Dove eravamo nel 2010? Forse alcuni di noi a giocare Red Dead Redemption ed Alan Wake, non molto diverso dallo scenario odierno, ma per chi non lo sa venne l’annuncio di un nuovo progetto su S.T.A.L.K.E.R. risale a quasi quattordici anni fa, direttamente dal founder di GSC Game World Sergiy Grygorovych. La vendita di 4 milioni di copie ha sicuramente aiutato a voler procedere verso un nuovo capitolo della serie, vistoi i progetti precedenti legati a Cosscacks. Quello che il team non conosceva sarebbero stati i problemi subentrati strada facendo nello sviluppo. Ecco le nostre impressioni su S.T.A.L.K.E.R. 2: HEART OF Chornobyl, dopo la demo mostrata nel corso della Gamescom 2023.
Un seguito travagliato
Licenziamenti dell’organico del 75% probabilmente legato a difficoltà finanziarie, la riprogettazione del gioco da zero e infine l’arrivo su Kikstarter con vari progetti di dubbia provenienza. Quattro anni dopo, nel 2014, viene annunciato su Facebook tramite un link, il nuovo capitolo chiamato S.T.A.L.K.E.R. 2 inizialmente pensato per Unreal Engine 4. E’ solo all’E3 durante la conferenza di Microsoft e Bethesda nel 2021, nove anni dopo dall’annuncio, che iniziamo a vedere qualcosa in merito al videogioco con un trailer di gameplay.
La guerra non risparmia nemmeno i videogiochi
Purtroppo le sfortune non sono finite. Nel 2022, con l’inizio dell’invasione russa in Ucraina, viene pubblicato un video sull’account Youtube per chiedere finanziamenti per le forze armate ucraine per la protezione del team GSC e la sospensione dei lavori sul gioco. Sempre nello stesso anno, S.T.A.L.K.E.R. 2 prende il sottotitolo di Heart of Chernobyl proprio a sottotitolare l’appartenenza al territorio ed altri aggiornamenti in merito al situazione del titolo. GSC Game World, poco prima di ricevere un attacco hacker informatico dove veniva rubata tutta la struttura di gioco, si sposta nella nuova sede di Praga in Repubblica Ceca.
Arrivo alla Gamescom
Sono trascorsi quasi tredici anni, e sicuramente ne dovremo aggiungere un altro di anno per poter vedere il gioco finito. Parliamo di cose belle perché, al di là dell’excursus, molti ci credono al progetto e lo stanno aspettando, compresi noi. Finalmente ora possiamo iniziare a parlare di S.T.A.L.K.E.R. 2 perché alla Gamescom 2023 di Colonia è stato possibile provarlo direttamente dalle testate giornalistiche di settore.
Il gioco era presente allo stand Xbox e lo stesso Phil Spencer si è trovato contento ad ospitare il titolo ucraino perché fiducioso del videogioco. Sembra incredibile poterne parlare perché proprio recentemente, prima dell’evento, la data di uscita del gioco è stata ufficialmente spostata con un trailer (senza contare il rinvio precedente a fine 2023). S.T.A.L.K.E.R. 2 è sempre stato un progetto avvolto nella nebbia più totale ed alcuni pensavano nemmeno esistesse, sempre per colpa del periodo Kickstarter, perciò il team ha voluto mostrarlo giocabile – imperfezioni permettendo – dimostrando la validità e veridicità del prodotto.
Chi sono gli S.T.A.L.K.E.R.?
