Lo sappiamo tutti, nel mondo degli eSport non si dà nulla per scontato. Se nel resto del pianeta mouse e tastiere rappresentano la normale dotazione con cui lavorare, giocare o passare del tempo al PC, nell’equazione alla base dell’élite pro-gaming le variabili da tenere in considerazione sono molteplici. Performance, tempi di risposta, affidabilità e reattività sono parametri fondamentali dal cui equilibrio deriva spesso un vantaggio tattico non trascurabile – che, in molti casi, rende ancor più marcata la linea che separa partecipazione da vittoria. In questo roboante teatro si muove ROCCAT, produttore hardware tra i più apprezzati dai giocatori di ogni livello, capace negli anni di confermarsi autorevole punto di riferimento – specie per quegli utenti alla ricerca del proverbiale “qualcosa di più”: in termini di stile e design, perché è innegabile quanto anche l’occhio voglia la sua parte, ma – e soprattutto – in termini di soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Proprio dalla fusione di queste visioni nasce ROCCAT Kone XP, mouse ad alte prestazioni (e dalla veste che difficilmente passa inosservata) che abbraccia l’eredità del Kone AIMO Remastered racchiudendo in poco più di cento grammi un concentrato invidiabile di funzionalità e prestazioni: e sì, un numero così alto di LED RGB da far girare la testa.
Prime impressioni del ROCCAT Kone XP
Estratto dalla propria confezione, ROCCAT Kone XP balza con prepotenza agli occhi senza perdersi in troppe cerimonie. I fedelissimi del marchio Kone si ritroveranno tra le mani un mouse wired dalle forme familiari, con un grip style ragionevolmente fluido e un restyle intelligente delle linee (contorni più morbidi, volti anche ad ospitare il nuovo design multi-button), che lo rendono maneggevole senza tuttavia rinunciare a quella sensazione di “sentirsi subito a casa” dopo i primi minuti di utilizzo. Per i nuovi arrivati beh, il biglietto da visita di ROCCAT Kone XP è uno di quelli che lascia sicuramente il segno: 104 grammi di peso per 15 tasti programmabili (che diventano 29 funzioni distinte grazie a Easy-Shift[+]), 22 LED RGB a braccetto con otto guide luminose per creare effetti di luce tridimensionali, una rotellina 4D rivisitata e rigorosamente customizzabile, e molto altro ancora. Tra cui un sensore proprietario ROCCAT Owl-Eye da 19.000 DPI e i Titan Switch Optical, marchio di fabbrica a garanzia di alte prestazioni. Sì, insomma, ce n’è abbastanza sulla carta da rendere più che giustificati gli 89,99€ richiesti, a partire da oggi 29 marzo, per portarsi a casa questo mostriciattolo colorato.
Ma torniamo alla giostra delle prime impressioni, che vi anticipiamo essere assolutamente positive una volta stretto tra le mani il mouse. L’estrema leggerezza del device ROCCAT non deve trarre in inganno, laddove l’utilizzo di plastiche di elevata qualità garantisce al Kone XP robustezza e solidità indubbie – sia chiaro, perderemmo più di una manciata di battiti dovessimo vederlo volare dalla nostra scrivania, ma non dubitiamo possa uscire indenne da qualche caduta accidentale. Al tatto il dispositivo è solido: i tasti regalano un ottimo feedback aptico, con dei click decisi (anche in termini sonori) e una resistenza consistente – merito, come vedremo, dei Titan Switch Optical. Lodevole il comportamento di Krystal 4D, la rotellina centrale a quattro gradi di libertà (sinistra/destra, click e scroll) caratterizzata da un’ottima texture tattile e da un piacevole feedback alla rotazione – oltre a diffondere la luce LED, essendo realizzata in materiale traslucido. Difficile non apprezzare anche il movimento del ROCCAT Kone XP, che grazie a dei piedini in PTFE (teflon) termotrattati garantisce movimenti fluidi e precisi su gran parte delle superfici. I primi minuti in compagnia di questo Kone XP, insomma, promettono bene.
