Ai The Game Awards Xbox è stata impalpabile, per non dire completamente assente. La presenza di Phil Spencer tra il pubblico in sala aveva acceso le speranze di quanti aspettavano un annuncio bomba, o anche solo qualche aggiornamento di peso sui prossimi titoli esclusivi attualmente in lavorazione. In realtà, al di là di qualche breve spot pubblicitario, Microsoft è stata di fatto inesistente durante l’evento.
The Game Awards, dove è finita Xbox?
La possibile spiegazione l’aveva fornita con qualche giorno di anticipo Jez Corden, giornalista di Windows Central. In un podcast, Corden aveva ipotizzato che la complessa situazione legata alle indagini preliminari all’acquisizione di Activision-Blizzard avrebbe potuto frenare Phil Spencer e soci dal fare grandi annunci durante i The Game Awards. Il motivo è semplice: evitare di apparire più forti del necessario e corroborare la posizione secondo cui Sony continua e continuerà ad essere leader di mercato.
Dopo le quasi tre ore di durata della kermesse di Geoff Keighley sembra che la previsione di Jez Corden sia stata pienamente azzeccata. Non abbiamo avuto alcun riferimento a Starfield o Redfall, neanche in termini di trailer aggiornati per prendere tempo e dare un contentino ai fan. Men che meno abbiamo avuto modo di saltare dalla sedia per annunci bomba di giochi previsti per un futuro più lontano. A dire il vero, non c’è stato neanche un trailer che abbia anticipato lo sbarco sul Game Pass di qualcuno dei titoli presentati.
Xbox, insomma, ha tenuto la bocca chiusa. I più maligni potrebbero pensare che non ci sono stati annunci perché gli Xbox Game Studios non hanno niente da presentare, ma è impensabile che nelle fucine di sviluppo non bolla niente di gustoso in pentola. Al contrario, è molto sensato presumere che, in questa delicata fase contrattuale, Microsoft abbia interesse a far sembrare le preoccupazioni di Sony infondate rispetto alle sue prospettive future.
La presentazione ufficiale di Death Stranding 2, esclusiva PlayStation 5, è solo uno degli esempi che dimostrano quanto PlayStation non abbia di che temere dalla perdita di Call of Duty, fermo restando che tale evenienza è stata più volte smentita dallo stesso Phil Spencer. E anche a livello di premi assegnati, Xbox è rimasta a bocca asciutta, a dimostrazione di una debolezza dal punto di vista dello sviluppo first-party che gioca ancora a favore della sua posizione secondaria sul mercato.
La speranza è che la vicenda dell’acquisizione trovi presto una soluzione, in un modo o nell’altro, e che i grandi annunci, se esistono, vengano diffusi. I fan di casa Microsoft e i giocatori in generale se lo meritano.