 80 persone come Ted Nelson stavano già creandosi una visione per il metaverso. Alan Kay, che stava allo Xerox Palo Alto Research Center prima di divenire capo scienziato per Atari, aveva un progetto chiamato Vivarium già al principio degli anni 80 che altro non era che il principio dell’idea di una simulazione vivente, in cui ci sarebbero sia contenuti creati dagli utenti, sia prodotti professionalmente, un’esperienza di simulazione incredibilmente ricca dove poter vivere, giocare e, potenzialmente, anche lavorare”
“Credo che stiamo cominciando ad avvicinarci parecchio all’idea di un vero metaverso in cui si disponga, cosa più importante a mio avviso, di una continua connessione sociale. Quando ci si chiede che sarà di AR e VR nei prossimi 10 anni, la potenza di elaborazione locale e la capacità di elaborazione distribuita sotto forma di streaming, presto giungeremo a un punto in cui quella visione originale che Neil Stephenson aveva in Snow Crash o quello che vedi in Ready Player One, inizierà a divenire qualcosa di molto reale. Credo che stiamo avvicinandoci sempre più a quella visione, come una legittima esperienza di mercato mainstream”.