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Home»Articoli»Recensioni»The Last of Us Parte II Remastered PC, la recensione

The Last of Us Parte II Remastered PC, la recensione

La recensione di The Last of Us Parte II Remastered, versione PC del classico uscito anni addietro per PlayStation 4 e PlayStation 5.
Giovanni TomaselliBy Giovanni Tomaselli3 Aprile 2025
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The last of us parte II remastered pc
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Il graduale e sistematico approdo delle esclusive Sony su PC è oramai divenuto appuntamento fisso. A distanza di uno o più anni dalla release originale, assistiamo infatti allo sbarco sulle sponde del cosmo master race di quelle che erano, un tempo, le punte di diamante della line up Sony. Questo processo, attesissimo da qualsivoglia PC Gamer che si rispetti, è stato spesso costellato di grandi successi ma di altrettante cocenti delusioni, evidenziando una parziale immaturità delle software house coinvolte nei processi di conversione ed un apparente disinteresse nella soddisfazione dell’utenza PC che si è vista trattare, più e più volte, come clientela di serie B. Hanno fatto, infatti, storia le coversioni di The Last of Us Parte I Remastered e di Marvel’s Spider-Man 2, il cui debutto è stato tutt’altro che edeniaco, per lo meno su pc. Ed è quindi con un certo timore che ci siamo approcciati al secondo capitolo di una delle saghe videoludiche più rumorose e chiacchierate di sempre. Ci troviamo dunque di fronte ad una conversione raffazzonata o ad un buon esercizio tecnico? Delle due, assolutamente la seconda: ma scopriamone di più con la nostra recensione di The Last of Us Parte II Remastered.

Ennesima remaster

The Last of Us Parte II Remastered

L’arrivo di The Last of Us Parte II Remastered su PC va ad integrarsi nella politica aziendale che vuole nel graduale abbandono dell’esclusiva a singola piattaforma di Sony, la strategia dell’ultimo periodo. Se, però, nel caso di produzioni come Marvel’s Spider-Man 2, Ghost of Tsushima o Returnal, giunte su ecosistemi master race a (più o meno) breve distanza dal loro day one originario, la strategia (al netto degli altalenanti risultati delle conversioni) ha anche un senso, si fatica a comprendere modi e tempistiche del rilascio dei due The Last of Us Remastered su PC.

Stiamo parlando, infatti, di due prodotti videoludici validissimi anzi, seminali, usciti però ambedue su PlayStation 4, e che hanno visto il debutto di versioni rimasterizzate su PlayStation 5 negli anni successivi al loro debutto sulla console “old-gen” Sony, sulla quale vantavano, ambedue, un comparto tecnico encomiabile accoppiato ad una resa grafica di tutto rispetto. L’uscita, dunque, di questo The Last of Us Parte II Remastered giunge a ben cinque anni di distanza dal day one della versione “liscia” e ben un anno e tre mesi dopo il rilascio della versione “remastered” su PlayStation 5, con cui la versione PC condivide gran parte della base tecnica”. Ci troviamo, dunque, di fronte ad un gioco si validissimo ma uscito nettamente fuori tempo massimo su piattaforma master race.

Al netto di queste inevitabili considerazioni, passiamo ora in rassegna la versione PC di The Last of Us Parte II Remastered, la cui conversione è stata affidata alle sapienti mani di Iron Galaxy, coadiuvati dai ragazzi di Nixxes Software. Pur consci della bontà del titolo originale, la scelta di questi due studi ci ha intimorito: tutti ricordiamo l’outcome del primo The Last of Us Remastered su PC e del recentissimo Marvel’s Spider-Man 2 su piattaforma master race. La nostra diffidenza originaria, però, ha lasciato ben presto spazio ad un costante senso di sorpresa e di felicità, nel vedere come la (le) lezione/i derivanti dai precedenti passi falsi siano servite da monito per la realizzazione e per l’ottimizzazione di questo The Last of Us Remasted Parte II su PC.

Ellie and friends su master race

The last of us part II PC - la grafica di gioco

Trattandosi della ennesima iterazione, su macchine da gioco differenti, di The Last of Us Parte II, eviteremo di incedere in una estesa trattazione della linea narrativa, oramai straconosciuta anche ai sassi. Vi basti sapere che questo secondo episodio trae le fila dalla fine del primo episodio, e dalla decisione di Joel di non sacrificare Ellie, condannando il genere umano tutto a non avere una cura contro gli effetti del fungo Cordyceps. In un mondo, dunque, ancora alle prese con gli infetti, e con una sequela di umani ben più pericolosi degli stessi infetti, Joel e Ellie si sono stabiliti in Wisconsin, in una comunità di sopravvissuti.

