Manhunt è senza ombra di dubbio uno dei giochi più controversi e di conseguenza chiacchierati della storia dei videogiochi, dato che Rockstar Games decise di non porsi alcun tipo realizzando un titolo a dir poco violento. Ma vista l’unicità di questo gioco, non stupisce vedere che la community abbia deciso di mettersi all’opera per realizzare una remake fan made volto ad omaggiare il titolo, ponendosi come un prodotto valido.
Come ci ricorda Gamingbible, il titolo stealth di Rockstar Games è stato rilasciato per la prima volta su PS2 nel 2003, prima di arrivare su PC e sulla prima console Xbox un anno più tardi, precisamente nel 2004. Nonostante il rilascio di recensioni positive, in molti hanno criticato Manhunt per il suo alto livello di violenza, ritenuto da alcuni come totalmente gratuito ed ingiustificato.
Nel caso non lo conosciate, in questo titolo gli utenti sono chiamati a vestire i panni di un detenuto nel braccio della morte, James Earl Cash, che ha il compito di uccidere nemici noti come Cacciatori. E per eliminarli era possibile sprigionare la propria fantasia, utilizzando una gran quantità di armi, come motoseghe, sparachiodi, machete e mannaie, dando vita a morti brutali rese un po’ meno impressionanti soltanto dalla scarsa potenza che caratterizzava PS2, Xbox ed i PC dell’epoca.
Sebbene Manhunt abbia ricevuto anche un sequel autonomo nel 2007, da allora Rockstar Games non ha più toccato la serie, cosa che non stupisce affatto visto che la serie era decisamente controversa e soggetta a critiche pesanti.
Ma visto l’immobilismo del team di sviluppo americano, la community ha pensato di realizzare un remake fan made decisamente riuscito, caratterizzato da una nuova gestione dell’illuminazione e da texture con una qualità più alta:
Archiviata questa novità, nelle scorse ore un leaker potrebbe aver svelato la presenza di più Paesi esplorabili in GTA 6, attesissimo titolo di Rockstar Games.