Autore: Renato Passalacqua

Renato Passalacqua

Apparso nella redazione di Game-eXperience come Terminator e con un' unica missione, ovvero la recensione perfetta. É come una macchina inarrestabile, non teme nessun gioco. Qualsiasi sia la piattaforma, da quella Next Gen alla Retró, lui é sempre li pronto come un giudice di X-Factor per dare la sua ardua sentenza. È talmente immerso nel suo lavoro che potrebbe dare un voto anche alla vostra prestazione sessuale.

Lo straordinario successo di Cuphead ha fatto aprire gli occhi alle nuove generazioni su cosa era in voga anni fa in termini di sfida prima che Dark Souls diventasse il paragone di qualsiasi cosa, mentre i giocatori più maturi si sono ritrovati finalmente tra le mani qualcosa che gli ha ricordato i bei tempi andati, quelli dei coin op e delle sale giochi. L’uscita di Cuphead è un’ottima scusa per recuperare tutti quei run ‘n gun del passato che potrebbero divertire nuovamente chi li ha già giocati e ampliare la cultura videoludica dei più giovani. Ghost e Goblins Era impossibile…

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Senko No Ronde 2 è un prodotto strano: il primo capitolo uscì dieci anni fa esclusivamente su Xbox 360, quando la console di casa Microsoft era di bocca buona e non disdegnava niente e nessuno, mentre il secondo capitolo, DUO, rimase esclusiva in Giappone, dimenticandosi per sempre del mercato occidentale. Nel 2017 però i ragazzi di G.Rev hanno deciso di far sbarcare il loro prodotto anche nel vecchio continente, optando per una riedizione che sa tanto di reboot, facendo uscire appunto Senko No Rondo 2, stavolta su Playstation 4 e PC. Un interessante esperimento, che mischia i bullet hell con…

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Past Cure è un titolo con tutte le potenzialità per essere un discreto action shooter, con spruzzata di sci-fi e soprannaturale, ma qualcuno dalle parti di Phantom 8, gli sviluppatori del titolo, ha voluto strafare. Per una volta non perché di idee non ce ne fossero, ma anzi ci ne sono decisamente troppe. Tentare di infilare ogni possibili scelta di game design e di narrativa uscita negli ultimi dieci anni all’interno di un unico gioco è una mossa estremamente azzardata, soprattutto se queste non vengono integrate alla perfezione. Past Cure è proprio uno di questi titoli, che abbiamo provato in…

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Arrivato nel 2014, l’Ombra di Mordor sembrava una commistione di più franchise famosi, il tutto diluito in salsa Signore degli Anelli. Tuttavia il gioco di Monolith si dimostrò una titolo di indubbia qualità, anche se inficiato da alcuni errori che ne frenarono l’ascesa ma non gli impedirono comunque di lasciare il segno. Su tutti, la presenza del sistema Nemesi, un’originale feature che vi permetteva di comandare gli orchi di Mordor e soggiogare i loro comandanti, formando il vostro esercito personale. Era palese che un franchise del genere, con una caratteristica simile non potesse cadere in disuso, ed ecco perché l’arrivo…

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Creative Assembly e Sega, a mio modesto parere, stanno creando qualcosa di maestoso, di mai tentato prima con una saga strategica. Forse solamente Blizzard con la sua trilogia di Starcraft 2 riuscì ad avvicinarsi a quello che ad oggi stanno cercando di ottenere i padri della serie Total War con Warhammer, ovvero il gioco definitivo dedicato all’universo Dark Fantasy più famoso della storia, un’epopea che possa soddisfare finalmente le legioni di fan estremamente esigente del franchise di Games Workshop. Total War: Warhammer è stato probabilmente ad furor di popolo il miglior titolo della serie, ricchissimo di novità e alternative rispetto…

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Mea culpa. Lo devo ammettere. Al primo impatto Echo mi si era presentato come l’ennesimo stealth game con qualche buona idea visiva ma povero di contenuti, che non avrebbe lasciato il segno. Invece il gioco dei nordici ULTRA ULTRA si è dimostrato molto di più, un gioco che sperimenta con il giocatore, che lo mette alla prova nelle sue strategie mentre vaga da solo in un palazzo magnificamente realizzato che ispira in egual modo inquietudine e maestosità. È bastato resistere alla prima mezz’ora per rilasciare tutto il suo potenziale, un originale concetto di gameplay e intelligenza artificiale che non avevamo…

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Il mondo dei videogiochi è un posto meraviglioso. Il bisogno di voler raccontare storie è qualcosa di insito nell’animo umano, la necessità di condividere con le altre persone un’idea, un’avventura, una fuga dalla realtà che troppo spesso è ordinaria amministrazione. E’ per questo che esistono i libri, i film, i videogiochi e i giochi di ruolo. E se le storie sono ben narrate, non importa le difficoltà che si incontreranno, riusciranno sempre a trovare il loro pubblico. E’ quanto successo ai Larian Studios e al loro incredibile Divinity Original Sin, un progetto nato dal crowdfunding dopo che l’azienda si trovava…

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Se io dico Shinobi, misure sproporzionate e mutandine di pizzo, qual è la prima cosa che vi viene in mente? Se la risposta non è Senran Kagura, allora qualcuno di noi qui ha un problema. La più famosa serie di Marvelous e Tamsfot è ormai passata alla storia come il più grande esempio di fan service esistente, e non che questo sia una brutta cosa, anzi. Il problema è che purtroppo i giochi della serie, per quanto siano apprezzabili sotto il punto di vista delle grazie delle sue procaci protagoniste, lo stesso non può dirsi del proprio gameplay, quasi sempre…

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Razer ha ormai da anni portato l’hardware PC ad un livello qualitativo che viene considerato standard per i prodotti di fascia alta. Tra tutti i suoi prodotti, la serie Blackwidow ha riscosso un enorme successo tra i giocatori, soprattutto tra i professionisti, per la sua impareggiabile accuratezza e qualità. Oggi siamo qui a parlare della Razer Blackwidow Chroma V2, tastiera meccanica dotata del sistema di illuminazione Chroma, che si posiziona in fascia alta sia per qualità che per prezzo. Come ormai da tradizione, Razer introduce la Blackwidow V2 con la possibilità di scegliere tra i propri Switch Green, Orange e…

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Lo scorso anno usciva Dishonored 2, che confermò lo straordinario talento degli Arkane Studios, arrivando poi con Prey nell’olimpio dei team di sviluppo. A quasi un anno di distanza è l’ora di tornare nella splendida e oscura Karnaka con La Morte dell’Esterno, l’avventura stand alone di Billie Lurk, uno dei personaggi secondari più amati dell’ultimo Dishonored, per alcune ore extra di divertimento. Varrà la pena riprendere in mano i potere del Vuoto? Parlando di Arkhane, direi proprio di sì, nonostante sia di fatto, un more of the same. Come uccidere un dio Cronologicamente ci troviamo dopo Dishonored 2, con Billie…

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