Microsoft è stata, nel recente passato, alleggerita di buoni regalo e Gift Card Xbox per un valore complessivo di dieci milioni di dollari da un oramai ex-dipendente, il venticinquenne Volodymyr Kvashuk. L’arresto è avvenuto nel luglio del 2019 ma la faccenda è trapelata al pubblico solo dopo la condanna del giovane, sentenziata lo scorso 1 luglio 2021.
Il giovane è stato condannato a nove anni di reclusione nonché la restituzione del denaro, a esprimere la condanna è stato il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. La truffa ai danni di Microsoft avveniva con della valuta virtuale, come le sopracitate Gift Card Xbox e i buoni regalo, che il dipendente vendeva illegalmente mediante dei siti di vendita online. Kvashuk si premurava anche di cancellare le proprie tracce trasferendo il denaro illecitamente guadagnato su servizi Bitcoin e da li sul suo conto bancario, sul quale ha versato circa 2,8 milioni di dollari con i quali si è fatto alcuni regali piuttosto vistosi, come una Tesla da 160.000 dollari e una casa da 1,7 milioni.
Microsoft, scoperta la truffa, ha subito licenziato e denunciato il giovane, che da principio rischiò fino a 20 anni di prigione, poi ridotti a 9 con la sentenza definitiva, e una multa di 250.000 dollari. Questa notizia circola dallo scorso novembre, ma solo al principio del mese in corso la corte si è espressa in quella che era una prevedibile condanna, sebbene l’entità della pena sia poco inferiore alla metà degli anni che avrebbe potuto scontare.
Il giovane ora si ritrova con il futuro grandemente compromesso, e tutto per aver compiuto un furto eccessivamente consistente a una compagnia come Microsoft, che giustamente non ha perdonato una simile condotta disonesta. La riprova che la disonesta raramente paga e più sovente si ritorce contro il furbone di turno. L’ostentazione di proprietà che normalmente un dipendente del suo livello non si sarebbe mai potuto permettere, come l’auto di lusso e l’enorme casa, sono state probabilmente tra le ragioni che hanno portato alla scoperta del suo piano disonesto; questo almeno viene da pensare, poiché nessun informazione più precisa è stata fornita circa il modo in cui la truffa sia stata smascherata.