Per chi non conosce la serie, è uno sparatutto in prima persona post apocalittico uscito per Microsoft Windows. Il primo gioco del 2007, che potete recuperare ancora oggi, si svolge nel 2006 quando una seconda e misteriosa esplosione colpisce Chernobyl. Cambiamenti inspiegabili atmosferici, leggi della fisica senza controllo e l’area circostante che prenderà il nome di “Zona”. Solo gli S.T.A.L.K.E.R. (acronimo tradotto in italiano di sciacalli, trasgressori, avventurieri, solitari, assassini, esploratori, rapinatori) si muovono alla ricerca di reperti e tesori per denaro. Il protagonista viene chiamato “il Marchiato” e non ha memoria di chi egli sia. L’unico indizio è che nei suoi registri ha una missione chiamata “Uccidi Strelok” da portare a termine e il marchio, presente sul braccio, lo identifica come Stalker.
Un mondo di gioco “vivo”
Il gioco è sviluppato in Unreal Engine 5 dimostrando la volontà di portare la serie su un altro piano qualitativo. La mappa di gioco è open world, il precedente titolo aveva un’area di trenta chilometri quadrati da esplorare, priva di caricamenti e una quest principale non lineare per permettere ai giocatori multi approcci. Il ritmo della storia si prenderà i suoi tempi per descrivere il mondo crudo e spietato di gioco, lasciando anche spazio per riprendere fiato.
Non preoccupatevi perchè non mancherà la parte di suspence e adrenalina caratteristica della serie. Il gioco ha molte parti di combattimento con nemici di ogni tipo, da quelli più mostruosi agli umani subdoli e spietati. Il meteo sarà una componente fondamentale perché spesso potremmo trovarci in mezzo a tempeste di radiazioni color rosso che creeranno problemi a noi ma anche ai nemici stessi, obbligandoci a trovare riparo il prima possibile.
Il giocato alla Gamescom
La demo giocabile, vista in occasione della scorsa Gamescom di Colonia, ci ha mostrato quella che dovrebbe essere la prima missione fuori dal tutorial (accade qualcosa e ci troviamo per terra svenuti). Non conosciamo bene il perché ci si trova lì. Un NPC guida ci spiega alcune meccaniche su come funzionano le anomalie con l’uso dei bulloni e come sfruttarle a nostro vantaggio. Subito dopo si prosegue verso un obiettivo e si entra in contatto con creature abominiche , oltre ai pochi esseri umani. Le prime differenze rispetto al precedente titolo, sono da individuarsi nella gestione dell’HUD: rimossa la minimappa e inserito l’indicatore missione a schermo per rendere meno dispersivo il gioco. Era meglio prima? Ci aspettiamo possa esser inserito o tolto a piacimento per rendere più immersivo il gioco. La sua natura da survival horror, che permea tutto il contesto di gioco, resta sempre un punto fondamentale per l’esperienza complessiva.
Non è tutto radioattivo
Tutto molto bello ma dobbiamo parlare anche delle cose che ci hanno lasciato con qualche perplessità. E’ ancora tutto in divenire e non rappresenta il volto del gioco perchè questi che avete letto sinora sono dei commenti rispetto quanto visto nel corso della kermesse di Colonia. Nel corso della demo sono stati riscontrati crash di gioco, problemi di mira nello shooting, pulizia generale e compenetrazione dei nemici. Ricordiamo che il gioco è stato rinviato, e sei mesi potrebbero giovare per pulire tutti questi problemi. E’ ancora troppo prematuro parlare del comportamento dell’IA di gioco e di come si adatta per via dei tempi nel completare la demo.
Vi ricordiamo che il team GSC Game World con sede a Kiev ha dovuto spostarsi varie volte per via della Guerra in Russia e anche la formazione di nuovo personale necessita di tempo. Il beneficio del dubbio è sacrosanto, ma senza sarebbe sbagliato non far presente le mancanze. Tuttavia i problemi riscontrati non dovrebbero rappresentare un ostacolo alla finalità del prodotto: il mood del gioco e l’esperienza complessiva sembrano garantite.
Vi ricordiamo che il gioco di prenterà in esclusiva temporanea, uscirà nel primo quadrimestre del 2024 e sarà giocabile sul Xbox Gamepass al lancio, sia su console Series X/S che Microsoft Windows.