Scarlet Nexus è un gioco che ha suscitato un discreto interesse tra i videogiocatori, ma non quanto la scorsa produzione di Banda Namco Entertainment Code Vein. Al lavoro di questo progetto ci sono grandi nomi dell’azienda nipponica: il producer Keita Iizuka, che ha lavorato a Code Vein, il game director Keji Anabuki, responsabile della serie Tales of, e l’art director Kouta Ochiai, che ha lavorato a molte opere di Bandai come Soul Calibur. Noi invece ce ne siamo incuriositi data la non poca profondità del titolo e l’affascinante sistema di combattimento, perciò quest’oggi abbiamo deciso di raccontarvi tutto quello che sappiamo adesso di Scarlet Nexus.
Il gioco fu annunciato la prima lo scorso 7 maggio 2020 con il suo reveal trailer e sin da quel momento, il team marketing non ha mai smesso di lavorare. Infatti la maggior parte dei leaks e delle informazioni arrivano da diverse campagne marketing e post sui loro canali social, come Instagram e Twitter. Non mancano i vari approfondimenti che arrivano dal canale Youtube di Bandai Namco EU con le dev story, dove i protagonisti di queste puntato sono proprio i 3 menzionati prima. Questi, come i vari articoli verificati sul web, sono state fonti preziose per la realizzazione di questo pezzo.
Il mondo di gioco, New Himuka
Siamo in un anno non ben definito nella trama in un mondo futuro apocalittico di New Himuka. Nata come città ma poi espansa fino a raggiungere la grandezza di una nazione, è adesso divisa in più settori considerati a loro volta città, tra le quali spiccano nella narrativa del gioco Suoh, Seiran e Togetsu. Salta all’occhio l’ambientazione metropolitana anni 90′, caratterizzata da cartelloni pubblicitari particolari, mode e abitudini riconducibili a quegli anni, fondendo elementi della cultura occidentale a quella orientale. Per quanto riguarda la tecnologia, l’umanità di Scarlet Nexus ha sviluppato un metodo di comunicazione che rappresenta l’apice dell’IoT (Internet of Things): il collegamento mentale. Attraverso questa enorme rete le persone possono contattarsi, condividere e svolgere molte azioni soltanto pensandole, e tra i tanti sistemi realizzati spicca il network Psynet. Tutto lo sviluppo scientifico e oltre si concentra sullo sviluppo del cervello umano e sulle sue potenzialità, ma come gli uomini ambiscono a sfruttarlo, gli Esterni se lo vogliono mangiare.
All’improvviso una nube apparve in cielo e da essa piovvero dal cielo delle entità abominevoli che sterminarono qualunque essere umano a tiro. Quella catastrofe naturale è stata chiamata “La cintura dell’Estinzione” e le sue creature “Esterni” (“Others” in originale). Da quel momento gli umani si misero al lavoro per rintracciare quel fenomeno e poterlo contrastare. Anche se tutt’ora non riescano a prevedere esattamente quando il fenomeno potrebbe accadere, riuscirono però a trovare il metodo per sconfiggere gli Esterni: la squadra FSE (Forze Soppressioni Esterni). Un team di forze speciali nati 567 anni prima agli eventi del gioco composto da persone dotati di super poteri psionici e che sono in grado di supportare il SAS (Struggle Arms System), ossia la condivisione del proprio potere sulla rete. Tra questi esistono i Septentrion, un gruppo élite formato da 7 persone che rappresentano l’apice delle FSE in termini di potenza.
La particolarità delle FSE è che tutti i membri sembrino giovani, ma bensì molti di loro sono adulti o addirittura anziani. La loro apparenza è dovuta da un siero speciale che permette di rallentare l’invecchiamento del corpo di una persona, e questa cosa è fondamentale per questi membri in quanto i poteri perdono la potenza con l’invecchiare del corpo umano.
I due punti di vista di Scarlet Nexus, Yuito e Kasane
Una cosa molto particolare e affascinante di Scarlet Nexus è che la trama principale che è condivisa da due personaggi totalmente differenti, Yuito Sumeragi e Kasane Randall. Di stirpe nobile e appartenente al nucleo famigliare del fondatore di New Himuka, il giovane ragazzo fu vittima di un attacco degli Estranei e mentre stava per esser ucciso è stato salvato da un membro della FSE. Da quel gesto comprese che il suo scopo era quello di salvare le persone, tenendo con se l’orecchino donato dal suo salvatore come simbolo motivazionale. Mentre il padre governa il mondo attuale e il fratello adempie al suo ruolo di comandante della FSE, Yuito si allenerà anime e corpo per poter entrare dentro al servizio militare.