Tutto a portata di dita
ROCAT Kone XP nasce con un pubblico molto vasto in mente: la sua forma sinuosa ma contenuta lo rende “compatibile” con qualsivoglia tipologia di grip l’utente faccia normalmente propria (chi vi scrive, in palm grip, non ha riscontrato alcun affaticamento nel raggiungere le zone più lontane della superficie del mouse), mentre l’abbondanza di tasti programmabili lo rendono ideale per i più svariati contesti ludici su PC. Dal tradizionale sparatutto al gioco di ruolo, passando per gli MMORPG iper-arzigogolati, ROCCAT Kone XP mette a disposizione dell’utente un arsenale di fuoco a dir poco all’altezza, in grado di facilitare la vita anche nelle partite più complicate – senza contarne l’enorme versatilità anche in un contesto professionale del tutto differente, come ad esempio il mondo dell’editing. L’ultimo nato di casa ROCCAT monta quindici tasti disposti asimmetricamente, che col ricorso alla tecnologia Easy-Shift[+] – per i non esperti, la possibilità di associare una seconda azione ad ogni tasto del mouse, se premuto contemporaneamente ad un apposto tasto “attivatore” – si traducono in 29 funzionalità rimappabili liberamente tramite SWARM, la suite software che gestisce gran parte delle funzionalità – illuminazione inclusa – delle periferiche di casa ROCCAT. Come anticipato, il layout di ROCCAT Kone XP fonde linee accattivanti in un form factor comunque contenuto: anche un’utenza con mani non particolarmente ampie non dovrebbe aver problemi a muoversi sul lato sinistro del mouse, dove sono concentrati la maggior parte degli extra-tasti programmabili. Impossibile evitare anche in questo caso uno dei problemi più noti che affligge il mercato dei mouse da gioco: l’essere pensati espressamente per giocatori destrorsi, fattore che rende non certo impossibile, ma decisamente più complicato per un utente mancino riuscire a districarsi tra le funzionalità offerte dall’hardware stesso.
Se il comportamento dei pulsanti ci ha comunque convinto positivamente, complice l’ottimo feedback sonoro e aptico ai nostri input, menzione d’onore va alla rotellina Krystal 4D e ai cinque thumb button disponibili in questo nuovo Kone, che brillano per reattività e precisione. Sotto il click destro e sinistro risiedono ovviamente gli Switch Ottici Titan, una tecnologia proprietaria del costruttore di Amburgo che, sfruttando una velocità di attenuazione decisamente superiore a quella di qualsiasi switch meccanico, garantisce dei tempi di reazione agli input al limite dell’istantaneo – oltre che un ciclo vita superiore ai 70 milioni di click. Ora, chi vi scrive non può certo vantare una sensibilità così sviluppata da percepire (e misurare) l’esatto punto in qui Switch Ottici “staccano”, ma l’efficienza tecnologica di ROCCAT Kone XP e la sua affidabilità, specie in termini di prestazioni, passano anche attraverso un semplice click. E una mano allenata, come quella di un pro gamer, non fatica a sentire la differenza.
Forma, illuminazione e sostanza
ROCCAT Kone XP non è il genere di mouse che passa inosservato: estetica ed illuminazione LED sopra le righe sono le prime feature a farsi notare, ma se già il significativo numero di tasti programmabili dovrebbe far drizzare le antenne dei più curiosi, il concentrato di tecnologia e soluzioni infuso in soli 104 grammi di peso merita davvero la proverbiale attenzione. La nuova versione del Kone monta un sensore ottico proprietario ROCCAT Owl-Eye a 19.000 DPI con una polling rate personalizzabile sino a 1KHz: numeriche che vanno oltre l’utilizzo tradizionale di un mouse, che si traducono nel rilevamento di qualsiasi spostamento, sia esso anche millimetrico, con una precisione ai limiti dell’assoluto. Chi vi scrive supera molto raramente i 6.000 DPI per le normali attività lavorative, spingendosi fino a 9.000 – non senza un certo timore – quando si tratta di FPS: ci siamo avventurati alla soglia dei 19k più per curiosità che per effettiva necessità, restando di sasso di fronte alla fluidità e reattività del device ROCCAT. Inutile dire che, a questi livelli, un utente allenato a dovere può guadagnare un vantaggio anche significativo in un match competitivo.