Seguiremo, dunque, le vicende dei nostri beniamini, in seguito al salvataggio da parte di Joel e Tommy di Abby Anderson. Il resto, oramai, è storia. Questa volta, però, a differenza delle precedenti iterazioni, ci troveremo a farlo mediante una versione programmata ad hoc per sfruttare le capacità computazionali praticamente infinite del sistema PC, andando dunque a rimuovere i colli di bottiglia derivanti dagli endemici limiti delle piattaforme di riferimento, rispettivamente PlayStation 4 e PlayStation 5, su cui The Last of Us parte II ha preso più e più volte vita e forma in questo ultimo lustro

The Last of Us Parte II Remastered, una sorta di versione director’s cut, si presenta, al debutto su piattaforma master race, in ottima forma, garantendo il supporto a tutte le schede grafiche esistenti, finanche le ultimissime nate in casa NVIDIA o in casa AMD, le prime nativamente, le ultime grazie, invece, ad un aggiornamento opzionale dei driver AMD, che permetteranno di utilizzare l’FSR di quarta generazione. La versatilità e la duttilità del motore di gioco, ottimizzato quasi impeccabilmente, permette di sfruttare, infatti, a fondo la potenza delle schede grafiche tanto in modalità raster, quanto avvalendosi delle tecniche di upscaling proprietarie, che si tratti di FSR, DLSS 3 o Intel XESS. Garantito, inoltre, pieno supporto alle tecnologie di frame generation sia dell’una che dell’altra parte.

Duttilità e scalabilità tra luci ed ombre

The Last of us parte II PC -

Tutta questa opulenza in ambito di supporto hardware si riflette in una notevole scalabilità grafica, con la conseguente possibilità di ottenere risultati ottimali tanto su configurazioni high-end quanto su macchine da gioco meno performanti. Ai preset già presenti (qualità grafica bassa, media, max e max+) si aggiunge la possibilità di andare a modificare ulteriormente, mediante tweak manuali, opzioni grafiche avanzate, tese a massimizzare la qualità finale dell’immagine. A tal proposito, sicuramente in maniera minore rispetto a quanto successo con il primo (disastroso) episodio per PC, abbiamo riscontrato qualche problema di gestione memoria video, con frequenti crash di sistema, in caso di tweak manuali, nonostante si fosse ampiamente sotto il range di utilizzo della memoria grafica disponibile.

Il pc utilizzato per testare The Last of Us Parte II remastered, un i7 10700K con 64Gb di Ram e RX 9070XT ha ben figurato, mantendendo i 60 fps in modalità max+, con o senza frame generation attivato, incorrendo, però in crash sistematici in caso di configurazione manuale dei parametri grafici. Comunque, anche in modalità MAX+, la risultanza grafica è ben superiore a quella vista su PlayStation 5. Come prassi di tutte le conversioni da PlayStation, il passaggio a cosmo master race garantisce il supporto di monitor widescreen ed ultra wide, e di frequenze di refresh elevatissime che, accoppiate al v-sync, garantiscono una fluidità senza eguali in ambito console. Garantito inoltre il supporto di qualsivoglia pad, che si parli del pad xbox o, ovviamente, del dualsense.

Features aggiuntive

The last of us Parte II remastered - gli infetti

Non di solo hardware vivono le remaster! Parallelamente, infatti, al supporto nativo per l’hardware da gioco pc, in tutte le sue declinazioni, The Last of Us parte II Remastered si presenta con una serie di features aggiuntive, tese a massimizzare e ad arricchire l’esperienza di gioco, rendendo appetibile il prodotto anche a chi lo avesse già consumato, anni addietro su console.

Vediamo infatti il debutto di una modalità survival roguelike denominata “No return“, in cui ci troveremo ad affrontare orde di nemici, provando a sopravvivere il più a lungo possibile, impersonando vari personaggi di The Last of us Parte II. Potremo inoltre percorrere, per la prima volta i “lost levels”, livelli scartati in fase di produzione e mai esplorati prima di ora. Interessantissima la modalità “Free Play” che ci permetterà di suonare liberamente la chitarra, ed altri strumenti, gradualmente sbloccabili. Tutto ciò, unitamente alla modalità speedrun, fornisce una serie di variazioni sul tema capace di arricchiere una esperienza di gioco già di suo intensa, vendendo a configurare nella presente, la versione definitiva del capolavoro Naughty Dog.

La recensione in breve

8.0 Ineccepibile

The Last of Us parte II Remastered arriva su PC decisamente fuori tempo massimo, ad oltre cinque anni dal day one originale. Una pletora di modalità aggiuntive contribuiscono a creare la versione definitiva del capolavoro Naughty Dog, vessato però da qualche problema di ottimizzazione della memoria video e da qualche crash di sistema di troppo.

  • Voto Game-Experience 8.0
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