Nel nuovo panorama videoludico, sembrano sempre meno protagonisti i videogiochi single-player a impronta narrativa, come ad esempio God of War; trovando invece sempre più spazio i “colleghi” multiplayer online free-to-start, come l’ormai famosissimo Fortnite.
Come ampiamente pronosticabile a seguito degli incassi milionari garantiti dagli ultimi Battle Royale, questo ha spinto molte software house di settore a prendere in considerazione l’idea di sviluppare un proprio free-to-play, a discapito dei single player che di conseguenza, si vedranno ridurre il supporto economico delle relative software house.
Questo però non è il caso di Sony, il colosso Nipponico infatti, in occasione della Tokyo Game Show 2019 che si sta svolgendo nella città di Chiba in questi giorni, ha ribadito come “non rientra nei piani aziendali una possibile inversione di rotta per inseguire questa nuova tendenza dei free-to-play”, rinnovando l’interesse ed aumentando il suo impegno economico nello sviluppo e nella produzione di nuovi titoli narrativi di successo, come ad esempio il pluripremiato The Last Of Us.
“È un cambiamento che accettiamo, comprendiamo e incoraggiamo i nostri team a esplorare, ma non è come se dovessimo inseguire la tendenza. Noi pensiamo che se inseguiamo la tendenza, siamo già in ritardo, è così che noi pensiamo.”
Queste le parole pronunciate dal capo della divisione PlayStation “Shuhei Yoshida”, tranquillizzando ( ancora una volta ), i fan “impauriti” dall’idea di trovarsi un panorama videoludico “invaso” dai Battle Royale.
E voi cosa ne pensate? Siete favorevoli alle scelte di Sony oppure preferireste che iniziassero anche loro a guardare ai Battle Royale? Fatecelo sapere nei commenti!
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