Sarà ovviamente possibile configurare DPI e polling rate da apposita sezione su SWARM o direttamente da device – tramite i tasti preposti, grazie a cui modificare la numerica a caldo alternando tra i cinque (DPI) e quattro (polling) preset salvati. ROCCAT Kone XP offre una memoria onboard dove salvare il proprio user profile, che comprende eventuali remapping e riassegnazioni dei tasti via Easy-Shift[+], preset di DPI e polling rate e le configurazioni per l’illuminazione. In caso di utilizzo lontano dalla propria postazione, sarà possibile quindi godere dell’illuminazione 3D e degli effetti sontuosi che i 22 LED RGB e le otto guide luminose, se opportunamente configurati, riescono a regalare: il tutto senza nemmeno dover accedere a SWARM ma, semplicemente, collegando il device via usb a qualsiasi PC.
Per quanto riguarda l’illuminazione saremo veloci, dando spazio a due feature meno appariscenti ma decisamente utili. La corrazzata Potëmkin di LED & co. è una figata poderosa, inutile girarci attorno. Raramente abbiamo visto periferiche a tal punto carrozzate in termini di RGB da riuscire a regalare effetti visivi così intensi e quasi inaspettati. Tramite SWARM sarà possibile scegliere luci, colori e modalità di visualizzazione per creare uno spettacolo che ok, non sarà un fuoco d’artificio in termini di configurabilità, ma è quanto di più simile riuscirete a trovare parcheggiato sopra una scrivania. Le plastiche costruttive del Kone XP, dal canto proprio, esaltano questo gioco di luci al meglio, creando riflessioni aggressive ed ipnotiche che regalano all’insieme un taglio ancora più accattivante. Chiunque si lasci catturare dall’estetica – o, terra terra, chiunque adori sbracare con le lucine colorate – troverà in ROCCAT Kone XP un ottimo alleato per far cadere al suolo le mascelle degli amici più nerd.
Ma, dicevamo, ci sono altri due aspetti interessanti da tenere in considerazione, specie in ottica di utilizzo. Il primo è il PhantomFlex, altro brevetto dei ragazzacci di ROCCAT che possiamo semplificare come un cavo usb estremamente leggero e flessibile, in grado di ridurre al minimo la resistenza che, di norma, un cavo tradizionale offre nel consueto utilizzo. Abbinato ai piedini in teflon termotrattati, l’esperienza di utilizzo del ROCCAT Kone XP non solo è piacevole, ma risulta fluida e molto libera. La “Near-wireless experience” decantata dal produttore è un po’ troppo ottimistica, ma non possiamo negare che, rispetto ad un mouse wired tradizionale, la resistenza del PhantomFlex si faccia sentire in modo molto più discreto. Last but not least, ROCCAT Kone XP è compatibile con NVIDIA Reflex: i possessori di una GPU GeForce RTX Serie 30 o di un monitor della famiglia G_SYNC, grazie a questa tecnologia, godranno di latenze ancora inferiori alla media, con tempi di risposta sotto i 25 millisecondi. Nel caso aveste un po’ di fretta nel prendere la mira, insomma, sta cosina potrebbe tornarvi utile…
ROCCAT Kone XP non è solo un mouse ad alto tasso di spettacolarità. I passi in avanti in termini di RGB rispetto all’AIMO Remastered sono evidenti, ma sarebbe un errore banale valutare il nuovo device del produttore tedesco soltanto per l’ottimo abito che indossa. Sotto uno spettacolo di luci 3D ed effetti breath riusciti – la solita calamita potentissima per gran parte dei giocatori PC – il nuovo Kone XP cela un sensore Owl-Eye a prestazioni elevate, un numero invidiabile di tasti programmabili tramite Easy-Shift[+], due switch Titan ottici (anch’essi, inutile dirlo, ad alte performance) e, oltre all’accoppiata piedini in Teflon e cavo PhantomFlex, la compatibilità con NVIDIA Reflex. Ad un prezzo che sfiora i 90€, di carne al fuoco per una valutazione attenta ce n’è parecchia: tra tasti programmabili e DPI, anche un utente poco avvezzo al gaming potrebbe trovare interessante l’offerta di ROCCAT – nel mondo dell’editing professionale, questo Kone XP potrebbe salvare più di qualche vita se configurato con attenzione. Poi ok, buttate nella mischia tutto sto ben di Dio di LED, e bravi voi se riuscite a resistergli…
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Voto Game-Experience