Nel corso della giornata di ieri Jim Ryan, CEO di Sony, ha preso parte ad una nuova intervista con GQ Magazine, condividendo tante nuove informazioni sul mondo PlayStation, dal rinvio di GT7 al 2022 all’arrivo di Days Gone su PC, in programma nello specifico durante la primavera del 2021. Il boss del colosso giapponese ha però colto la palla al balzo anche per dare una vera e propria tirata d’orecchie a CD Projekt RED, team di sviluppo polacco finito al centro di non poche polemiche in queste ultime settimane a causa del lancio a dir poco difficoltoso di Cyberpunk 2077 su console, sublimato dalla rimozione del gioco sul PlayStation Store.
Ryan ha infatti affermato come in quel di Sony stiano preferendo lanciare i giochi quando questi sono effettivamente pronti, anche a costo di effettuare dei rinvii che certamente causano dell’insoddisfazione nel pubblico, proprio come Gran Turismo 7, titolo atteso per la fine di quest’anno ma che è slittato al prossimo anno per consentire al team di sviluppo di realizzare un prodotto che rendesse felici i giocatori al lancio.
“Sì, siamo piuttosto fiduciosi circa le data di uscita di Returnal, Ratchet & Clank: Rift Apart ed infine Horizon Forbidden West. Infatti dovete sapere che, proprio a tal proposito, un’azienda può avere due approcci distinti e separati in merito a questa situazione: come prima cosa è possibile mantenere la data di uscita scelta e pubblicare il gioco, indipendentemente dalla qualità, oppure si può decidere di pubblicarlo soltanto quando è effettivamente arrivato il momento giusto per farlo. Noi di Sony abbiamo sempre adottato il secondo approccio. Ma Ci sono stati casi di editori di alto profilo che hanno provato il primo approccio“
Ovviamente, pur non citando direttamente CD Projekt RED è palese il suo riferimento a Cyberpunk 2077 e a tutto il caos che si è generato in rete dopo il lancio, con gli utenti letteralmente inferociti contro il team di sviluppo polacco pronti a chiedere in massa il rimborso.