Dopo che nei giorni scorsi l’ente antitrust brasiliano ha autorizzato l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, senza porre alcun tipo di restrizione, in questo articolo vi segnaliamo una novità riguardante le autorità di regolamentazione antitrust dell’Unione Europea.
La commissione europea ha infatti inviato dei sondaggi agli sviluppatori per valutare le loro preoccupazioni sull’accordo di cui sopra. Il noto portale online Reuters ha infatti affermato che l’UE dovrebbe prendere una decisione preliminare sull’approvazione dell’acquisizione entro l’8 novembre 2022.
La Commissione europea continua le proprie indagini sulla nuova e gigantesca acquisizione di Microsoft
E gli intervistati hanno tempo fino al 10 ottobre 2022, per rispondere a tutta una serie di domande volte a cercare di fare chiarezza in merito alle conseguenze che potrebbe avere per il mercato l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.
Games Industry prevede inoltre che la Commissione europea avvierà un’indagine di quattro mesi sull’accordo, in linea con i report emersi in rete il mese scorso. Detto questo, il questionario rilasciato agli sviluppatori contiene circa 100 domande e copre tutta una serie di argomenti come i seguenti:
- Si cercherà di capire per l’accordo influenzerà il potere contrattuale per sviluppatori e publisher che cercano di vendere giochi per console e PC, tramite piattaforme e servizi Microsoft.
- Ovviamente si valuterà l’importanza del franchise di Call of Duty per i proprietari delle piattaforme e i fornitori di servizi di abbonamento.
- Si tenterà di capire se dopo quest’acquisizione potranno esserci alternative valide nel caso Microsoft decidesse di rendere i giochi di Activision Blizzard un’esclusiva Xbox, Game Pass e Xbox Cloud Gaming.
- Tra le domande presenti in questo questionario trovammo anche quella riguardante l’importanza dell’esclusività dei giochi Activision Blizzard, e quanto vantaggio potrebbero concedere a Microsoft e per estensione a Windows un vantaggio su PC.
- Infine troviamo anche il quesito riguardanti la gestione della grande mole di dati sugli utenti Activision, e quanto vantaggio potrebbe dare al colosso americano nello sviluppo, nella pubblicazione e nella distribuzione di videogiochi.