Sono passati ormai cinque anni dalla nostra recensione di Tony Hawk’s Pro Skater 1+2, pacchetto unico che riporta con nuove vesti i primi due titoli della saga di videogiochi sullo skateboard più famosa al mondo. Un intervento premiato dalla critica e dal pubblico, dai fan di vecchia guardia e anche dai nuovi giocatori. Activision e Iron Galaxy hanno ben pensato di continuare questa serie di interventi rivisitando i due capitoli successivi, offrendo un nuovo viaggio nel passato.
Mentre EA continua a sviluppare il nuovo Skate e gli amanti di questo sport si divertono tra Skater XL e Session, il team che ha lavorato anche su Spyro: Reignited Trilogy e Uncharted: Legacy of Thieves Collection per PC torna alla carica occupandosi di questo lavoro per conto di Activision. Ecco, dunque, la recensione di Tony Hawk’s Pro Skater 3+4.
Rivisitazione buona, ma con alcuni passi falsi
Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 ha una peculiarità principale, oltre al cambiamento del comparto grafico: la rimozione dell’esplorazione libera del quarto capitolo a favore di un’uniformizzazione con la classica struttura limitata a due minuti di gioco. Una scelta bizzarra che rimuove un forte punto di unicità di Tony Hawk’s Pro Skater 4, optando invece per un remake delle mappe che potesse fluire con il trio precedente garantendo una coesione maggiore.
Vengono aggiunti poi altri livelli inediti, mescolati ai classici scenari della fonderia, dell’aeroporto e della nave da crociera. Tutti hanno i tipici obiettivi delle singole mappe e i collezionabili di vario genere, necessari per sbloccare altri effetti estetici, skill e punti con cui migliorare le statistiche dei personaggi. Ora, peraltro, si parla di un totale di trenta skater, compresi il Doom Slayer, il Revenant e Michelangelo delle Ninja Turtles – da sbloccare con il denaro in-game o con la versione digitale Deluxe.
Per il resto, non si trovano altre modifiche monumentali. La vera esperienza resta quella arcade che non necessita di grandissime abilità per essere completata.
Il gameplay di Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 causa dipendenza
Al contrario dei precedentemente citati Skater XL e Session, Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 preserva quella pura semplicità per cui quasi ogni azione è “telefonata”. I tasti da premere per i trick sono fissi e cambiano solo la quantità di pressioni e la loro velocità, mentre per i grind sulle rampe lo skater si attacca ad esse e non si stacca a meno che non si perda l’equilibrio, da gestire con il d-pad o il joypad del controller. Detta legge una sola regola: non si scende dallo skate. Ergo, anche nei corridoi più stretti si finirà per sbattere tra le pareti a bassa velocità. Un’anomalia che rispecchia esattamente la purezza e immediatezza dei Pro Skater d’annata.
Non mancano altre modalità di gioco espanse: Crea uno skater e Crea un park. La prima consente di dare vita al proprio alter ego skater o di creare qualche abominio attraverso gli strumenti di personalizzazione a disposizione. La seconda, invece, di realizzare un’arena tutta nuova da condividere anche con gli amici. A proposito di condivisione, anche gli obiettivi degli skate park possono essere creati assieme ad altri contatti.
Poi ci sono il multigiocatore e lo skate libero (non il free roam!) per divertirsi con amici in sessioni spensierate o anche competitive. La modalità Speedrun richiede invece la massima conoscenza delle mappe e dei trick a disposizione per completare gli obiettivi il più velocemente possibile.
Si parla quindi di ore e ore di gioco in Tony Hawk’s Pro Skater 3+4, un divertimento incessante e adatto a tutti. Forse non piacerà a tutti i fan della saga alla luce delle evidenti differenze con i contenuti delle edizioni originali. Chi ha gradito il pack di Pro Skater 1+2 si sentirà di nuovo a casa. Forse questo pacchetto poteva essere un DLC proprio per i primi remake, data l’uniformizzazione del tutto.
Remake arcade ottimo, circa
Riuscire nell’intento di produrre un remake efficace non è semplice come potrebbe apparire al giocatore medio. A volte potrebbero esserci obiettivi diversi dal puro rifacimento del videogioco con un lavoro copia e incolla. È il caso di Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 che, come abbiamo visto in precedenza, cambia alcune modalità di gioco e meccaniche per apparentemente uniformare la serie. È diversa anche la colonna sonora, che recupera alcune canzoni del titolo originale e ne inserisce altre di più recenti per garantire un appeal maggiore anche alle nuove generazioni.
Ciò ovviamente finisce per far storcere il naso alla vecchia guardia, da cui emergeranno sicuramente critiche per non avere centrato il punto. Ovvero, rendere Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 delle copie degli originali ma con grafica rinnovata e controlli migliorati. Bisogna tuttavia ammettere che a guidare questi attacchi verso il lavoro svolto dagli sviluppatori è più un’eccessiva nostalgia, che alimenta il dibattito e inasprisce le critiche più concrete.
Ad esempio, Tony Hawk’s Pro Skater 4 qui presenta dei problemi di ottimizzazione, con cali di frame e altri glitch che si notano anche su PC con build di fascia medio-alta. Al contrario, il terzo capitolo scorre piacevolmente su ogni mappa. Generalmente, dal punto di vista estetico e di qualità grafica l’operazione resta lodevole. I richiami al passato ci sono e si intersecano perfettamente con l’ammodernamento generale dell’esperienza.
In generale, quindi, si notano alti e bassi di vario genere. Alcuni sono oggettivi, mentre altri sono più soggettivi e legati al rapporto strettissimo col passato. Certo è che il lavoro migliore tra i due titoli riguarda Tony Hawk’s Pro Skater 3, con il 4 che sembra essere più un map pack.
La recensione in breve
Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 riporta in ottime condizioni i due titoli, ma apportando delle modifiche che forse molti nostalgici del franchise non apprezzeranno, specialmente per quanto riguarda il numero 4. Resta un remake ben fatto, giusto con qualche problema di ottimizzazione. La formula ludica rimane eccellente, arcade allo stato puro e simbolo di un’era videoludica che sembra distante ma, grazie a questo e altri interventi di rifacimento per altri titoli anche agli antipodi, sta tornando in auge. Bisognerebbe solo prestare più attenzione al grado di fedeltà dato dal paragone con i progetti originali.
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Voto Game-Experience