In questi giorni si sta parlando davvero ampiamente del vero e proprio caso riguardante la chiusura delle sale LAN sparse per il territorio italiano, con IIDEA che ha pubblicato proprio in queste ore un nuovo comunicato stampa volto a mostrare tutta la propria vicinanza a chi è stato colpito da questo tipico “pasticcio burocratico all’italiana”.
Ed IIDEA, nella sua qualità di associazione che rappresenta l’industria dei video game e degli esports in Italia, ha deciso di esprimere quindi tutta “la sua piena solidarietà ai gestori delle sale LAN che hanno subito il sequestro di PC e console per videogiochi di intrattenimento nell’ambito di una recente attività di controllo realizzata dall’Agenzia per le Dogane e i Monopoli“.
Difatti l’Associazione di cui sopra ci ha tenuto a precisare di ritenere che che la normativa di pubblica sicurezza, che impone l’omologazione degli apparecchi utilizzati per il gioco nei locali aperti al pubblico (art. 110 TULPS), che ricordiamo è stata al centro della contestazione per la violazione, “non sia applicabile ai dispositivi messi a disposizione degli utenti per giocare ai videogiochi nelle sale LAN“.
L’associazione si schiera al fianco dei gestori delle sale LAN ed eSports chiuse
E proprio per questo auspica che tale interpretazione venga chiarita e confermata al più presto, così da permettere finalmente agli operatori interessati di continuare a svolgere normalmente ed in gran serenità la loro attività, ovviamente nel pieno rispetto della legge.
IIDEA ha inoltre rivelato di rendersi totalmente disponibile ad accogliere le istanze dei gestori delle sale LAN, lavorando insieme per giungere ad una soluzione condivisa “per l’inquadramento più corretto della loro attività sulla base della normativa vigente ed eventuali proposte da sottoporre all’attenzione delle istituzioni“.
Il tutto precisando però come IIDEA ritiene “che sia importante non confondere l’attività delle sale LAN con l’intero ecosistema esports“.
Gli esports sono leghe, circuiti competitivi, tornei o competizioni simili che tipicamente coinvolgono un pubblico di spettatori in cui singoli giocatori o squadre videogiocano, sia di persona che online, allo scopo di ottenere premi o per puro intrattenimento e, benché in Italia non esista una regolamentazione specifica, come IIDEA ha più volte fatto notare, gli stessi sono assoggettati alle norme generali dell’ordinamento al pari di qualsiasi altra attività economica.
IIDEA è anche consapevole che ci siano norme che attualmente impediscono lo sviluppo del settore in Italia e impattano negativamente sulla sua attrattività a livello internazionale, come ad esempio la regolamentazione in materia di manifestazioni a premi.
Thalita Malagò, Direttore Generale di IIDEA, ha affermato quanto segue:
“Laddove il Governo italiano ritenga necessario intervenire, IIDEA auspica che qualsiasi valutazione sia effettuata guardando all’evoluzione del settore esports nel contesto europeo, sia in termini di mercato che di cambiamenti normativi. In questo modo, non si rischia di danneggiare o minare la competitività dell’Italia rendendola meno attraente per gli investitori di altri paesi.
Per esempio, il Parlamento europeo ha appena pubblicato una bozza del suo rapporto non legislativo “sugli Esports e i videogiochi”