Per via della cruciale importanza giustamente data alla questione delle microtransazioni per acquistare casse di bottino casuale all’interno dei videogiochi, si è dovuto discutere a tal riguardo di recente addirittura nel parlamento inglese.
Il portavoce di Electronic Arts che si è presentato alla discussione è stata Kerry Hopkins, vicepresidente degli affari legali e governativi per la compagnia videoludica in questione, che avrebbe spiegato come le casse di bottino casuale siano a tutti gli effetti come degli “ovetti Kinder“.
Stando alle dichiarazioni della Hopkins, dunque, “alla gente piace molto questa meccanica della sorpresa” e la compagnia americana rivendica questa pratica delle loot box come qualcosa di “divertente“ e anche “abbastanza etico“.
Comunque sia, il portavoce di EA non ha parlato tanto del fattore dipendenza certamente meno presente nell’acquisto degli ovetti Kinder, rispetto invece a quanto possa insidiarsi nell’acquisto delle casse di bottino casuale, in cui i giocatori potrebbero virtualmente non smettere mai di acquistare pacchetti fino a che non trovano quello di cui hanno bisogno.
Inoltre, molte persone potrebbero vedere queste dichiarazioni come una minimizzazione del problema da parte dei dirigenti, vedendo così nella compagnia un voler aggirare la questione, più che affrontarla ed eventualmente migliorarla.
Voi cosa ne pensate invece? Qual è la vostra opinione su questa particolare vicenda?