Phil Spencer torna a spiccare come nome di rilievo nel 2022, questa volta per l’inserimento nella Top 50 delle personalità più influenti del 2022 stilata da Bloomberg. Dopo essere stato insignito del premio Andrew Yoon Legend Award per il suo ruolo nell’industria videoludica, il boss di Xbox è riconosciuto per il suo ruolo determinante anche da questa nuova classifica.
Phil Spencer, i motivi della premiazione
La Top 50 stilata da Bloomberg include persone che si sono distinte nel 2022 in diversi campi, da quello degli affari a quello dello sport, dall’intrattenimento alla politica. Non a caso ci troviamo personalità come Volodymyr Zelenskyy, tristemente noto per la guerra in Ucraina, ma anche Serena Williams, Tom Cruise, Todd Boehly e il telescopio spaziale James Webb, pur non essendo un essere umano.

Tra i cinquanta nomi, come dicevamo, compare anche quello di Phil Spencer, citato prevalentemente per l’accordo che mira all’acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft. Al momento si tratta di un riconoscimento alle intenzioni, visto che come tutti sappiamo la fusione è lungi dall’essere completata a causa delle diverse opposizioni in campo. Bloomberg riconosce però la forza dell’operazione, la più costosa della storia dei videogiochi, e il ruolo forte di Phil Spencer nel settore videoludico.
L’acquisizione di Activision, publisher di super hit come Call of Duty e Candy Crush, catapulterebbe Microsoft alla posizione numero 3 nella classifica delle compagnie videoludiche più grandi del mondo, dietro a Tencent Holdings e a Sony Group, si legge nelle motivazioni di Bloomberg. L’opportunità per Spencer, che in precedenza aveva acquisito Mojang Studios (Minecraft) e Bethesda Softworks (The Elder Scrolls, Fallout), è arrivata dopo che le accuse di molestie sessuali e discriminazione in Activision avevano fatto crollare le azioni della compagnia e avevano spinto l’amministrazione ad accettare offerte di acquisizione.
Il resto della storia, che si sta ancora scrivendo, lo conosciamo alla perfezione. Per il momento registriamo quest’altro piccolo traguardo per Phil Spencer, che di sicuro preferirebbe celebrare la fine delle controversie sull’acquisizione di Activision-Blizzard che la sua inclusione nella classifica di Bloomberg.
