Il successo della serie TV di The Last of Us è sotto agli occhi di tutti, con l’entusiasmo della critica che ha trovato un riflesso in quello dei fan del videogioco. Al netto di alcune critiche per il terzo episodio e per alcune leggere modifiche rispetto alla trama del titolo per PlayStation, l’adattamento è stato un’operazione vincente.
Di fronte a questo trionfo viene da pensare alla situazione analoga ma dagli esiti totalmente differenti rappresenta da un’altra recente trasposizione, quella di Halo. La serie di Paramount ha deluso tutti e ora, dopo quanto mostrato da HBO con Pedro Pascal e Bella Ramsey, viene da chiedersi che cosa sarebbe stato della serie basata sul gioco Xbox se le modalità di adattamento fossero state le medesime.
Ne parla anche MovieWeb, sottolineando come il segreto di The Last of Us non sia niente di magico e irraggiungibile. Semplicemente, Neil Druckmann e Craig Mazin hanno fatto ciò che i fan di sarebbero aspettati, ossia sono rimasti fedeli alla trama del videogioco. Il viaggio di Joel ed Ellie nel film ricalca passo passo quello visto nel videogioco, con differenze trascurabili che non hanno oscurato il rispetto degli autori per il materiale di partenza.
Al contrario, la serie di Halo ha stravolto alcuni punti fermi dei videogiochi, non da ultimo mostrando il volto di Master Chief e cercando di umanizzarlo in un modo che lo allontana troppo dal personaggio che i fan conoscevano. Ma molte altre scelte discutibili hanno contribuito a rendere la serie fallimentare nel suo tentativo di essere una vera trasposizione di un videogioco di successo.
In attesa della stagione 2 di Halo, ma in generale di altri adattamenti dal mondo videoludico, viene da pensare che finalmente The Last of Us abbia mostrato la corretta via da seguire. Una via che i fan dei videogiochi suggerivano da tempo ma che, per qualche ragione, sembra sempre aver fatto paura a chi doveva intraprenderla.