The Elder Scrolls come Call of Duty. A paragonare la qualità e l’eccezionalità dei due videogiochi, prendendoli come esempio del massimo potenziale rispettivamente di Activision e Bethesda, è stato un avvocato della FTC rispondendo a una precisa domanda del giudice.
Nel resoconto del processo tra la FTC e Microsoft che sta realizzando Tom Warren per The Verge scopriamo questo e altri dettagli curiosi. Per quanto riguarda il paragone tra la serie sparatutto di Activision e l’RPG di Bethesda, molti utenti stanno sorridendo e deridendo la posizione della FTC. La portata delle due serie, infatti, è ben diversa, con The Elder Scrolls che, pur essendo molto popolare, nel confronto con Call of Duty è assolutamente una proposta di nicchia.
Ma l’aula del tribunale sta riservando molte perle. Proprio nelle ultime trascrizioni di The Verge notiamo l’insistenza degli avvocati e del giudice sul tema Call of Duty. Da una parte si cerca di ribadire il rischio che Xbox realizzi contenuti esclusivi per i suoi utenti, dall’altra si ricorda che PlayStation lo sta già facendo da anni. E il giudice sembra confuso dal fatto che un semplice videogioco sparatutto possa essere la mela della discordia in tutta questa vicenda.
Un altro momento particolare riguarda un avvocato di Microsoft, che ha corretto una imprecisione di un collega della FTC con un’altra imprecisione. Parlando di The Elder Scrolls, infatti, l’avvocato di Xbox ha precisato che bisogna distinguere tra l’esperienza online di The Elder Scrolls Online, attualmente disponibile anche su PlayStation, e il single player The Elder Scrolls 16 (sic!) che uscirà nel 2026. Al di là della svista nella numerazione, sembra essere errato anche l’anno di uscita, almeno stando ad altre dichiarazioni di Phil Spencer.
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