Per Starfield Redfall non è stato un cugino scomodo, nel senso che la pessima accoglienza del videogioco di Arkane Studios non ha messo pressione a Bethesda per il suo RPG. Lo ha confermato una fonte interna a Xbox, che non ha comunque smentito il fatto che una certa pressione generale esisteva in fase di sviluppo.
Microsoft aveva un disperato bisogno di mettere sul mercato un’esclusiva molto importante capace di dimostrare le sue potenzialità all’utenza e di giustificare l’acquisizione multimiliardaria di Bethesda. Redfall non è stato il gioco capace di raggiungere questo obiettivo, per usare un eufemismo, e Starfield non poteva più sbagliare.
Parlando con GamesIndustry, il chief marketing officer di Xbox Jerret West ha confermato che il flop di Redfall non ha influenzato lo svilupp do Starfield,
Quando guardo a Starfield, non penso che Redfall abbia messo una pressione aggiuntiva sul suo sviluppo. Credo che Starfield si sia messo sotto pressione da solo, per il fatto che è un nuovo ecosistema a sé. Bethesda fa una nuova IP RPG una volta ogni vent’anni. Perciò c’era un alto livello di attesa intorno al gioco.
West ha spiegato che Bethesda ha capito di dover essere molto chiara e precisa e di essere onesta e trasparente con la community a proposito di cosa Starfield sarebbe e non sarebbe stato. Il lavoro di progettazione, insomma, è stato più oculato del solito, ma non a causa di Redfall e del suo insuccesso.
Quando lanci qualcosa come Starfield ed è qualcosa di legato a Xbox, la gente lo vede attraverso le lenti di un’attesa e di un atteggiamento critico aumentati.
Le ultime parole di West sono facilmente verificabili leggendo qualunque scambio di opinioni sui social network in questi giorni, anche sotto alla nostra recensione di Starfield.