Call of Duty su Nintendo Switch, secondo la CMA, è un progetto che va oltre le capacità tecniche della console Nintendo. Nel report di 418 pagine con cui l’ente antitrust inglese ha bloccato l’acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft è possibile leggere un passaggio legato proprio a questo aspetto.
Call of Duty è attualmente disponibile su due console, Xbox e PlayStation. Abbiamo rilevato che queste console competono strettamente per quanto riguarda contenuti, target di utenza e tecnologia. Abbiamo rilevato che le console Nintendo competono meno direttamente con Xbox e PlayStation, perché in generale propongono diverse specifiche tecniche e titoli che tendono a essere più per famiglie e bambini.
Al momento Nintendo non propone Call of Duty e non abbiamo trovato prove che suggeriscano che la sua console sia tecnicamente in grado di far girare una versione di Call of Duty che sia simile a quelle per Xbox e PlayStation in termini di qualità del contenuto e del gameplay.
Come ricorda anche WCCFTech, l’accordo con Nintendo per portare Call of Duty anche sulle sue console per dieci anni era stato uno degli obiettivi raggiunti da Microsoft con cui si sperava di aver dato dimostrazione della buona fede dell’azienda rispetto alle eventuali esclusive scomode. A quanto pare, però, proprio questo tema è stato smontato dalla rilevazioni della CMA, che di fatto rendono nullo l’accordo.
Quello che l’ente antitrust non prende in considerazione, però, è la possibilità che i Call of Duty su Nintendo Switch arrivino come giochi in versione cloud, come accaduto in diverse altre situazioni per aggirare i limiti tecnici della console ibrida. Non solo, ma da qui a dieci anni sarà sicuramente uscito un nuovo hardware Nintendo che potrebbe avere caratteristiche tali da far girare senza problemi anche i giochi più esigenti.