I videogiochi su smartphone per Microsoft rappresentano un business chiave per il futuro. Più di una volta Phil Spencer ha ribadito che il tentativo di acquisizione di Activision-Blizzard-King guarda in gran parte proprio a questo segmento commerciale. Ora sembra infatti che in passato la casa di Redmond avesse cercato di acquisire un altro publisher di giochi mobile.
Come leggiamo su VGC, il lungo report della CMA inglese, che ha ufficializzato il suo no all’acquisizione, riporta diverse informazioni interessanti, come quella della presunta incapacità di Nintendo Switch di far girare Call of Duty. Tra le osservazioni si riporta anche il tentativo di Microsoft di acquisire, prima di Activision-Blizzard-King, un diverso publisher di videogiochi per smartphone e tablet.
Tempo fa Microsoft aveva parlato anche della volontà di creare una nuova piattaforma per dispositivi mobili, una Xbox Mobile Platform per l’appunto, sottolineando come l’acquisizione le avrebbe permesso di competere con Google Play e l’App Store. Secondo la CMA, però, lo stesso risultato si potrebbe ottenere anche acquisendo un diverso publisher, come Microsoft aveva cercato di fare inizialmente.
Rileviamo l’affermazione di Microsoft secondo cui Activision ha una grande forza nel mobile gaming e comprendiamo che la presenza di giochi Activision su qualunque store aumenterebbe la concorrenza. Tuttavia crediamo che questo risultato potrebbe essere ottenuto con mezzi meno anti-competitivi rispetto alla fusione e che Microsoft potrebbe ottenere “contenuti attraenti ed esperienze che consentano di conquistare giocatori” anche acquisendo un diverso publisher di giochi mobile. Questa sembra essere stata la strategia di Microsoft, che tentò di acquisire [censurato] nel [censurato] e che ha dichiarato [censurato].
In passato Spencer aveva affermato che, con l’espansione del mercato mobile, le quote del segmento console e PC andranno inevitabilmente riducendosi, visto che in questo ambito i numeri restano abbastanza piatti. Da qui l’importanza dell’acquisizione e della svolta verso il mobile gaming, che però è sempre rimasta in penombra nella discussione, vista la predominanza del tema Call of Duty.