In seguito alla recente decisione da parte di Bungie di rafforzare le punizioni contro i cheater, alcuni giocatori di Destiny 2 sono stati puniti dal sistema di controllo automatico pur non avendo mai utilizzato trucchi per ottenere vantaggi all’interno del videogioco multigiocatore. Fortunatamente, lo studio si è accorto del problema e ha rimosso il ban errato, per poi compensare questa svista con 5.000 monete d’argento, una somma di valuta in-game dal valore pari a circa 45 dollari, a “un piccolo numero” di giocatori.
“Insieme a un piccolo numero di giocatori, il tuo account è stato erroneamente segnalato per aver manomesso il client del gioco”, scrive Bungie in un messaggio inviato ai giocatori coinvolti riportato da Tom Warren di The Verge su Twitter. “Nonostante la stragrande maggioranza di queste segnalazioni sia corretta, abbiamo scoperto che il sistema di rivelazione può, in rari casi, essere innescato anche se i giocatori non hanno colpe. Questo errore è stato determinato essere parte del nostro processo di verifica e abbiamo agito il più in fretta possibile per rimediare all’errore e annullare il piccolo numero di segnalazioni accidentali”.
Bungie is now unbanning a “small number” of Destiny 2 players that were banned through no fault of the player. Some are getting 5,000 Silver as an apology for being incorrectly banned https://t.co/WmuUKCiMAx pic.twitter.com/8qJyFJXbUI
— Tom Warren (@tomwarren) October 11, 2023
Bungie non ha rilasciato ulteriori informazioni riguardo quali condizioni, nello specifico, attirassero l’attenzione del sistema anti-cheat, né quanti giocatori di Destiny 2 siano stati effettivamente vittime di questo errore, ma sembra che il sistema sia stato aggiornato per evitare che si ripetano situazioni simili. Inoltre, lo studio ha riferito a Kotaku che i falsi positivi non sono scaturiti da un problema attualmente esistente, ma unicamente come conseguenza della recente ondata di ban e rimane isolato alla stessa.
Alcuni giocatori sono stati felice di vedere Bungie rimediare al suo stesso errore, ma il tweet di Warren vede numerosi commenti frustrati dalla mancanza di trasparenza riguardo il sistema di ban di Bungie e la sua lentezza nel rispondere alle segnalazioni. Da una parte è comprensibile che l’azienda abbia dovuto controllare centinaia di feedback per scoprire quali tra questi fossero onesti, allungando quindi i tempi di risoluzione del problema, dall’altra rimane comunque frustrante essere impossibilitati ad accedere a un titolo in cui sono state spese centinaia di ore.