Autore: Simone Granata

Simone Granata

Circa 30 anni di passione videoludica, nata nell'infanzia per poi sfociare in interesse che sfiora il morboso. "Nintendese" madrelingua, ma odio vero per le tifoserie: la qualità innanzitutto. Pensate che i videogiochi siano cose per il tempo libero? Cose per le quali sprecare solo alcuni minuti della giornata?

Ah, i pirati! Un sogno, spesso ricorrente nei nostri ormai svaniti mondi fanciulleschi, in cui ci ritroviamo a bordo di un vascello pronti a salpare verso avventure incredibili e ricchi tesori da scoprire. C’è un fascino incomprensibile nel voler “essere un pirata”, soprattutto considerato che molti morivano di scorbuto, pugnalati dai propri compagni quando le cose andavano male o annegati a causa di avverse fortune. Vi pare una premessa poco avventurosa ed alquanto macabra? Non sono dello stesso avviso i ragazzi del team indipendente Red Zero Games. La loro opera prima ci catapulterà in un mondo di avventure che ci…

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Quella che stiamo vivendo è, senza dubbio alcuno, l’epoca in cui i team indipendenti si sono imposti prepotentemente su un mercato ormai multimiliardario, e Journey to the Savage Planet ne è la prova. Molti piccoli studi hanno dimostrato che, con l’aiuto dei sempre più sofisticati tool a disposizione, non servono per forza milioni di dollari e team con centinaia di persone per realizzare un lavoro competitivo sul mercato. I ragazzi del team Typhoon Studios consegnano il loro titolo d’esordio accompagnati dall’azienda nostrana 505 Studios: realizzato grazie al potente Unreal Engine 4, Journey to the Savage Planet promette divertimento irriverente ed…

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Se c’è una cosa che il mondo dei titoli indipendenti ci ha insegnato è: le barriere si possono abbattere. Sto ovviamente parlando di barriere “linguistiche” e persino stilistiche se vogliamo: esistono numerosi titoli creati da team occidentali che si rifanno all’ormai celebre ed apprezzato stile giapponese/anime. Il problema è che spesso si nota la mancanza (soprattutto per chi, come me, è assai appassionato di tutto ciò che arriva dalla terra del Sol Levante) di “qualcosa” difficile da definire con una semplice parola. Semplicemente parlando, i giapponesi hanno una “forma mentis” unica che permette loro di creare intrecci narrativo/artistici di genere…

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C’è una frase in particolar modo che mi ha sempre infastidito al punto di portarmi a reazioni aggressive quasi istantanee, soprattutto quando viene sbandierata come “headshot” durante una discussione. Se c’è in ballo (magari online) uno scambio di battute sul tema videogiochi-cultura salterà quasi sempre fuori il furbone di turno con la frase “Belli i videogiochi, ma vuoi mettere un buon libro?”. Normalmente gli utilizzatori di questa frase odiosa sono over 45-50, generalmente bigotti e contraddistinti da un anacronismo borderline con l’ignoranza.  La prima risposta che verrebbe da scrivere a caratteri maiuscoli sarebbe “SI, VOGLIO METTERE! I GIOCHI PORTANO UN…

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Arriva il 2020 e, come un fulmine a ciel sereno, l’annunciato Nintendo Direct si trasforma in un Pokémon Direct. Perché “come un fulmine a ciel sereno”? Sembrano lontani anni luce i periodi in cui il compianto Satoru Iwata aveva reso questo format un appuntamento assai più frequente (ed ammettiamolo: anche decisamente più divertente) rispetto ai tempi odierni. Questo Pokémon Direct arriva durante un periodo strano per il brand: Scudo & Spada hanno diviso i fan in un modo difficile da immaginare. In passato il marchio creato da Satoshi Tajiri poteva contare su una fanbase stabile, granitica, fedele “fino alla morte”…

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Natale si avvicina! Per molti tra voi è certamente tempo di regali e di sogni: un vero appassionato di videogiochi ha molti ricordi legati a questo festoso periodo dell’anno. Svegliarsi la mattina del 25 Dicembre e trovare incartato proprio quel gioco che volevo da tanto tempo: questo è il classico ricordo che mi ha sempre portato ad amare le festività natalizie, ovviamente includendo tutto il “contorno” di pranzi/cene e ricorrenze più o meno apprezzate. Natale è vicino quindi, ma non è ancora arrivato: cosa ci impedisce quindi di farci un piccolo regalo anticipato e dare un’occhiata a titoli indie nascosti…

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Qualcuno ha detto “casual games”? Era il 2007 ed una nuova serie di titoli su licenza del prestigioso comitato per le olimpiadi era pronta a nascere prima su Nintendo Wii e poi su Nintendo DS. In effetti a pensarci bene, se negli anni ’80 o ’90 qualcuno avesse parlato di “serie di videogiochi con Mario e Sonic insieme” ci si sarebbe messi a ridere. Invece da ormai un decennio le avventure dell’insolito duo ci accompagnano a cadenza regolare con l’arrivo delle competizioni olimpiche. Al debutto su Nintendo Switch, la serie introduce un aspetto decisamente nuovo che potrebbe far la differenza.…

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Resistere al fascino arcade è difficile? Probabilmente siete dei vecchietti come me. In realtà un sacco di giocatori passerebbero senza problemi l’offerta di uno strumento atto a riportare in vita gli anni d’oro della sala giochi. Per chi bazzica nelle strade cittadine oggigiorno, il termine “sala giochi” è legato principalmente a luoghi contenenti un gran numero di slot machines e poco altro. Ma per chi (come il sottoscritto) ha visto la luce all’inizio degli anni ’80, la sala giochi era un luogo “sacro” dove poter spendere un po’ di monetine per mettere le mani su titoli di gran pregio impossibili…

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Sembra passato un secolo dall’avvento del primissimo capitolo di questa serie, ed in effetti (almeno a livello di “gen” videoludiche) è davvero passato molto tempo. Luigi’s Mansion è arrivato su Nintendo GameCube nel 2001, quando l’era di internet era ancora agli albori ed i giochi uscivano in Giappone quasi un anno prima rispetto all’edizione americana/europea. A volte definito come “la versione umoristica di Resident Evil”, il primo capitolo riscosse un enorme successo nonostante la sua presenza su una console molto sfortunata, quasi al pari di Wii U. Ciò nonostante l’amore per Luigi, fratello “minoritario” del ben più celebre Mario, ha…

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Nel 1992 spuntava su Super NES uno degli spin-off più azzeccati della storia videoludica. All’epoca nessuno poteva immaginare il botto che Mario Kart avrebbe fatto di lì a pochi anni, trasformandosi in un brand di grandissimo successo in grado di rivaleggiare con la serie principale. Forse molti tra voi hanno scordato le (allora) lapidarie parole del compianto presidente Satoru Iwata sull’eventualità di realizzare titoli first-party Nintendo per dispositivi mobile. Era il Gennaio 2015 e la parola d’ordine era “Nintendo non ha programmi per mobile”. Soltanto due mesi dopo la grande N annunciava la collaborazione con il colosso mobile giapponese DeNA…

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