Non tutto ciò che è The Witcher luccica, parafrasando un famoso detto. A quanto pare, infatti, la serie TV spin-off rispetto a quella principale interpretata da Henry Cavill non ha convinto gli spettatori. Non solo, ma The Witcher: Blood Origin ha pure segnato un record assoluto di recensioni negative.
The Witcher: Blood Origin, pessima accoglienza da utenti e critica
The Witcher: Blood Origin è riuscito a mettere d’accordo tutti, ma non in senso positivo. Gli utenti, che notoriamente non sono generosi sugli aggregatori di recensioni, in questo caso sono seguiti a stretto giro dagli analisti della stampa specializzata. Il coro unico che ne esce è di forte riserva nei confronti della direzione della serie.

Su Rotten Tomatoes, in particolare, il pubblico ha definito una percentuale di gradimento dell’8%, con un picco massimo del 7%. Si tratta, come anticipavamo, di un record negativo: mai nessun prodotto aveva fatto peggio. La critica si attesta su un 38%, a sottolineare comunque una e netta insufficienza.
The Witcher: Blood Origin fa malissimo anche su Metacritic. La stampa ha portato a un 4,7 di media, ovviamente su una scala di 10, mentre il pubblico ha dimostrato una vera e propria avversione con una media dello 0,5. Di fronte a questi casi estremi c’è sempre qualche ragione secondaria a determinare le recensioni da 0 e da 1, e questa serie TV non fa eccezione.
Leggendo le recensioni, infatti, The Witcher: Blood Origin sarebbe una sorta di manifesto politically correct che strizza l’occhiolino alle varie minoranze etniche e di genere, tralasciando la trama, l’approfondimento dei personaggi e l’adesione al materiale originale. Un tema sempre più ricorrente e che accende costantemente gli animi, anche se in questo caso le recensioni specializzate confermano che qualche difetto esiste a prescindere dai presunti messaggi “woke”
La sorte di The Witcher: Blood Origin è insomma molto diversa da quella della serie principale. Il futuro di questa senza Henry Cavill, tra l’altro, è l’ennesimo motivo di furia per i fan delle prime stagioni.
