Normalmente è Nintendo a venir associata agli “annunci out of the blue” che scuotono il mercato. Basti pensare al fatto che, fino a poco tempo fa, tutti davano per certo l’annuncio di Switch Pro ed invece ci siamo ritrovati una cosa completamente diversa. Ieri invece ci ha pensato Steam a far tremare tutti con qualcosa di completamente nuovo ed inaspettato. L’annuncio di Steam Deck, “console portatile” (virgolette doverose, trattandosi de facto di un PC) basata sulla libreria Steam, sta facendo parlare di sé abbondantemente anche e soprattutto perché a detta di molti si tratta di una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti di Nintendo Switch. Se è pur vero che i due sistemi hanno molto in comune (a livello di “idea”) è necessario fare alcune premesse.
La console ibrida targata Nintendo è già al suo quarto anno di vita. Una vita fortunatissima, quella di Switch, che ha di fatto riportato in volo la grande N dopo gli anni oscuri di Wii U. Ma si tratta, come detto molte volte, di una console “nata vecchia” a livello hardware nonostante possa contare sulle iper-attraenti IP storiche esclusive di Nintendo. Un successo incerto inizialmente, ma che si è poi materializzato superando le più rosee previsioni della casa di Kyoto.
Steam Deck si presenta sotto tutt’altra premessa: l’idea di poter ficcare in una console handheld (trovate QUI le specifiche) tutta la corposa libreria Steam e poterne godere ovunque in modalità portatile è qualcosa di assolutamente valido in ottica anche di “ecosistema”. Una questione sempre più al centro del nostro mercato, ormai basato su connessioni veloci e soprattutto sulla possibilità di avere tutto il proprio apparato entertainment a portata di mano ovunque.
Perché dunque “buona fortuna Steam Deck”? Premesso che apprezzo sempre le novità (soprattutto quelle coraggiose ed inaspettate come questa) la storia ci ha insegnato che proporre qualcosa di “esterno” al mercato standard delle console è sempre un rischio abbastanza grosso.
Facciamo un passo indietro e torniamo al 2012: viene annunciata la console OUYA, ve la ricordate? Per i più smemorati (o per chi non c’era) si trattava di una console “open source” basata su Android. Fu un successo su Kickstarter, ma un fallimento commerciale con meno di 200.000 unità vendute e portò l’azienda che l’aveva realizzata a chiudere dopo aver venduto a Razer tutta la baracca.
Avviciniamoci un poco e parliamo di Nvidia Shield Portable, console portatile targata Nvidia. In realtà potremmo estendere il ragionamento a tutto il progetto Nvidia Shield, comprese le macchine fisse della serie TV. Sulla carta vendute come grandi progetti ma che alla fine si sono ritagliati uno spazio minuscolo e di fatto insignificante nel panorama videoludico attuale, nonostante le grandi potenzialità e la grande potenza bruta in termini grafici e di prestazioni.
Ed arriviamo ad uno degli ultimi insuccessi simili, targato proprio Steam: com’è ormai noto quasi a tutti, le Steam Machines (progetto interessante pure questo, sulla carta) sono ormai formalmente decedute anche a causa dell’infelice scelta di basarle su un sistema operativo proprietario basato su Linux, ovvero SteamOS. Un esperimento di Steam che tentava di piazzare mini-PC performanti e simili nell’utilizzo ad una comune console casalinga. Un esperimento finito male, che per fortuna la casa di Gabe Newell ha parato senza troppi problemi anche grazie all’enorme patrimonio accumulato in un decennio di sostanziale monopolio del mercato digitale su PC.
Ora arriva Steam Deck, con il suo bagaglio di ottime idee (la libreria di Steam ovunque vuoi, collegandola anche ad un monitor/TV) e la possibilità di avere tutto l’entertainment che vuoi a portata di mano, nonostante il peso superiore al mezzo chilo. Personalmente ritengo la cosiddetta “dichiarazione di guerra a Nintendo Switch” come una personalissima opinione di molti commentatori: Nintendo si sorregge sulle sue esclusive (che tiene, intelligentemente, sempre sotto controllo) e su alcune particolari caratteristiche di Switch che erano e rimangono uniche.
Steam Deck potrebbe minacciare la console della grande N? Ne dubito, anche perché il target è sostanzialmente diverso e molti potrebbero pensare di accaparrarsi Steam Deck come “alternativa” a Switch piuttosto che come vero e proprio rimpiazzo. La storia recente di queste macchine che si muovono in parallelo al mercato standard non fa ben sperare, ma c’è sempre una prima volta anche per i successi inaspettati.
Quindi non resta altro che dire: buona fortuna Steam Deck!