Nintendo Switch Sports fu annunciato in maniera ufficiale lo scorso 9 febbraio durante il consueto appuntamento del Nintendo Direct. Dopo ben più di 10 anni, un capitolo Sports approda per una console Nintendo, proponendo al pubblico 6 differenti minigiochi tratti dai giochi storici che hanno fatto la storia della Nintendo Wii o delle nuove competizioni sportive per la serie, con la promessa di riportare in casa quel divertimento che più o meno tutti abbiamo vissuto dal lontano 2006 (anche se per me, Wii Sports Resort rimane il migliore). Ho avuto modo di giocare a tutti i minigiochi che saranno presenti al lancio in compagnia di colleghi e amici, presso uno spazio dedicato all’evento e con un addetto che ci illustrasse le feature di Nintendo Switch Sports in prossima uscita il 29 aprile 2022.
Nintendo Switch Sports, un salto nel passato
Ammetto che tornare a giocare a un titolo Sports, soprattutto su minigiochi storici come Tennis o Bowling, mi ha fatto percepire un pizzico di nostalgia. Nonostante sia relativamente giovane, 21 anni, ho vissuto appieno il periodo della Nintendo Wii e come tantissimi di voi presi la console con Wii Sports compreso nel bundle. Adesso a pensarci risulta incredibile che una manciata di minigiochi siano stati il fulcro del mio divertimento, da solo o in compagnia di amici, per molti anni. Io e il buon Simone Milone (Presentatore del nostro programma GX Chatting su twitch), assieme ad altri colleghi, abbiamo voluto fare questo salto nel passato assieme, riprovando quei giochi storici che ci hanno fatto impazzire e quelli nuovi di questo Nintendo Switch Sports.
Tra i primi minigiochi che abbiamo messo mano c’è stato il badminton, il mio preferito di Nintendo Switch Sports. Un’esperienza ricca di pathos e tensione, tutta dovuta all’incredibile senso di sfida che si era creata tra me e Simone. Qui non è il tempismo del colpo a prevalere, ma bensì la direzione che imprimiamo al joycon per sferrare il nostro colpo (in base a esso o alla pressione del dorsale, il colpo cambia). Questo rende il minigioco più comprensibile a chiunque, divenendo così accessibile praticamente a tutte le fasce d’età.
Tutti questi fattori, combinata all’ottima calibrazione del joycon (elemento onnipresente nell’intero parco di Nintendo Switch Sports), mi ha dato un feedback stupendo, lasciandomi completamente immergere nella sfida tra me e il mio amico. Diciamo che ci siamo fatti trasportare dal momento e abbiamo dato il meglio di noi per la sfida.
Un altro minigioco che mi è piaciuto davvero tanto in Nintendo Switch Sports è il Chambara, totalmente cambiato rispetto a quello che conoscevamo in Wii Sports Resort. L’obbiettivo è lo stesso, ossia far cadere i nostri avversari dalla piattaforma, ma la modalità di gioco è diversa: vi saranno tre tipologie di spade che varieranno nelle statistiche e nelle mosse, come ad esempio la doppia spada che sfrutterà entrambi i joycon. Durante il combattimento, il posizionamento della spada rimane fondamentale per colpire l’avversario o difendersi dal colpo. Sotto questo punto di vista non ci sono state complicazioni, anzi, è fondamentale in questo minigioco capire l’intenzione del nostro avversario e prevedere la sua mossa, tra colpi effettivi e finte. Anche qua il senso di sfida si tange, con un lieve filo di tensione grazie alla musica batticuore che c’è in sottofondo. Anche questo minigioco di Nintendo Switch Sports è super approvato.
Nel vivo del gioco
Adesso entriamo nel limbo dei giochi che sono stati molto apprezzati, ma non quanto quelli citati precedentemente, come il bowling: la formula di gioco non è cambiata rispetto ai capitoli precedenti, se non una feature che non mi ha fatto impazzire, la direzione della palla. Questa è decisa dalla rotazione del joycon sull’asse X (orizzontale per capirci), risultando poco intuitiva all’inizio. Come tutti i minigochi di Nintendo Switch Sports, bisogna giocarli per conoscere e sfruttare appieno tutte le azioni con i movimenti, ma forse la sensibilità della rotazione è talmente alta da non dare un ottimo feedback all’inizio. Non è stato precisato se questa cosa possa essere modificata dal menu delle impostazioni. Per il resto è il classico bowling che conosciamo tutti, se non per la modalità aggiuntiva a “ostacoli” che aggiunge un livello di difficoltà abbastanza alto al minigioco… o almeno per chi come me che non riesco mai a fare strike.
