Mark Cerny in un recente filmato ha discusso di come è stata costruita PlayStation 5, raccontando a riguardo anche curiosi aneddoti e fattori tecnici, come per esempio il fatto che da principio, tra le varie opzioni, se ne era considerata una in cui la console montasse una CPU a 16 core. Un’opzione sorta dalla richiesta di alcuni sviluppatori cui Sony si rivolse per avere dei feedback sulla progettazione di PlayStation 5.
Per quale ragione si è poi optato per una differente soluzione? La risposta più plausibile pare essere nel fatto che se avessero aumentato le dimensioni della CPU avrebbero di conseguenza dovuto ridurre quelle della GPU.
“Quando abbiamo fatto il nostro tour degli sviluppatori ad alcuni piacevano molto i 16 core. Tuttavia lo sviluppo dei videogiochi è talmente legato alla grafica che, quando abbiamo fatto notare che avremmo potuto farlo ma che di conseguenza la GPU avrebbe perso dimensione, hanno immediatamente desistito”, questo è quanto ha detto Cerny a riguardo.
Cerny ha tenuto anche a sottolineare che esistono alcuni giochi, come per esempio Marvel’s Spider-Man: Miles Morales, Returnal e Destruction AllStars che già adoperano il processore di PlayStation 5 per cose come le deformazioni grafiche, per mantenere stabili le performance quando molta fisica è gestita su schermo e per le simulazioni dell’intelligenza artificiale. Ci sono poi giochi che, in luce della loro struttura basata su vasti ambienti open world, come Assassin’s Creed: Valhalla, Far Cry 6 o Ratchet & Clank: Rift Apart che adoperano anch’essi in modo massiccio la CPU di PlayStation 5.
Cosa ne pensate di questa eventualità? Avreste preferito una PlayStation 5 più prestante in termini di CPU, a scapito però della pura potenza grafica garantita dalla GPU? O preferite anzitutto che la vostra console sappia stupire gli occhi nella gestione dei suoi titoli? Ditecelo nello spazio dedicato ai commenti.