Acer Predator Triton 500 modello PT515-51 ci ha regalato in queste prime settimane dell’anno un nuovo modo di intendere il gaming su portatile. Abbiamo sfruttato appieno questi giorni questo piccolo gioiello di Acer con tutti i titoli di ultima generazione, consapevoli ormai del fatto che i giocatori PC moderni stanno diventanto sempre più esigenti e non accettano mezze misure. Questo Predator lo sà benissimo, ed ecco quindi arrivare un portatile di fascia altissima, che non rinuncia alle prestazioni nonostante le dimensioni ridotte e la mobilità.
Primo impatto
Iniziamo subito con l’elenco di caratteristiche che rendono il Predator Triton 500 una macchina degna. Partendo dal processore, monta un Intel Core i7-975H 2.60GHz, ormai quasi onnipresente, mentre la scheda video è una NVIDIA GeForce RTX 2070, con 8 giga di memoria GDDR6, configurazione Max-Q e supprto alla tecnologia Ray Tracing. Per quanto riguarda la RAM, il PC per il nostro test aveva la massima capacità disponibile, 32 giga con DDR4. Stesso dicasi per la memoria, con 1 Tera suddiviso su due SSD, cosa che rende estremamente più fluida l’esecuzione delle applicazioni. Presente ovviamente sia il Bluetooth in versione 5.0, sia il Wi-Fi e ovviamente il supporto LAN gigabit tramite presa RJ-45.
Tanta potenza in pochissimo spazio
Per la parte hardware, il Predator Triton 500 monta una classica tastiera a membrana, con ambio spazzio per i polsi e l’onnipresente trackpad. La tastiera ha tre diverse zone di illuminazione e un buon ritorno dei tasti, con una corsa media di 1,5 mm. Ottima l’idea di rendere diversi i tasti WASD così da renderli perfettamente riconoscibili anche al buio, feature imprescindibile per ogni giocatore che si rispetti. Manca completamente il tastierino numerico sulla destra per questioni di spazio, sostituito da una fila di tasti per la gestione dell’audio e dell’applicazione nativa di Acer per le feature più avanzate. Il trackpad installato non presenta caratteristiche estremamente differenti da quelle di altre macchine simili. La webcam è integrata nella parte superiore del monitor e presenta una risoluzione 1080p a 30 FPS. Per l’audio, sono presenti due speaker stereofonici nella parte superiore della tastiera che fanno il loro dovere, con forse i bassi un po’ sottotono. Lo schermo IPS misura 15,6 pollici, con un refresh di 144 Hz e ottime prestazioni, anche se manca il supporto HDR.
Connessioni all’avanguardia
Il Predator Triton 500 è anche estremamente compatto e dal peso di poco più di 2 kg, cosa che consente un’ottima maneggevolezza per chi viaggia spesso o preferisce giocare in situazioni non tradizionali. Sono presenti numerose porte d’ingresso, tra 2 USB 3.1, una HDMI 2.0, due attacchi jack da 3,5 mm, una minidispalyPort 1.3 e la presa ethernet, ma manca totalmente il supporto per le SD, cosa sinceramente inspiegabile visti i vantaggi che il portatile offre per la sua componentistica. Questo comporta uno spessore decisamente superiore alla media, che lo rende estremamente solido nonostante le dimensioni contenute. Il rovescio della medaglia è lo stesso comune a tutti i portatili: sostituire o potenziare i componenti è un’operazione incredibilmente complessa e non consigliata a meno di non voler invalidare la garanzia. L’altro grande problema che accomuna tutti i portatili è quello della dissipazione, che il Predator Triton 500 risolve con tre ventole diverse e ben quattro radiatori in prossimità delle prese d’aria. Il calore viene dissipato correttamente con ottimi risultati, ma il rumore restituito è decisamente superiore alla media, tanto da rendere imprescindibile l’uso delle cuffie. Anche per le temperature raggiunte in fase di gioco abbiamo qualche remore: dopo circa una ventina di minuti la scocca diventa quasi incandescente, tanto da consigliarvi vivamente di non giocare con il portatile sulle game e dotarvi seriamente di una tastiera esterna.
E ora giochiamo!
E ora finalmente la parte che tutti stavano aspettando, ovvero come si comporta il Predator Triton 500 con i giochi alla mano? Le condizioni che abbiamo applicato sono l’aver utilizzato il preset base e non aver mai modificato le impostazioni manualmente all’interno delle applicazioni. Abbiamo testato il Predator Triton 500 con The Division 2, Borderlands 3, Assassin’s Creed Odyssey, Metro Exodus, Control, Gears 5. Il risultato è stato incredibilmente soddisfacente, con punte di eccellenza qualora potevamo utilizzare il Ray Tracing di Nvidia. Non abbiamo mai sperimentato freeze, crash o drop significativi anche in situazioni estremamente concitate, con una tenuta generale davvero invidiabile. Il Predator Triton 500 in termini di prestazioni non ha nulla da invidiare a PC fissi, restituendo le stesse identiche prestazioni. La parte negativa è ovviamente da ricercare nella durata delle batteria, che si esaurisce nel giro di una quarantina di minuti se messa sotto sforzo con i videgiochi, mentre arriva quasi a due ore con programmi decisamente più leggeri, come ad esempio Netflix o Youtube.
PRO:
- Prestazioni eccezionali
- Tastiera comoda
- Buona fornitura porte
CONTRO:
- Dissipazione estremamente rumorosa
- Durata della batteria limitata sotto sforzo
Voto: 8.5