Da un po’ di tempo a questa parte si sta parlando ampiamente dell’importanza del Cloud Gaming nel mondo dei videogiochi, con la dirigenza di Microsoft (ed Xbox) che sta cercando di minimizzare l’importanza di questa tecnologia per ridurre le preoccupazioni espresse da alcuni enti antitrust sparsi per il mondo.
Nel corso di una recente intervista con The Hollywood Reporter, il capo di Xbox Game Studios, Matt Booty, ha condiviso un’interessante prospettiva sul cloud gaming. Difatti secondo il dirigente, la tecnologia non è una parte importante della divisione gaming di Microsoft, ponendosi al momento come un settore sperimentale ed di “contorno” rispetto a quello classico rappresentato da console e PC.
Nonostante sia entrato nei test privati nel 2019 come Project xCloud, per poi passare alla beta pubblica nel 2020 come Xbox Cloud Gaming incluso all’interno di Xbox Game Pass Ultimate, Microsoft apparentemente considera il suo servizio di streaming altamente sperimentale.
Matt Booty ha condiviso le seguenti dichiarazioni:
“Per noi di Microsoft, tanto per essere chiari si tratta di un mercato molto, molto piccolo. Non sono nemmeno sicuro che è possibile chiamarlo ancora un mercato, in effetti. Onestamente il pubblico attualmente utilizza questa tecnologia molto, molto poco.”
Ad ogni modo, contrariamente a quanto affermato dal boss degli Studios, il CEO di Microsoft Satya Nadella si è vantato con orgoglio che lo streaming cloud di Xbox ha raggiunto oltre 20 milioni di giocatori a partire da ottobre 2022.
Inoltre aggiungiamo come il colosso di Redmond abbia intenzione di sfruttare ampiamente il settore del Cloud Gaming, visto che stanno lavorando ormai da svariati anni a Project Keystone, stringendo inoltre tutta una serie di accordi con varie piattaforme come per esempio GeForce Now di NVIDIA, così da aggredire questo nuovo mercato.
Proprio riguardo a questi accordi, Matt Booty ha affermato quanto segue:
“Per noi si tratta di un qualcosa che consideriamo quasi più sperimentale, e che stiamo provando per vedere come funziona. Abbiamo firmato alcune grandi partnership con NVIDIA, con altre ancora in arrivo.”
Concludiamo l’articolo ricordando che il cloud rappresenti al momento soltanto l’1-3% dei ricavi globali dell’industria dei videogiochi, ma nonostante questo l’FTC degli Stati Uniti e la CMA del Regno Unito hanno espresso non poche preoccupazioni riguardo a questo mercato, preoccupate che possa essere danneggiato in seguito all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.
Dello stesso parere pare essere inoltre anche l’antitrust della Nuova Zelanda.
As regulators take aim at the Activision merger, Microsoft downplays the importance of cloud.
At the same time, MSFT is making partnerships with hardware-makers to promote cloud (Samsung, Logitech, Razer) and even working on its own Xbox cloud hardware.https://t.co/Jdn0LI4h6v
— Derek Strickland (@DeekeTweak) June 20, 2023