Di Nintendo Switch Sports se ne potrebbe parlare davvero tanto, riflettendo sul come mai un gioco di tale importanza commerciale sia uscito dopo ben 5 anni dal lancio della console portatile; o addirittura sul numero limitato dei minigames disponibili al lancio. Quello che sicuramente è d’obbligo dire che chi sta cercando un’esperienza simile a Wii Sports (2006) troverà in Nintendo Switch Sports il gioco giusto, confermando i quesiti che avevo esposto nel provato pubblicato settimane fa.
La chiara evoluzione del brand è tangibile sin dai primi minuti, e nonostante Yoshikazu Yamashita sia rimasto al suo stesso ruolo, ossia come Director come in Wii Sports, Wii Sports Resort (2009) e Nintendo Land (2012), questo gioco si mostra pronto ad adattarsi ai tempi moderni, con le formule tipiche di rilascio e di approccio all’utilizzo dei giochi attuali.
Prima di iniziare con il cuore della recensione è doveroso premettere che Nintendo Switch Sports NON É DISPONIBILE per Nintendo Switch Lite. Difatti il gioco sfrutta al 100% le funzionalità dei Joy-Con, trascurando appieno la console in solo portatile di Nintendo. Questo è un fattore negativo? Si e no. “Si” perché esclude una fetta importante di utenza, ma “No” perché si focalizza si il nucleo fondamentale del brand: il movimento. Mi dispiace per gli utenti che posseggono solo Lite, ma oltre che augurarsi che esca una versione alternativa come Super Mario Party (cosa che non credo succederà) non possono fare altre che munirsi di una Nintendo Switch.
La cosa sicuramente tanto apprezzabile che tutti i minigiochi si possono giocare con un solo Joy-Con, escludendo il calcio che richiede una coppia per giocatore, dando alla possibilità a chi tiene soltanto una singola coppia di controller di non dover acquistarne altri.
Nintendo Switch Sports non è un ritorno al 2006, ma bensì un’evoluzione
Il fattore nostalgico che porta Nintendo Switch Sports è sicuramente importante, essendo tanto importante tale da essere uno dei motivi fondamentali che inducono un giocatore al suo acquisto. Però bisogna dire che chi acquista questo gioco non si troverà una trasposizione 1:1 del gioco che si sono innamorati al lancio della Nintendo Wii, ma un’evoluzione di quel mitico gioco. Che poi possa essere migliorato o peggiorato è un conto differente, ma non aspettatevi di trovare i giochi che ricordavate.
Partendo da un’importante novità, nonché elemento che si disconnette totalmente al titolo del 2006, è la possibilità di scegliere se giocare Online, in locale o con amici (ossia creare o unirsi a delle stanze come in Super Smash Bros Ultimate). Porre Nintendo Switch Sports come un gioco principalmente multiplayer è un’importante passo che il brand ha dovuto fare per adattarsi ai tempi e ammetto che è riuscita bene a farlo: matchmaking rapido, partite assenti di lag importanti o ritardi di input sensibili (non mancano, sia chiaro, ma non tali da rendere la partita ingiocabile). Anche se il sistema “Fai X partite e ottieni una ricompensa per livello” non mi faccia impazzire, può essere carino per ottenere vestiti interessanti per il proprio personaggio.
A proposito di personaggi: i Mii non ci sono più. Fa male al cuore, lo so… anche io ho sofferto. Anziché quei simpatici e memabili personaggi personalizzabili, ci sono dei personaggi così tanto belli e avvenenti che si allontanano dagli aborti che creavo io con l’editor di Wii. Pagano decisamente di più l’occhio e sono sicuramente più attraenti, ma i Mii sono sempre i Mii. Però l’ampia scelta di personalizzazione sopperisce a questo problema su Nintendo Switch Sports, non facendo pesare più di tanto non vedere i nostri volti deformi sul campo da Tennis.
Prima di addentrarci nello specifico dei minigiochi vorrei specificare che tutti i 6 minigiochi sono molto validi e divertenti, ma ci sono alcuni che presentano più pecche che altri, rendendo l’esperienza non sempre piacevole.
Pallavolo, Badminton e Chambara, i migliori minigiochi
Voglio partire in quarta con i migliori minigiochi, quelli che sul fronte di gameplay, accessibilità e divertimento mi hanno convinto di più su Nintendo Switch Sports. Il pallavolo rimane facile e accessibile: bagher, passaggio, salto e schiacchiata e muro. Completo di tutti i movimenti principali del pallavolo, questo minigioco si mostra rapido da apprendere e divertente da giocare con gli amici. Online non è da meno quando si è in full team, quindi 2 vs 2, e pertanto rende ancora più coinvolgente le partite. Pecca quando si gioca con due giocatori, obbligando a giocare con due IA che anche al livello “Fortissimo” non sono sufficientemente pronti a reggere un confronto con dei giocatori.
Il badminton è la giusta evoluzione del tennis, divenendo un minigioco super competitivo e da batticuore su Nintendo Switch Sports. Il tempismo è tutto, ma anche la pressione che si deve fare l’avversario alternando il colpo diretto a un colpetto più corto premendo ZR risulta importante per la vittoria. Bisogna stare attenti però, perché continuando a tirare a vuoto, il personaggio può cadere, perdendo di conseguenza tempo e mancando il volano. La percentuale di caduta aumenta con il proseguire con il tempo della partita, portando i giocatori a dover fare dei tocchi perfetti verso le battute finali. Oltre a essere facile da imparare, è dannatamente divertente perché il ritmo di gioco è davvero alto e non si può mai abbassare la guardia. Unicamente 1 vs 1, sia Online che in locale il Badminton rimane il mio minigioco preferito di Nintendo Switch Sports.