Il calcio invece è l’unico minigioco che sfrutta appieno entrambi i joycon, offrendo un’esperienza tanto divertente quanto complessa. Se nei giochi precedenti l’accessibilità fa tanto, questo cambia le carte in tavola offrendo un sistema di gioco articolato, ma completo: salto, calcio, rovesciata, testata e corsa. Si potrebbe dire che sia più completo di Fifa 22. I calci sono decisi dalla forza e dalla direzione che si imprime al joycon, offrendo tante possibilità tra quelli a terra e in basso. Inoltre colpendo con entrambi i controller il personaggio si tufferà tanto un colpo di testa nella direzione impressa. Gestire tutto quanto, sia tra attacco e difesa, non è molto semplice, ma facendoci il callo potrebbe diventare uno dei giochi più belli di Nintendo Switch Sports, perché appunto nella sua complessità offre un’esperienza completa e divertente.
Oltre ad essere l’unico a sfruttare entrambi i joycon, nella modalità rigori, scenario separato alla partita, si potrà letteralmente calciare la passa usando il supporto da allacciare alla gamba (come quello compreso con Ring Fit Adventure), l’unico a sfruttare questa feature in Nintendo Switch Sports. Molto carino, ma per riuscire a fare un rigore decente ho dovuto calciare come Bruce Lee… e stranamente non mi sono rotto.
Il pallavolo è un gioco che premia di molto il tempismo e, anche se non potrebbe sembrare, funziona con un solo joycon. Personalmente parlando mi aspettavo l’utilizzo di entrambi, invece non è stato così. Come detto, per saltare, passare e schiacciare, il tempismo è la parte fondamentale che permette di vincere la partita e portare a casa la vittoria. Se non si conosce quella, la sconfitta è già decisa. Nonostante con questa frase sembra che vi stia allertando di questo minigioco, vi assicuro che è molto semplice capire i tempi e seguire i movimenti. Lo spazio di gioco su schermo è gestito in maniera intelligente e i movimenti di camera sono ben calibrati. Ammetto che non mi ha fatto impazzire, ma sono sicuro che in una sfida tra coppie dia il massimo, rendendosi uno dei migliori minigiochi di Nintendo Switch Sports.
Ho voluto lasciare per ultimo il minigioco che desideravo di più giocare, quello che su Wii Sports avrò fatto decine e decine di ore: il tennis. A mio malincuore, non si può spammare la spazzata che chiunque (anche tu che stai leggendo) facevamo prima di iniziare il game o mentre aspettavamo la palla. Quell’animazione non esiste in Nintendo Switch Sports (ahimè). E non è l’unica cosa in cui pecca: la gestione della camera non è gestita nel migliore dei modi. Nello schermo condiviso, il focus è centrato sul giocatore al bordo campo, trascurando quello sottorete. Questo non permette a qualunque giocatore posizionato in quella zona di avere un’ottima visione del gioco, non dando la possibilità di comprendere profondità del campo e quindi il posizionamento della palla. Anche qui il tempismo è fondamentale e se un giocatore non ha la corretta visione del campo, non può capire il tempo giusto per colpire la pallina. Speriamo che questa cosa la migliorino.
Ci sarebbero un sacco di altre cose di cui parlare, come la personalizzazione dei personaggi, che si differenziano dai Mii, e quella delle partite. Alcune modalità secondarie non provate e altre piccolezze che affronteremo in maniera più approfondita durante la fase di recensione. Detto questo, ringraziamo Nintendo di averci dato la possibilità di provare con mano questo gioco, facendoci fare un tuffo nella nostalgia e del divertimento con amici e colleghi. Noi ci rivediamo in sede di recensione!