Nel lontano e sfortunato anno 2019 abbiamo vissuto alti e bassi ma nell’ambito videoludico ha svettato su tutti i suoi concorrenti per svariati motivi, Control. Remedy Studios ha prodotto all’epoca una nuova IP che si è poi affermata prepotentemente grazie anche al ben congeniato marketing di 505 Games, publisher del poi vincitore di numerosi riconoscimenti della stampa specializzata (ed un premio nel corso dei GOTY 2019). Se riportiamo la mente indietro di 3 anni, ci vengono i brividi a pensare alle produzioni colossali in lizza per il titolo di quell’anno:
In questo Olimpo di produzioni Tripla A infine ha avuto la meglio il titolo del quale è stato annunciato il seguito in questi giorni con quasi zero dettagli ma con una cifra da capogiro come budget.
Ricordiamo il passato
Come è iniziato il successo? La storia, se la si analizza per iscritto, ci ha lasciato diversi interrogativi. Molte domande restano senza risposta e il proseguire della narrazione serve solo al fine di presentare nuove aree, poteri o quello di cui abbiamo bisogno. Ma allora cosa ci ha conquistati quasi tutti? Visivamente è un capolavoro quasi oggettivo. Le ambientazioni, la quantità di oggetti e dettagli in ogni dove è sicuramente un elemento degno di nota. La coerenza degli ambienti è un altro fattore non da poco e che spesso viene sottovalutato sul quale non possiamo mettere bocca.
Gli effetti e i frangenti misti tra vere riprese di persone in carne e ossa e non (proprio tipici di Remedy) aumentano l’immersività al massimo con l’uso, inoltre, di veri attori con le rispettive sembianze riprodotte a schermo. Le voci originali, unite alle reference di recitazione, hanno dato vita ad un capolavoro che svetta sia a livello tecnico che per il suo impatto visivo. E poi, diciamola tutta, Jesse Faden alias Courtney Hope è perfetta per quel ruolo.
Non c’è budget. Anzi No.
50 Milioni “per iniziare” è quanto emerge dalle dichiarazioni rese in sede di annuncio, e non possiamo fare a meno di provare un brividino che ci corre lungo la schiena a riguardo. Già nel 2021 il progetto col nome in codice Heron era stato divulgato ma non si sapeva altro. Ora, Remedy Studios ha sciolto ogni dubbio circa il proseguo della saga, manterrà il suo motore grafico Northlight e resterà proprietaria del progetto Control (e Control 2 ovviamente). Ora, andremo ad analizzare cosa ha rappresentato Control e faremo qualche speculazione in merito al futuro della serie con Jessie Faden come protagonista.
Ecco i soldi, ora tirate fuori un capolavoro
Prima cosa da analizzare è il budget sopra citato. Quando è stato detto “per iniziare” abbiamo pensato subito che volesse dire che, se fosse stato necessario foraggiare ulteriormente il progetto, non ci sarebbero stati problemi in merito. Magari romperà qualche record come il gioco col costo più alto della storia (anche se GTA V è ben in vantaggio) ma c’è sicuramente da valutare anche altri fattori correlati. Uno tra tutti sono le aspettative. Forse parte del merito per l’incoronazione come GOTY 2019 è derivato dal fatto che non ci fosse tanto hype per il titolo. Non troppo almeno, visto che la software house finlandese non ha quasi mai deluso con i suoi prodotti. Si parte già con standard belli alti ma con Control 2 ne alza ulteriormente l’asticella.
Supporto nel tempo
Per chi come il sottoscritto ha giocato Control nei primi periodi dell’uscita, avrà sicuramente apprezzato il risultato nelle proprie mani (anche se il finale mi ha lasciato perplesso). Negli anni successivi il team di sviluppo ha perseguito un percorso di continuo miglioramento del suo titolo più recente e ha stupito l’intera comunità con implementazioni degne di nota. Tralasciando i DLC, dei quali parleremo dopo, ci sono stati dati (anche se in modo discutibile) molti upgrade di rilievo che in tanti non si aspettavano ma che ora sembra non ci si riesca più a farne a meno. Uno su tutti è il Ray Tracing, su PC come sulle console di ultima generazione.
Senza, ovviamente, dimenticare la possibilità di poter traslare senza caricamenti di sorta dalla modalità performance a quella qualitativamente superiore ma con framerate “cappato” (limitato) ai 30fps. Se già all’inizio Control era stato accolto con gran piacere – ottenendo numerosi riconoscimenti dalla stampa specializzata – a quelli di Remedy non è bastato e non hanno più smesso di migliorare il loro ultimo nato. Sicuramente non si può dire che si adagino sugli allori.
DownLoadable Content
I DLC sono una questione spinosa ma nemmeno così tanto, a dirla tutta. Oltre alle migliorie sopra descritte, sono state rese disponibili due espansioni anche se con risultati che spesso portano a discussioni tra gli utenti. Non siamo qui per riaccendere tali diatribe ma la seconda e ultima parte aggiuntiva di Control è la dimostrazione del motivo per il quale siamo qui. AWE, che tutti hanno acclamato come Alan Wake Expansion, si è rivelata invero Altered Worlds Events, mandando in frantumi i cuori di chi aveva visto molti riferimenti negli eventi ambientati a Bright Falls, in Alan Wake, appunto. Non li si può biasimare perché gli accenni alla famosa altra IP di Remedy sono troppi da ignorare.
Tanti si aspettavano in questo DLC di rivestire i panni del protagonista Alan o di giocare con delle meccaniche simili al gioco di riferimento ma si sono dovuti accontentare di continuare a giocare a Control restando paralleli al mondo del signor Wake. E qui siete liberi di dire la vostra: E’ giusto che una espansione modifichi profondamente il gioco di base o ha più senso che resti coerente con la sua natura e che aggiunga solo altri contenuti? Nel frattempo possiamo immaginare cosa ci riserverà la Serie TV rigiocando Alan Wake Remastered.
Aspettando per forza Control 2
Le aspettative sono enormi, senza limitarsi nei termini. Nel 2019, tra le numerose nominations ai GOTY, riuscì solo a strappare il premio come Miglior Direzione Artistica. Un vero peccato visto, anche se quell’anno la concorrenza non si risparmiò. Come dare torto a tali auspici? Non si può. Con un motore grafico proprietario in grado di regalare effetti visivi strabilianti, con una struttura di gioco testata e piaciuta, con una lore virtualmente (in tutti i sensi) illimitata, l’unica cosa che possiamo fare è sbavare col pancino che brontola sul delizioso e super costoso seguito di una torta piena di ciliegine che già ci ha soddisfatto in massa.
Possiamo però limitare il nostro entusiasmo quando qualche briciola cadrà dai canali social dei Remedy Studios sul come procedono i lavori ma sappiano che non sarà facile. La mia speranza è che, guardando il passato, non ci possiamo aspettare che un giusto proseguimento, cercando di restare con i piedi per terra e senza alimentare troppo le aspettative. Il rischio di un capolavoro “mal interpretato” – per via di quest’ultime e anche per la natura degli argomenti trattati – è dietro l’angolo. Rimanendo quindi professionali e distaccati, visto che ci toccherà aspettare almeno un anno (anche se speriamo di sbagliare alla grande) mettiamo Control 2 in un cassetto mentale, in attesa di qualcosa di concreto sul quale discutere ed esaltarci.