Chambara arriva da Wii Sports Resort in una veste nuova e più divertente rispetto al predecessore, proponendoci una sola modalità ma con tre tipologie di spade differenti: la spada, la spada energetica e la doppia spada. Quello che cambia sono le statistiche di spinta che ognuno di esse fa, risultando la prima quella più potente e le doppie più veloci; la spada energetica raccoglie energia parando il colpo e una volta caricati i 3 slot, si potrà procedere a un colpo caricato che spinge di più l’avversario. Le doppie spade sono più veloci ma meno potenti, però rappresentano un rischio per il nemico in quanto più difficili da parare.
Come il badminton, anche questo è un gioco che punta alla pressione dell’avversario perché una minima disattenzione è fatale. Nonostante lo stile di gioco sia rimasto invariato, ossia buttare l’avversario fuori dal ring, è molto bello notare che la telecamera, la quale gira attorno ai combattenti, permetterà di muoversi su più direzioni del campo, rendendo il minigioco più scenografico. Nonostante il tempo non corra a favore per la partita, il chambara risulta decisamente uno dei minigiochi meglio riusciti di Nintendo Switch Sports.
Il bowling, il tennis e il calcio
Il bowling è quell’eccezione di Nintendo Switch Sports dove vediamo una riproposizione del minigioco che abbiamo imparato ad amare su Wii Sports, ma con l’aggiunta di una modalità ad ostacoli veramente ostica. Questa è suddivisa in 3 difficoltà crescenti e vi posso assicurare che anche un maestro del bowling come me ha avuto le sue difficoltà… sfortunatamente non tutte dovute alla complessità delle piste. Difatti un grande problema che ho trovato nel giocare a lungo questo minigioco, sia online che in locale, è la sensibilità e la calibrazione del Joy-Con: non sempre la direzione che imprimeremo sarà la stessa che la palla seguirà e non si avrà un’adeguato feedback sulla potenza messa per lanciare la palla. Spiegando quest’ultimo punto, così da chiarire nel caso ci fossero dubbi, più veloce si muove il Joy-Con e più la potenza di tiro sarà alta… teoricamente. Qui invece ho trovato che la velocità rimaneva sempre uguale indipendentemente dalla velocità che applicavo al movimento, eccezione fatta di casi estremi dove il mio movimento era palesemente lento. Sono delle piccolezze che non mi hanno fatto apprezzare appieno il minigioco, ma riconosco che sono dei problemi facilmente risolvibili da una patch.
Se il bowling mi ha fatto storcere il naso, il tennis mi ha lasciato l’amaro in bocca: nonostante il gioco sia rimasto simile all’originale del 2006, la prospettiva della camera è totalmente nemica dei personaggi sottorete (che possono essere interpretati dallo stesso giocatore in fondo al campo o da un altro). Se la visuale rimane ottima per il giocatore che batte, a centro campo si perde il senso della profondità. Questo problema non permette di capire quando colpire la pallina, facendo tante volte tiri a vuoto o rendendo “inutili” i giocatori che giocano sottorete.
Questa cosa non mi ha permesso, ne a me e ne alle persone con le quali ho giocato, di divertirmi appieno con il tennis; ma soprattutto permette che accade una delle cose più sbagliate in un gioco del genere: sbagliare non per colpa nostra. Questo è senza ombra di dubbio il minigioco più debole di Nintendo Switch Sports.
Credo che il calcio di Nintendo Switch Sports rappresenti uno dei punti più alti della simulazione calcistica nei videogiochi: puoi calciare a terra o in aria, buttarti di testa, scattare, saltare ed esultare. Tutto quanto concerne le mosse del calcio, applicate alla precisione dei Joy-Con sui tiri e la grande accessibilità di gioco, rende questo minigioco dannatamente divertente e soddisfacente da giocare. Non rientra tra i migliori, perché alcune cose sarebbero da rivedere come la gestione della stamina, spesso mai sufficiente, ma Joy-Con alla mano risulta molto dinamico, catturando facilmente quando si affrontano gli amici. Questo esperimento di Nintendo Switch Sports è super approvato, come la difficoltosa modalità rigori che mi ha portato a mancare per un pelo il mio gatto Zorro (se seguite le dirette su Twitch potete saperne di più): essenzialmente ci vede costretti a legarci un Joy-Con alla nostra gamba dominante e calciare dei rigori contro un’avversario.
Nintendo Switch Sports è la killer app di Nintendo Switch come Wii Sports lo era per Wii?
Nonostante vi abbia esposto quelli che sono i problemi relativi a ogni minigioco, sono sicuro che Nintendo Switch Sports è un grande gioco per tutta la famiglia, come Wii Sports lo era ai suoi tempi. Ha tanti difetti e ci sono cose che non vanno, come il numero estremamente limitato di minigiochi, ma non metto in dubbio che sia dannatamente divertente da giocare con gli amici.
Però sono certo che non sarà una killer app di Nintendo Switch, o almeno adesso al suo rilascio: allo statuo attuale non rappresenta così tanto appetibile quanto lo era Wii Sports ai tempi, che in quel lontano 2006 rappresentava la novità assoluta assieme a Wii. Ma se il team di sviluppo ci dedicherà costante supporto, inserendo più minigiochi nel tempo (come il Golf preannunciato per la fine di quest’anno), potrebbe diventare un gioco più interessante di quello che è.