Come Yuito, anche Kasane fu vittima di un attacco degli Estranei, però lei perse i genitori rimanendo così orfana. Fu poi adottata dalla famiglia Randall , una famiglia a capo di una grande compagnia militare, che non strinse un grande rapporto se non per la sorella Naomi, la persona più importante al mondo per lei. Date le sue abilità è stata selezionata dalla FSE per essere arruolata e si è diplomata con il massimo dei voti.
La narrativa di Scarlet Nexus parte con entrambi i protagonisti che stanno per entrare dentro alle FSE connettendosi al SAS, come si evince dallo Story Trailer pubblicato durante i passati Game Awards 2020, però le giovani reclute si connetteranno successivamente a una realtà sconosciuta, dove una voce misteriosa gli da un solo compito, salvare il mondo seguendo il “filo rosso”.
“In un sistema dove ogni cervello è connesso, soprattutto per gli FSE, i giocaotri potranno vedere come saranno i legami delle persone in quel mondo, e come questi si relazioneranno con i componenti dei loro team o che ruolo avranno nella storia” – Keita Lizuka, Producer di Scarlet
Gli Esterni e i nemici della FSE
I nemici principali del gioco sono gli Esterni, creature aberranti che hanno fattezze antropomorfe nonostante la loro forma ricordino oggetti comuni, come un vaso di fiori. Ne esistono di più tipi e che sono catalogati in base alla loro pericolosità e dimensione.
Appaiono sul mondo di New Himuka attraverso la catastrofe naturale “Cintura dell’Estinzione” e piovono dal cielo con l’unico scopo di cacciare gli umani per divorare il loro cervello. Questi non sono senzienti e seguono unicamente il loro istinto, perciò nonostante le loro somiglianze sono diversi concettualmente e mentalmente dagli umani.
Ma gli Esterni non rappresentano l’unica minaccia, ma bensì vi sono anche degli umani, dotati anche loro di poteri psionici, che parrebbero nemici della FSE e che sono alla caccia di questi fantomatici “fili rossi”. Non c’è dato ancora sapere chi siano questi individui e il motivo per il quale desiderano di entrare nella realtà di Yuiko e Kasane, ma possiamo comprendere dai vari trailer che sono potenti umani che sfruttano più poteri psionici come i protagonisti, però a differenza loro non sfruttano il SAS ma un sistema diverso dato che questi nemici non chiedano in prestito i poteri altrui, ma bensì sembra che appartengono a loro.
Inoltre sappiamo che esistono anche altri tipi di nemici che si sono generati in questa società eternamente connessa. Dal Dev Diary 2 escono dei dettagli dal quale che molte persone vi siano in scontro con questo modello di civiltà e che, probabilmente, avranno modo di scontrarsi contro quella che è la Società conosciuta in Scarlet Nexus. Potrebbero essere gli stessi individui citati prima, ma sarebbe contradditorio distruggere il sistema di connessione neurale usando il potere di tale sistema.
Il Gameplay di Scarlet Nexus, frenetico e ricco di scene
Il gameplay è decisamente la cosa che conosciamo di più su Scarlet Nexus. Con le meccaniche di un action RPG, il giocatore dovrà dilettarsi nell’affrontare un consistente numero di nemici che richiederanno diversi tipi di approcci e diversi poteri per essere sconfitti. Come un action che si rispetti, i nemici saranno più resistenti a determinati poteri mentre più deboli ad altri, e sarà il giocatore attraverso il SAS che dovrà combinarli in una maniera sufficientemente efficiente per contrastare gli Esterni.
Per il SAS ci sarà una ruota delle abilità dedicata sulla destra dell’HUD attivabile con il tasto dorsale destro superiore (RB o R1) che una volta attivati avranno una durata limitata, per poi avere un cooldown di svariati secondi. Da quanto sappiamo il giocatore potrà attingere a 10 diversi poteri offerti dai companion che si conoscono adesso, i quali sono anche dettagliatamente descritti nella pagina ufficiale del gioco.
Dal gameplay dove c’è lo scontro con un boss si comprende quando le combo adatte siano letali e che, se usate con il giusto tempismo, possono atterrare facilmente un Esterno di alto livello.
Yuiko e Kasane invece hanno lo stesso potere, la psicocinesi, che permetteranno al giocatore la scelta di interagire con l’ambiente e scagliare oggetti o fare determinate azioni contro i nemici. In alcuni casi si dovrà affrontare un quicktime event che, nonostante fermi il combattimento, non rallenta le scene d’azione rendendole più dinamiche e divertenti.
