Ormai non è più certamente un mistero come Microsoft da un po’ di anni a questa parte si stia dimostrando incredibilmente attenta al momento dell’accessibilità così da permettere anche ai giocatori mento fortunati e con handicap fisici di poter accedere comodamente e vivere nel migliore dei modi l’intero ecosistema gaming targato Xbox. In tal senso non possiamo che citare l’Adaptive Controller.
Proprio in queste ore il colosso americano ha pubblicato un nuovo articolo a dir poco interessante sul proprio blog ufficiale in occasione del “Mental Health Awareness Month“, importante iniziativa questa volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della cura della salute mentale.
Ora più che mai, le persone stanno affrontando nuove sfide che hanno un impatto sulla loro salute mentale. Con la pandemia in corso, l’isolamento fisico ha aumentato l’importanza delle connessioni virtuali per rimanere in contatto con amici e persone care. Attraverso il gioco, possiamo sia esplorare la salute mentale, i suoi impatti, sia fornire alla community il supporto adeguato. Sempre più studi hanno dimostrato che il gioco ha reali benefici sul benessere mentale dei giocatori. Attraverso un mondo virtuale, le persone sono state in grado di fare di tutto, da alleviare i sintomi del disturbo da stress post-traumatico per costruire connessioni sociali che sono così cruciali in questo momento, a trovare momenti di gioia, costruire connessioni, promuovere l’empatia e aiutare a ridurre l’ansia.
Questo nuovo studio dell’Xbox Research Accessibility Community Feedback Program, gruppo composto da giocatori con disabilità, ha mostrato come l’84% dei partecipanti al sondaggio abbia ammesso come il videogiocare abbia avuto effettivamente degli effetti benefici sul proprio stato mentale ed anche fisico. L’82,9% abbia invece confermato come giocando sia diminuito lo stress, mentre il 38,6% ha visto diminuire il proprio dolore fisico. Infine il 71,7% ha ammesso come i videogiochi abbiano fatto sì che si sentissero meno soli e certamente più connessi con gli altri. Insomma sì, il videogioco ha aiutato tantissimi giocatori a vivere meglio durante un periodo terribile quale quello della Pandemia da COVID-19.