TikTok, il popolare video-social, ha proceduto alla rimozione di oltre 500.000 account di minorenni under 13 iscrittisi mentendo sulla propria identità ed età nel registrare il profilo, allo scopo di accedere ai servizi del portale che, ovviamente, non sono pensati per un pubblico cosi giovane.
Una mossa che giunge in risposta ai recenti provvedimenti d’urgenza imposti dal Garante per la protezione dei dati personali in seguito al recente caso di cronaca nera che, tragicamente, ha visto la morte di una bambina palermitana di dieci anni che, proprio tramite TikTok, aveva preso parte a una pericolosa “Blackout Challenge”.
La prima mossa di TikTok è stato un logout massivo con cui, al nuovo log-in, ha imposto a tutti gli utenti di riconfermare l’età. Dai dati emersi da questa riconferma gli operatori hanno scoperto come circa 400.000 utenti abbiano dichiarato tranquillamente di avere meno di tredici anni, mentre altri 140 mila sono stati individuati grazie agli strumenti di segnalazione interni all’app. il Garante ha anche richiesto alla compagnia di procedere, entro 48 ore, alla cancellazione degli account intestati a minori di 13 anni.
Ha inoltre richiesto che sia rafforzato l’impegno volto a prevenire che i bambini possano iscriversi al servizio e ad addestrare un machine learning che possa ridurre al minimo la presenza di bambini su TikTok. Si richiede inoltre il supporto di iniziative di comunicazione volte a educare all’utilizzo in modo sano della piattaforma. La compagnia è stata inoltre invitata a condividere i risultati di tutte queste nuove misure con il Garante stesso.
Non si vuol fare la paternale, ma è opportuno invitare i genitori a verificare che i figli non adoperino simili servizi. Non vanno fatte eccezioni e va ricordato che in Italia la legge vieta ai minori di 14 anni di iscvriversi ad applicazioni per smartphone. Tragedie come quella di Palermo si possono evitare se per primi i genitori fanno la loro parte.