Poi tra esplosioni, poteri speciali, attacchi unici e combo, su schermo si vede un tripudio di effetti grafici e particellari che sono un bel vedere per gli occhi.
Per quanto riguarda l’inventario non sappiamo nulla di certo, però si nota dai vari gameplay che il giocatore avrà un menù in visuale di oggetti rapidi, dove si potranno utilizzare consumabili come cure e molto altro. Simpatico l’effetto di movimento attribuito all’HUD quando si muove la visuale, come la scelta stilistica di rappresentare le varie barre, come quella della vita del protagonista e dei suoi alleati. Rimangono ancora delle incognite le trasformazioni, soprattutto sul profilo della lore di gioco, ma comunque sembrerebbe che i protagonisti si posso trasformare indossando una speciale maschera per potenziare i propri poteri.
Quel che l’occhio vede
Tecnicamente non si può giudicarlo più di tanto, ma da quel che si è visto abbiamo notato un dettaglio delle texture non troppo elevato, considerando che le demo giravano su piattaforme next-gen o pc. Però il contesto è veramente bello da vedere e molto accattivante, con tutte le chicche che hanno aggiunto al mondo il team di sviluppo di Scarlet Nexus rende il gioco molto piacevole da ammirare.
Siamo rimasti stupiti anche dei modelli: anche se le texture peccano di qualità, i modelli dei personaggi e dei nemici sono ben realizzati. Il concept che si cela dietro agli Esterni è affascinante e ammirare cosa il team creativo a realizzato con queste strane entità è affascinante. Basti pensare all’Esterno base, quello con il busto a vaso di fiori: grottesco ma aggraziato, con dettagli che partono dalle scarpe fino ad arrivare ai petali dei fiori. Questi tipi come anche i nemici più grossi fino alle concept art rese pubbliche. Siamo estremamente cuoriosi di come questi nemici si possano evolvere, come il mondo di gioco.
Delusione invece per la scelta di alternare le cut scene con fotogrammi animati. Dato che il team arrivava da Code Vein ci potevamo aspettare un’evoluzione positiva sulle cut scene che sfortunatamente peccavano di legnosità, nonostante la regia fosse ottima. Qui invece ci saranno delle cut scene, che a primo acchitto ci hanno soddisfatto, con una sequenza di fotogrammi per rappresentare il corso degli eventi. Nonostante sia un elemento molto apprezzato nel Sol Levante, secondo noi questo potrebbe andar a rovinare il ritmo delle scene, offrendo dei wall text decisamente inadatte al gioco.
Per quanto riguarda il mondo di gioco il giocatore attraverso i due protagonisti potranno circolare per le città in un mondo definibile semi-freeroam. L’impressione che ci ha dato è che funziona come Sword Art Online: Fata Bullet (sempre rimanendo a tema gioco anime) con un HUB di gioco immenso diviso in più sezioni, che però nel caso di Scarlet Nexus possa variare drasticamente diventando zona sotto quarantena per l’arrivo della Cintura dell’Estinzione, quindi capovolgendo il gameplay passando da esplorazione a combattimento.
Quello che ci aspettiamo da Scarlet Nexus
Divertimento. Ci aspettiamo di divertirci, offrendoci quella bella sensazione pad alla mano dataci da Code Vein, migliorando quello in cui era debole il precedente gioco di Bandai Namco, come la legnosità delle azioni. Sul profilo narrativo ci intriga e molto, ma la nostra paura è che possa andare a scemare col proseguire del gioco, diventando banale e trasformandosi nel “potere dell’amicizia salverà il mondo“. Da quel che è stato mostrato sappiamo che si affronteranno alcuni temi maturi, come l’incomprensione delle idee e lo scontro contro la società attuale, ma dopo il finale di Code Vein, molto aperto e vago, teniamo un minimo di paura.
Siamo anche molto speranzosi di sentire un comparto sonoro degno di essere comparato al lavoro fatto da Masaru Shiina, in arte Go Shiina, con Code Vein, anche se già lo stile rock di Dream in Dive dei THE ORAL CIGARETTES ci ha convinto.
Scarlet Nexus uscirà il 25 giugno 2021 per Playstation 4, Playstation 5, Xbox One, Xbos Series S/X e PC tramite Steam. Inoltre è stato annunciato un futuro anime sul gioco che uscirà a luglio di quest’anno.
Continuate a seguirci per rimanere aggiornati su tutte le informazioni sul mondo videoludico e futuri approfondimenti su Scarlet Nexus.