Come certamente saprete già, nel corso del nuovo PlayStation Showcase Sony Santa Monica Studio ha presentato al pubblico il primo trailer gameplay di God of War Ragnarök, gioco che ricordiamo essere in arrivo nel corso del prossimo anno su PlayStation 4 e PlayStation 5.
Subito dopo la conclusione dello show digitale di cui sopra, il nuovo capitolo delle avventure di Kratos e di suo figlio Atreus è stato protagonista di una live con gli sviluppatore e di un lungo post sul PlayStation Blog, elementi questi che hanno permesso ai fan della serie di pote scoprire tantissimi nuovi dettagli sul gioco.
Ovviamente tra tutte queste informazioni non possiamo che citare una delle novità più importanti: God of War Ragnarök concluderà la saga norrena. Ma il perché di questo cambio di programmo improvviso dopo che negli anni scorsi si era parlato a più riprese di una trilogia?
Ecco che in queste ore Eric Williams e Cory Barlog, rispettivamente game director e creative director del titolo, hanno rivelato il motivo di questa decisione nel corso di una nuova video intervista con il canale YouTube Kaptain Kuba, affermando che hanno preso questa decisione per evitare di allungare troppo la storia di Kratos e Atreus.
Cosa questa tra l’altro necessaria visto che per realizzare ogni gioco sono necessari circa 4-5 anni di sviluppo, portando la conclusione della saga a ben 15 anni complessivi. Il tutto avrebbe inoltre rischiato di rendere la storia della serie troppo diluita stando a Barlog.
Eccovi qui di seguito le dichiarazioni di Cory Barlog:
“Ci sono varie ragioni, penso che una delle più importanti sia il fatto che il primo gioco ha richiesto cinque anni, il secondo… non ho idea di quanto ci vorrà, ma credo che sarà un tempo simile. E se pensiamo a un terzo terzo capitolo con le stesse tempistiche, allora stiamo parlando di un lasso di tempo vicino ai quindici anni per una singola storia. Penso sia troppo. E considerando il punto in cui si trova ora il team ed Eric e cosa ha intenzione di fare… ho pensato che avremmo potuto concludere tutto con una seconda storia.”