Dopo la tanto amata recensione di Peppa Pig del buon Matteo Marchetti, dentro di me nasceva la necessità di scrivere un pezzo family friendly, perciò quando mi è stato detto di giocare a “I Puffi: Missione Valfoglia” pensai che era la mia occasione perfetta… o almeno così credevo.
Difatti è la prima volta che mi confronto con un gioco indicato per un pubblico fanciullesco in queste ultime 3 generazione di console, e non posso negare che mi sia divertito.
Il gioco che stavo cercando non era qualcosa di troppo elaborato e con pochi approfondimenti, puntando alla semplicità su tutti i fronti, ma non è andata così: il gioco di Microids è sicuramente un’ottimo gioco, più complesso di quello che si potrebbe pensare. Il mio divertimento, che pensavo che sarebbe scaturito da scene cringe e bug di qualsiasi tipo, invece mi è stato trasmesso dalle ampie scene di platform e da un gameplay semplice, ma efficace.
Assolutamente non è esente da difetti, tanti dei quali potrebbero essere considerati secondari, ma lo reputo un ottimo punto di partenza per la serie che nascerà dal publisher francese. Bene amici puffettosi, puffetate il vostro schermo che puffiamo assieme a questa puffettante recensione!
I puffi e i vilfoglia
La trama è semplice: un giorno nella foresta dei Puffi apparvero dei rovi e delle creature che stavano contaminando la vegetazione del posto, mettendo in pericolo il villaggio dei Puffi e dei suoi puffosi abitanti. Per tanto sarà compito di Forzuto, Quatrocchi, Cuoco e Puffetta salvare la situazione. Girovagando per la foresta e arrivando al castello di Gargamella, si scoprirà che è colpa del figlio di Baldassare se i vilfoglia, questi rovi corrotti, hanno invaso la foresta.
Però non sarebbe il solito mago imbranato se il suo piano non si ritorcesse contro di lui.
Essenzialmente l’incipit è questo, con una storia che si completa facilmente in neanche 8 ore e che sotto alcuni versi potrebbe rappresentare i soliti episodi dell’amata serie di cartoni animati. Infatti ci saranno molteplici sezioni presentate dall’immancabile Quattrocchio che narrerà le gesta del prossimo puffo in azione con un simpatico video rappresentate un libro che viene sfogliato.
I quattro protagonisti citati prima, vestibili pure con skin alternative, saranno giocabili individualmente nella loro rispettiva sezione di gioco, ma verso le battute conclusive si potrà cambiare personaggio in qualsiasi momento. Nonostante questo, tra di essi non vi sono differenze di nessun tipo perciò sul fronte di gameplay non esiste nessun tipo di esigenza sulla scelta di questi.
Salta, puffizza e salta ancora
L’elemento chiave del gioco de “I Puffi: Missione Vilfoglia” è il puffizatore, macchinario creato da Inventore con lo scopo di purificare la contaminazione dei vilfoglia. Il gameplay dell’intero gioco ruota attorno ad esso e ammetto che è più divertente di quanto pensassi: premendo il grilletto del controller dedicato dal macchinario uscirà un getto di vapore che sanerà la vegetazione coinvolta dal vilfoglia. Questo permette di sbloccare aree, creare percorsi, stordire nemici, volare e scattare. Tutti questi elementi saranno sbloccali e migliorabili durante l’avventura attraverso il banco di lavoro di Inventore presso il Villaggio: in giro per le mappe ci sono molteplici collezionabili di diverso tipo da ottenere utilizzandoli così come moneta di scambio per migliorare il puffizatore e le statistiche dei puffi, ma vi dico che non saranno facili da ottenere.
Oltre al puffizattore, bisognerà anche armarsi di una buona dose di abilità al pad in quanto non mancheranno parti platforming puffamente toste. Inizialmente trovai abbastanza semplice saltare da una parte all’altra della mappa, ma quando ho sbloccato il dash con Cuoco… iniziai ad avere delle difficoltà. Nonostante il level design diventi ripetitivo dopo la metà del gioco e per tutta l’avventura risulti molto lineare, ha un paio di trovate molto carine che variano le sessioni rendendole più intrattenenti. Esplorando le mappe nella loro orizzontalità e verticalità, si troveranno molti segreti e alcuni easter eggs carini, e per poter ottenere tutti i collezionabili bisognerà avere un’occhio attento e anche una grande abilità, perciò non aspettatevi un 100% facile da conquistare.
Il combattimento è la nota dolente del gioco dei puffi: un lock che non locka adeguatamente, una telecamera sbarazzina, nessuna tipo di varietà dopo il quarto tipo di nemico, un’alto livello di facilità nel vincere gli scontri e nessun combattimento degno di nota. Insomma, mi divertivo di più a fare le parti platform che i combattimenti. Il problema è che questo rappresenta il 40% del gioco.
Sinceramente non mi sarei aspettato dei combattimenti epici alla Devil May Cry 5, ma neanche qualcosa di così tanto scialbo.
L’altalenante comparto tecnico
Sicuramente non stiamo parlando di un gioco rotto, anzi, I Puffi: Missione Vilfoglia non mi ha dato enormi problemi di ottimizzazione se non per dei cali di frame, anche se dopo un po risultavano noiosi.
Sono combattuto invece sul comparto grafico: nonostante i modelli si possano definire accettabili, anche se alcuni sono di dubbia qualità, e le texture migliorabili, la palette di colori eccessivamente accesa e variegata mi ha provocato molteplici mal di testa. Non è una cosa assolutamente positiva, considerando che sono una persona in salute. Di altro canto è il comparto sonoro che reputo eccelso. Canzoni ben fatte e dei suoni di gioco azzecati e curati.
Considerando il suo prezzo di 39.99€ sul Playstation Network e per una media di 8 ore, molte di più se si punta al 100%, non è neanche male. Nonostante abbia avuto difficoltà a concludere il titolo di Microids per puro gusto personale, reputo che per un bambino possa essere un gioco altamente divertente e che lo potrebbe intrattenere per molto tempo, a patto che sorvoli sul mancato doppiaggio italiano.
La recensione in breve
"I Puffi: Missione Vilfoglia" è un gioco semplice ma efficace, che raggiunge il suo scopo di divertire un giocatore nel fantastico mondo dei puffi. Ci sono molte cose da migliorare, tra cui il comparto tecnico e i combattimenti, ma sono fiducioso che Microids sia capace di fare questo e molto altro. Anche la storia, seppur semplice porta perfettamente il giocatore in un classico episodio de I Puffi.