Un abbonamento a vita a Xbox Game Pass è stato rifiutato da un utente americano che lo aveva vinto nell’ambito di un concorso legato al programma Microsoft Rewards. Il problema sta nel fatto che, per la tassazione degli Stati Uniti, un simile premio avrebbe portato a un aumento importante delle tasse che il fortunato giocatore avrebbe dovuto sborsare per il 2023.
Come riporta PureXbox, secondo il sistema di tassazione degli Stati Uniti, un premio come un abbonamento di 40 anni a Xbox Game Pass (questa la durata effettiva definita “a vita”) deve essere convertito in un valore monetario. Questo, a sua volta, determina un aumento delle entrate per il 2023 di chi lo riceve, come nel caso dell’utente che si è visto costretto a rifiutare il premio.
Ho letto che avrei avuto 7.300 dollari aggiuntivi di entrate tassabili per il 2023 se avessi accettato il premio. Secondo la tassazione degli Stati Uniti, questo avrebbe aumentato il conto delle mie tasse federali di 1.752 dollari, il 24% del valore del premio. […] Questo rende il premio poco vantaggioso per me, non prima che siano trascorsi almeno 10 anni, che è quanto durerebbe un mio abbonamento a Game Pass se spendessi circa 1.752 dollari.
Il premio non può essere né trasferito né convertito in denaro, motivo per cui l’unica soluzione rimasta era quella di rifiutarlo. Un vero peccato, che lascia perplessi se non altro perché queste condizioni economiche dovrebbero essere ben note a Microsoft, che ha sede proprio negli Stati Uniti. Il caso, tra l’altro, ha aperto gli occhi a molti altri giocatori che non avrebbero mai letto le “scritte in piccolo” nel contratto e che magari si sarebbero ritrovati una brutta sorpresa…