Autore: Francesco Dovis

Francesco Dovis

Complice una formazione professionale nel settore, decide di adottare l'approccio giornalistico anche nel trattare un argomento che oggi è diventato di costume al pari di musica o spettacoli. Da sempre videogiocatore multipiattaforma, in virtù di questo definisce la sua esperienza in materia "caleidoscopica".

Outcast si ritagliò un posto nella storia dei videogiochi grazie alle sue caratteristiche, che gettarono le fondamenta per titoli come Elder Scrolls: Morrowind (a sua volta antesignano di Skyrim) e del primo Mass Effect. Big Ben Interactive quindi ripropone l’opera dello studio belga Appeal con una veste grafica aggiornata, per un’esperienza all’insegna del retrogaming. Spazio, ultima frontiera. Cutter Slade è un marine coinvolto in una missione insolita: scortare una squadra di scienziati in un’altra dimensione e recuperare una preziosa sonda. Come abitudine in questo genere di giochi, le cose si complicano parecchio e al protagonista tocca compiere un’impresa di ben…

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Dei molti platform che hanno popolato il mercato negli anni 90 non tutti sono stati riproposti con costanza, finendo stipati in uno sgabuzzino virtuale una volta passata l’era dei 16 bit che li ha visti al culmine della popolarità. Bubsy è uno di questi, recuperato dallo studio Black Forest che ha rilanciato con successo Giana Sisters in tempi recenti. Il ritorno dei gomitoli Diversi protagonisti hanno un oggetto tipico che possono raccogliere in quantità industriali lungo i livelli: per Sonic sono gli anelli, per Mario le monete, per Bubsy invece i gomitoli. Da bravo felino Bubsy ama giocare con la…

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Iniziamo con una premessa importante. Chi si lancia subito a leggere il voto non urli scandalizzato. La prova di Star Wars Battlefront 2 ha messo in evidenza diverse cose contrastanti, ma ciascuna di queste cose è stata valutata e spiegata minuziosamente nel testo della recensione. Per cui mai quanto ora il semplice numero da solo non basta a riassumere o motivare il giudizio su un gioco. La campagna, può accompagnare (Han) Solo La novità più grossa di Battlefront 2 è l’inserimento di una campagna, che ha inizio in concomitanza con il finale de “Il Ritorno dello Jedi” e si conclude…

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Starship Troopers è diventato per molti un piccolo classico della fantascienza trash grazie ad una trama e un’ambientazione che grondava spacconaggine e testosterone in modo esasperante. Hive Jump raccoglie l’idea dei soldati spaziali in guerra contro un esercito di alieni insettoidi, la inserisce in un “corri&spara” alla Metal Slug e aggiunge una creazione procedurale dei livelli per movimentare il tutto. Se può suonare bene alla descrizione, da giocare è ancora meglio. Fanteria dello spazio Non bisogna farsi confondere dalla grafica e dall’aspetto dei livelli, che ricorda quello di un Metroid. L’azione in Hive-Jump è molto più spinta a causa del corposo…

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Che Sonic sia un brand che ha avuto qualche difficoltà nel passaggio tra 2D e 3D è vero. Che alcuni di questi capitoli siano stati deludenti anche questo è vero. Tuttavia da qui in poi internet è partita con qualche pregiudizio nel valutare i nuovi capitoli del porcospino, spesso persino ignorando ottimi episodi come Sonic Generations o Colours, mentre si ripeteva quello che ormai è un vero luogo comune (ovvero che tutte le versioni 3D siano brutte). Complice anche il fatto che con l’uscita di Sega dal settore hardware la sua fanbase non sia rimasta compatta e affezionata come quella di…

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Kevin Lin è il cofondatore e direttore esecutivo di Twitch, la piattaforma più popolare e diffusa della rete quando si parla di trasmettere partite di videogiochi. Il suo ruolo nel panorama videoludico sta prendendo una forma particolare, diventando anche un canale di riferimento per seguire le competizioni e-sport e i tornei di livello mondiale. Quanto conta un canale come Twitch nel determinare il successo di un gioco? Il fatto di essere trasmesso da giocatori famosi può contare di più nelle vendite rispetto alla qualità effettiva del prodotto? Pensiamo al caso di PUBG, dove un gioco ancora incompleto vende milioni di copie solo…

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Seguendo Call of Duty quasi dagli esordi ormai, sono rimasto perplesso dall’ondata di polemiche sfociate nella richiesta di un ritorno all’ambientazione storica. E’ stato bizzarro perchè sei-otto anni fa l’opinione più diffusa era esattamente opposta: lo scenario storico della Seconda Guerra Mondiale veniva disprezzato e l’utenza di massa chiedeva a gran voce quello contemporaneo, adducendo come difetti proprio gli stessi elementi che in questo WWII vengono salutati trionfalmente come salvatori della serie. Nonostante un pizzico di volubilità nei gusti dell’utenza, Activision si dimostra ricettiva e affida allo studio Sledgehammer il compito di tornare alle origini, nella stessa Seconda Guerra Mondiale…

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Iniziamo con una premessa: questa non è la recensione di Gran Turimo Sport come gioco di guida (per quella rimando all’articolo del collega Alessandro), bensì di Gran Turismo Sport come esperienza di realtà virtuale. Detto questo allacciamo i visori e accendiamo il motore. Gran Turismo Sport in quanto titolo di bandiera per Playstation ha sempre potuto contare su di un maggior tempo da dedicare allo sviluppo, riuscendo ad evitare uscite frettolose dettate da tempistiche di mercato o di lancio di nuovi hardware in cui si è trovato invece incastrato Drive Club. La versione VR del gioco di Evolution Studios difatti…

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Recentemente le dichiarazioni di uno sviluppatore dell’ormai defunta Visceral Games hanno fatto discutere parecchio sia i membri della stampa, che gli utenti. La politica spietata di EA sembra non guardare in faccia nessuno, dalla chiusura di studi talentuosi, all’abuso di microtransazioni.  Tutto ciò in nome del rientro dei costi di sviluppo, giudicati troppo onerosi per sostenere progetti tripla-A. Tuttavia quello che viene indicato come “costo di sviluppo” è un termine ombrello, che include anche i costi di promozione e pubblicità e altro ancora. Andiamo quindi a fare chiarezza su cosa determina davvero l’esosità nella produzione di un videogioco tripla-A, tale da invogliare…

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Massimo Guarini è salito agli onori della cronaca con Ovosonico, lo studio italiano indipendente di sviluppo da lui fondato. Murasaki Baby, prima opera firmata con questa sua nuova etichetta, ha saputo non solo sfruttare in maniera creativa lo schermo tattile della console portatile Playstation Vita, ma anche presentare un’ambientazione suggestiva e intrigante. Recentemente è stato il turno di Last Day Of June. Tuttavia i lavori di Guarini nell’industria passano anche attraverso grandi case di produzione e studi internazionali come Ubisoft e i nipponici Grasshopper Manufacture’s, per cui ha diretto rispettivamente Naruto: Rise of a Ninja e Shadows of the Damned, quest’ultimo prodotto…

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